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WWE INSIDER #101 - Here we come

HERE WE COME


Manca poco, molto poco. Solo qualche giorno ci separa dai due house show WWE di Bologna e Trieste. Questo editoriale, dunque, non può che essere incentrato su quella che sarà l’esperienza offerta negli eventi: quali match, quali rivalità, quali atleti verranno portati in Italia e poi, più in generale, in Europa.

Partiamo con quella che definirei una scelta non vincente della federazione per quanto riguarda il nostro Paese: le location. L’anno scorso, con Roma e Milano, si rendevano accessibili gli show agli abitanti di (quasi) ogni parte dello Stivale. Quest’anno invece chi, come il sottoscritto, vive a Catanzaro dovrà intraprendere un viaggetto non proprio cortissimo per arrivare a Bologna. L’altro evento si terrà a Trieste, una scelta che fatico tanto a comprendere. Nulla contro i triestini, ci mancherebbe, ma penso che semplicemente sia troppo a Nord, troppo ad Est. Gli unici che si trovano più vicini a Trieste che a Bologna sono quelli che vivono in Friuli e in Trentino. Due regioni, quindi, sono più vicine a Trieste; le altre 18 a Bologna. Dal mio punto di vista il rapporto dovrebbe essere di 10 a 10, o comunque giù di lì, di certo non 18 a 2.

Chiarito il mio pensiero sui luoghi, passiamo a quello che sarà lo show vero e proprio. Il roster che verrà a farci visita sarà quello di Smackdown, quello degli sfigati verrebbe da dire… Eh già, perché di questi tempi Smackdown è caduto veramente in basso, al punto tale di non avere più un proprio campione. I problemi dello show blu derivano principalmente dalla nascita di Raw Supershow: la scelta del Supershow ha di fatto eliminato la divisione dei roster, rimasta solo appunto negli house show (scomparirà anche lì tra pochi giorni). Raw è diventato quindi una vetrina non solo per il WWE Championship, bensì anche quello del mondo. Il World Champion attuale, Dolph Ziggler, è l’emblema di tutto ciò: ha incassato il Money In The Bank a Raw e presenzia più nello show rosso che in quello blu, dove nell’ultima puntata è mancato. Smackdown, al contrario, ha perso interesse. Gli atleti di SD si vedono tranquillamente il lunedì sera e, cosa ben più grave, tutti gli eventi importanti accadono a Raw, mai a Smackdown.

E con chi pensiate sia in tour Dolph Ziggler, il World Heavyweight Champion? Ma con Raw, naturalmente. In che match lo stiano ficcando nei vari show non voglio neanche saperlo; so solo che i due suoi futuri avversari in quel di Extreme Rules sono a zonzo con il roster dello show blu.
Siamo senza campione, dunque, o meglio senza campione del mondo. Almeno uno -anzi, solo uno- infatti l’han tenuto per Smackdown: Wade Barrett. L’unico che vedremo con alla vita una cintura sarà lui a Bologna ed a Trieste (sempre che non la perda prima per mano di R-Truth). Chiamarlo campione, comunque, mi pare abbastanza inopportuno. Sono un grande fan di Wade Barrett -“Ma dai? Non s’era capito!”- e mi farà tanto piacere vederlo dal vivo, ma al momento la sua gestione è descrivibile solamente con un aggettivo: triste.  L’inglese ha collezionato negli ultimi mesi diverse sconfitte che hanno completamente distrutto il suo status, come l’ultima contro Kofi Kingston. Insieme a lui è calato moltissimo anche il prestigio del titolo intercontinentale. Si sperava che esso potesse ritornare a significare effettivamente qualcosa dopo aver visto regni scialbi come quello di Big Show, il secondo di Cody Rhodes, quello di Christian o soprattutto il quarto, straziante regno di Kingston. Il regno di Barrett, però, si è rivelato essere forse anche peggio di quelli appena citati e francamente non vedo l’ora che finisca, come ho già scritto in altre occasioni.

Parlando d’altro, c’è effettivamente una bella sorpresa per quanto riguarda il tour di SD: i New Age Outlaws. Road Dogg e Billy Gunn sono stati due personaggi abbastanza importanti nella WWF/E di qualche anno fa e in un evento così povero di talenti la loro presenza non può che far bene. Non so come verranno impegnati, probabilmente faranno squadra con Sheamus contro lo Shield, come è già stato visto a Newcastle due giorni fa.
Continuando a parlare di quanto accaduto nella città natale di Adrian Neville (oppure a Glasgow, visto che i match andati in scena son praticamente gli stessi), che probabilmente sarà quanto vedremo anche a Bologna e, per chi ci andrà, a Trieste, devo dire che c’è ben poco che mi attira. Il match con i New Age Outlaws + Sheamus e lo Shield mi piacerebbe, sia (come già detto) per Road Dogg e Billy Gunn che per i tre ragazzi della stable che amo sportivamente, soprattutto Dean Ambrose. Per il resto, la probabile card appare abbastanza scialba, con match non proprio di grande appeal. Tra l’altro probabilmente ci si dovrà sorbire un Mark Henry vs Khali, che solo a pensarci mi vengono i brividi. L’hanno già fatto in TV, possibile non si siano resi conto che si tratta di uno spettacolo da brividi (in senso negativo)?

Ma se a Smackdown la situazione è critica… A Raw lo è un po’ meno, specialmente per quanto riguarda gli house show. Se infatti le storylines proposte al momento non siano il massimo, infatti, gli atleti sono comunque alcuni dei più grandi nel panorama internazionale: Dolph Ziggler, Daniel Bryan, Antonio Cesaro, John Cena e, nel caso dell’appuntamento del lunedì sera all’O2 Arena di Londra, addirittura The Undertaker. Il Becchino tornerà infatti a “lottare” in uno show settimanale infatti proprio in Inghilterra contro lo Shield e avrà dalla sua parte il Team Hell No. Malgrado non sia convinto che l’ormai 48enne debba ritirarsi (e con lui anche Kane, che festeggerà i suoi 46 anni a Mosca venerdì prossimo), mentirei se dicessi che questo incontro non mi interessa. Sono curioso di vedere come verrà impiegato il Deadman e di quale ruolo avrà nella contesa. Sarà l’uomo legale per ben poco tempo, salvo sorprese, ma penso che Undertaker non lo si metta in un match per cui non si è previsto qualcosa di speciale, quindi è proprio qualcosa di speciale che mi aspetto lunedì sera.
Il pubblico britannico poi saprà senz’altro impreziosire quella che sarà la prossima puntata di Raw. Da quando seguo il Wrestling le puntate in Inghilterra sono sempre state molto entusiasmanti per quanto riguarda il pubblico. Spero che stavolta le cose non cambino.

Altra cosa che spero è che la rivalità tra John Cena e Ryback non faccia troppi danni, insomma che non intacchi troppo la puntata. Salvarla penso sia impossibile: parte con un pesante handicap (di 292 libbre, per la precisione) e con il turn heel patetico di suddetto handicap; prosegue con un attacco poco sensato dello Shield ai danni del WWE Champion. It’s all about making a name for youself! direbbe JBL, ma non può essere questa la giustificazione per qualsiasi feud. Tra l’altro, avendo un match già annunciato per il prossimo Raw contro Daniel Bryan, Kane e Undertaker -mica bruscolini- perché lo Shield avrebbe dovuto cercar altre rogne con Cena? Anche il motivo “smart” per cui l’attacco è stato organizzato, ovvero far apparire Ryback sullo stage che non aiuta JohnBoy in difficoltà, lascia a desiderare. Ryback sarà anche turnato heel (malamente), ma perché diamine ora non muove un dito contro lo Shield? Lui è quello che ha iniziato la battaglia contro i tre ex-NXT, ha lottato contro di loro sia a TLC che ad Elimination Chamber, ce l’ha a morte con loro… E non li sfiora nemmeno? Certo, sarebbe significato aiutare Cena, ma poteva tranquillamente far fuori lo Shield e poi attaccare il suo rivale. Ciò che intendo dire è che solo perché ora è contro John Cena, non necessariamente Ryback dev’essere a favore dello Shield. I suoi problemi con il gruppo nascono prima dell’alleanza con Cena. Ad oggi, sia la stable che il campione WWE dovrebbero essere degli avversari e non dovrebbe lasciar scorrazzare liberamente nessuno di essi. Mi ricorda un po’ il comportamento del supereroe Richard Grayson/Nightwing nel recente Detective Comics #19 (chi lo ha letto converrà con me sull’orrore che è quella roba), che sostanzialmente non risponde alla richiesta di aiuto di Bruce Wayne/Batman, con il quale aveva in precedenza litigato, lasciando dunque Gotham City in pericolo. In entrambi i comportamenti non trovo alcun senso.

Bene, cioè, male visto che la situazione della WWE non è delle più rosee… Comunque sia, siamo arrivati alla fine di questo editoriale. L’appuntamento è al prossimo numero del WWE Insider; ma prima ci si vede a Bologna, il 25 Aprile, per il Wrestlemania Revenge Tour!


 

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