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EPISODE #12: Migliori/Peggiori eventi del 2018


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#1
Ain't No Stoppin' Me

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    Takeover Wins LUL

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L'introduzione alla categoria, in questo caso, è molto basilare... Si parla dei migliori e dei peggiori eventi del 2018, quindi parliamo dei PPV e degli eventi speciali delle varie federazioni.

 

In più, per dare riconoscimento anche ad essi, saranno inclusi anche i tornei (G1 Climax, Mae Young Classic)

 

Per questioni logiche, visto che c'è stato l'addio dei PPV monobrand, Raw e Smackdown saranno congiunti nelle liste... Non ci saranno entrate per 205 Live (che partecipa a qualche PPV del Main Roster) ed NXT UK (che inizierà a fare speciali nel 2019).

 

Migliori Eventi

 

Lista breve (ordine alfabetico)
 
WWE: EvolutionRoyal Rumble (Hell in a CellSummerslamWrestlemania 34)

NXT: New OrleansWar Games II (Brooklyn IVMae Young ClassicPhiladelphia)

NJPW: Dominion; G1 Climax (Wrestle Kingdom 12)

Altro: All In; Impact Slammiversary XVI (EVE Wrestle Queendom; OTT 4th Anniversary Show)

 

World Wrestling Enterteinment

 

Partiamo dall'evento che più ha fatto rumore tra i fan e più ha accontentato la corrente pro-wrestling femminile creatasi negli ultimi anni e, quindi, partiamo con WWE Evolution. Un evento che ha dimostrato la qualità delle ragazze presenti in WWE (e ad NXT) con una card tutto sommato ben accolta dal pubblico, costruita in modo più che efficiente e che ha saputo regalare contese buone, ma anche ottime. Se le due contese proveniente dal "Low Roster" sono state ben accolte nonostante i limiti di tempo (Baszler/Sane e Shirai/Storm), le vere sorprese sono arrivate dal Main Roster, con una dimostrazione di qualità sia nell'undercard (una buona Battle Royal, un buon match 3 contro 3) ma soprattutto nei due Main Event che hanno regalato una contesa divertente come lo scontro tra Ronda Rousey Nikki Bella, ma anche uno scontro da mille e una notte tra Becky Lynch Charlotte Flair.

 

Tornando ad un evento più "classico", non possiamo che nominare WWE Royal Rumble che torna a confermarsi uno dei picchi positivi della federazioni dopo alcuni anni bui. Un evento che è riuscito ad entrare nelle nomination nonostante due incontri al centro della card che hanno fatto tutto tranne che accendere il pubblico (Jordan&Rollins/Bar e Kane/Lesnar/Strowman), e lo ha fatto non solo grazie alle due Rumble ottime che hanno, finalmente, regalato soddisfazioni anche ai fan che hanno visto vincere due personaggi in cerca di affermazioni e non i soliti volti noti; ma anche grazie a due match che, seppur di minor importanza nel quadro generale, hanno saputo creare una buona atmosfera ad inizio serata (Usos/Gable&Benjamin e Styles/Zayn&Owens).

 

Per gli altri considerati:

Hell in a Cell è stato un evento che quest'anno ha saputo sorprendere. Nonostante ci fossero soltanto due gimmick match inerenti al nome del PPV, la qualità del lottato è stata probabilmente una delle più alte dell'anno per la WWE con tutte le contese, compreso il kickoff, che hanno superato la sufficienza agli occhi di critica, ma anche dei fan. E anche i due Hell in a Cell, stipulazione che negli ultimi anni ha fallito a trovare una costanza qualitativa, non sono stati totalmente da buttare, con Orton/Hardy gestito ottimamente e Strowman/Reigns danneggiato solo da un finale ambiguo.

Summerslam è stato un evento dalle due facce... Da un lato, molti match sono stati duri da digerire e difficili da guardare; dall'altro lato si potrebbe quasi dire che l'evento estivo ha segnato una svolta nelle gerarchie sia di Raw che di Smackdown. 4 cambi di titolo molto importanti in quelle che poi sono state le dinamiche dei due show (Rollins, Charlotte, Ronda e Reigns), ma anche due rivalità che, in quel momento, avevano raggiunto l'apice dell'interesse agli occhi del pubblico (Bryan/Miz e Joe/Styles).

Wrestlemania 34 entra in queste nomination semplicemente perché stiamo parlando di Wrestlemania, quindi per quanto deludente sia stato lo show, parliamo sempre dell'evento madre della WWE. Un evento dalle grandi potenzialità qualitative che, anche se non ha deluso, ha fallito poi nel regalare dei veri momenti che verranno ricordati, con l'unico punto forte uscito da questa edizione numero 34, che è stato probabilmente il Mixed Tag Team Match che ha visto il debutto di Ronda Rousey in WWE.

 

NXT
 

Passiamo ad NXT, ma restiamo nel weekend più importante del mondo del wrestling, visto che l'evento in questione è Takeover: New Orleans. L'evento che precede di pochi giorni proprio Wrestlemania ha deciso di alzare in modo vertiginoso gli standard qualitativi che si richiedono da uno show di wrestler mettendo su uno spettacolo che ha accontentato tutto il pubblico presente... Un match pazzesco pieno di spot incredibili (il Ladder match per il neonato titolo North American) ed un match ricco di psicologia e cattivera (Ciampa/Gargano)... E in mezzo, giusto per non farsi mancare niente, due incoronazioni per Shayna Baszler Aleister Black, ma anche uno dei colpi di scena dell'annata di NXT, con il turn di Roderick Strong che si allinea agli Undisputed Era dopo mesi di battaglie.

 

Se New Orleans può essere "discreditato" come un evento trascinato da due match in particolare, Takeover: War Games II è un evento che invece ha strabiliato per la costanza di qualità dall'inizio alla fine dell'evento. Praticamente tutti i veri match dell'evento hanno ottenuto gran successo della critica ed hanno regalato una serata di gran wrestling, ma soprattutto di grandi storie raccontate ottimamente... Dal rapido squash di Matt Riddle, all'aspra lotta tra Kairi Sane Shayna Baszler, arrivando poi ai piatti forti che sono stati i match tra Gargano/Almas, Ciampa/Dream, ma soprattutto il War Games match, che si conferma una lieta aggiunta alla schedule basata più sui match classici dello show oro-nero.

 

Per gli altri considerati:

Takeover: Brooklyn IV è la quarta edizioni di quello che, fino ad oggi, si può considerare la Wrestlemania di NXT e, anche quest'anno, l'evento non ha dimostrato cali qualitativi. Un ottimo evento che, nonostante una perdita importante dovuta all'infortunio di Aleister Black, ed un match qualitativamente non all'altezza dei vari Takeover (Dream/EC3), ha comunque regalato grande spettacolo e grandi emozioni nel corso dell'intero evento, procedendo a far partire il regno da campioni di due beniamini come Kairi Sane e Ricochet. Se Ciampa/Gargano si è confermato uno scontro qualitativamente scontato (questo è stato il loro match "peggiore" ed è comunque tra i primi 5 incontri dell'intera WWE quest'anno), anche Ricochet/Cole e UndisputedEra/MoustacheMountain hanno dato il loro apporto alla buon riuscita dello show.

Mae Young Classic è l'unico torneo WWE ad entrare nelle nomination e, onestamente, questa è la nomination più "controversa" che ho dovuto fare... In primis perché mettere il MYC comporta togliere uno dei Takeover (Chicago II, che onestamente è stato il meno memorabile dei 5 Takeover, pur presentando 3 ottime contese), in secondo luogo perché è un po una tiratura mettere questo torneo nella lista di NXT e non della WWE. Ad ogni modo, il torneo è stato superiore alla scorsa edizioni ed ha regalato grande spettacolo per i fan del wrestling femminile, con Meiko Satomura, in particolare, che ha dimostrato che le ragazze possono regalare lo stesso spettacolo dei ragazzi quando si parla di qualità sul quadrato. Unica nota "stonata", la finale un po sottotono ad Evolution, che però non toglie la buon riuscita di un torneo che non dispiacerebbe diventasse un aggiunta fissa al calendario WWE.

Takeover: Philadelphia è stato il primo evento dell'anno per Takeover (in generale per la WWE) ed è stato un evento che ha subito fatto capire che il 2018 sarebbe stato un anno targato "NXT". Un evento che, a differenza dei successivi, non ha avuto un undercard di alto livello, ma che ha iniziato a regalare grande spettacolo con l'Extreme Rules match tra Aleister Black e Adam Cole e che poi ha mandato un chiaro segnale con un capolavoro del wrestling moderno come è stato lo scontro tra Andrade "Cien" Almas Johnny Gargano. Un incontro epocale che ha fatto sorgere domande su come NXT avrebbe potuto tenere alta la qualità, domanda poi prontamente dismessa già dal successivo evento.

 

New Japan Pro Wrestling
 

Se c'è un torneo sul quale è possibile mettere la mano sul fuoco quando si parla di qualità, quel torneo non può che essere il G1 Climax offerto dalla NJPW. Un torneo molto particolare, che però garantisce un infinità di match-up interessanti e che mettono in mostra sia diversi scontri interessanti e belli da vedere (probabilmente nella top 100 dell'anno ci sono più di 10 match dell'edizione di quest'anno), ma soprattutto crea diverse storie che poi diventeranno importanti nel periodo successivo (e più spento qualitativamente) della federazione giapponese. In più, la qualità con il quale viene gestito il torneo, riesce anche a creare una situazione di vittoria assicurata per la New Japan, che ad esempio quest'anno, pur non affidando la vittoria a nessuno dei favoriti iniziali (Kota IbushiTetsuya NaitoKazuchika Okada o Kenny Omega) ha scelto un vincitore che comunque è stato così ben gestito nel corso del torneo da rendere perfettamente comprensibile la sua scelta piuttosto che quella di uno dei fan favourite.

 

L'evento che nel 2018 ha rappresentato il più grosso boom per la New Japan, non può che essere Dominion 6.9. L'evento che già negli anni passati aveva regalato grandi contese, si è ripetuto quest'anno con un nuovo fantastico scontro tra Kenny Omega e Kazuchika Okada, con i due che hanno infiammato i fan di tutto il mondo e consegnato una perla che, inoltre, ha cambiato radicalmente le gerarchie della federazione, con la vittoria del titolo da parte di Omega. Un evento che però non si è fermato al titolo massimo, ma ha visto nuovi campioni uscire da 5 dei 6 match titolati, rappresentando quindi un vero punto di svolta per la federazione, cosa che invece non era avvenuta a Wrestle Kingdom 12.

 

Per gli altri considerati:

Wrestle Kingdom 12, un po come Wrestlemania, rientra in classifica perché parliamo comunque dell'evento madre della NJPW. La verità è, però, che quest'anno, l'evento è parso molto più spento rispetto ad edizioni precedenti... C'è stata tanta qualità (Jericho/Omega, Goto/Suzuki), però non così tanta qualità... Ci sono state pochissime emozioni e, soprattutto, uscendo dall'evento la sensazione principale è stata quella di delusione per la mancata vittoria di Tetsuya Naito, la cui sconfitta e mancata incoronazione è diventato l'argomento di principale discussione anche al di sopra della qualità complessiva dell'evento, comunque encomiabile.

 

Altre Federazioni
 

Quando si parla di eventi nel 2018, il primo evento che DEVE venire in mente non può che essere All In. Un evento partito dall'idea di Cody Rhodes e degli Young Bucks che sognavano di poter raggiungere numeri fino ad allora pensabili soltanto per la WWE e che, invece, sono riusciti a raggiungere anche i membri dell'Elite, allestendo un evento che pur non raggiungendo gli apici qualitativi previsti, ha comunque regalato uno spettacolo incredibile, ma soprattutto ha creato un precedente che ha rianimato la scena indipendente, rendendo chiaro che c'è vita anche fuori dalle major. Uno show che ha saputo regalare qualità "frivola" (Ibushi&Bucks/Bandido,Fenix&ReyMysterio), ma anche qualità vera e propria (Omega/Pentagon). Ha regalato emozioni demenziali (Page/Janela), ma anche emozioni vere (Aldis/Cody). Uno show che, alla fine della fiera, è stato uno show per tutti i gusti, che speriamo possa avere seguito in futuro.

 

Un altro evento che mi sono sentito di analizzare è l'evento che, personalmente, credo abbia riportato Impact Wrestling sulla mappa del wrestling, ovvero Slammiversary XVI. L'evento estivo, pur non ottenendo l'attenzione che avrebbe meritato, è riuscito a rendere chiaro il concetto che il periodo in cui Impact era un accozzaglia di trash e qualità scadente sono finiti, e lo hanno dimostrato portando in scena principalmente due storie che hanno mostrato che la qualità è ancora di casa per l'ex Major del wrestling. Tra lo Street Fight tra LAX e OGz e lo scontro definitivo, o quasi, tra Pentagon Jr e Sami Callihan, c'è stata una qualità indiscutibile, con il resto della card che, pur non sfavillando, ha comunque dimostrato che la federazione merita attenzioni non solo per le due storie principali che ha messo in mostra, ma anche per tutto il resto della propria card.

 

Per gli altri considerati:

EVE Wrestle Queendom è stato un evento che sono stato obbligato a mettere una volta inserito Evolution per la WWE... Perché l'evento della federazione madre del wrestling sarà anche l'evento che avrà ottenuto maggior popolarità tra le masse, ma l'evento messo in scena dalla federazione femminile inglese, è stato uno show qualitativamente ben superiore alla versione all-female della WWE. Un evento con una solida under-card che ha regalato uno scontro generazionale (Aja Kong contro Viper), ma anche due contese di ottima fattura e due degli scontri femminili più belli del 2018: Satomura/KayLeeRay e Morgan/Jayne.

OTT 4th Anniversary Show rientra in classifica perché sarebbe stato criminale non menzionare uno degli ottimi show fatti dalla federazione irlandese che quest'anno ha veramente regalato una qualità smisurata per gli show che ha portato in scena. Lo show dell'anniversario, aiutato anche dalla massiva partecipazione da parte dei talenti della New Japan, ha ottenuto grande successo tra i fan del wrestling, regalando soprattutto due grandissimi scontri come Main Event della serata, ovvero lo scontro tra Minoru Suzuki Timothy Tatcher, ma anche la contesa brutale tra WALTER e Will Ospreay.

 

Peggiori Eventi

 

Lista breve (ordine alfabetico)
 
WWE: BacklashCrown Jewel (Extreme RulesGreatest Royal Rumble; Super ShowDown)

NJPW: World Tag League

 

World Wrestling Enterteinment

 

L'evento più discusso negativamente del 2018 non poteva che finire tra i candidati principali della WWE, ovvero Crown Jewel. L'evento moralmente condannato per essere avvenuto in Arabia nonostante gli scandali scoperti nelle settimane precedenti all'evento, si sarebbe probabilmente salvato dall'ira dei fan del wrestling meno giudiziosi, ma Crown Jewel è stato un fiasco anche a livello qualitativo. Su 12 incontri soltanto 3 hanno ottenuto una risicata sufficienza, ma il vero problema con lo show è stato il senso di antico e di inutilità che l'intero evento ha avuto, con il Main Event tra DX e Brothers of Destruction arrivato con decine di anni di ritardo, ma soprattutto con un torneo per il "migliore al mondo" alla finito in farsa con quello che è stato praticamente uno squash da parte di Shane McMahon ai danni di Dolph Ziggler.

In più, come se non bastasse, l'unica vera sorpresa dell'evento è stata la riconquista del titolo Universal da parte di Brock Lesnar, dalla cui morsa ci si era liberati non più di qualche mese prima. Un flop in tutto e per tutto.

 

Se l'evento arabo può avere la scusante di essere fatto solo per aggradare il pubblico ed i sovrani sauditi, per Backlash c'è veramente poco a cui aggrapparsi. L'evento è tornato a prendersi il ruolo di "luogo di rivincite" e lo ha fatto regalando una card ricca di contese tra il ridicolo ed il terribile. Se Seth Rollins e The Miz avevano fatto ben sperare iniziando bene la contesa, ci hanno pensato poi Nia Jax ed Alexa Bliss a far capire quale sarebbe stato l'andazzo della serata, con i due successivi match (Hardy/Orton e Bryan/Cass) che hanno confermato il livello di aspettative. Livello che poi si è ulteriormente aspettato con l'atroce spettacolo regalato da Carmella e Charlotte Flair e che il match tra AJ Styles Shinsuke Nakamura sembrava pronto a risollevare, prima di uno dei finali più involontariamente comici che si ricordi per un match per il titolo massimo della federazione. Il punto più basso non è poi arrivato nel match successivo, comunque pessimo, tra Lashley&Strowman contro Zayn&Owens, bensì con quello che è sicuramente stato uno dei peggiori match che siano mai stati messi come Main Event di un PPV, con l'eccitante rivalità tra Samoa Joe e Roman Reigns che si è chiusa con un match ignobile che ha ottenuto come risultato un esodo di massa da parte del pubblico che non ha voluto restare a guardare quella che è stata l'ennesima passerella per il Goldeb Boy di Vince McMahon.

 

Per gli altri considerati:

Extreme Rules quest'anno ha dimostrato ancora una volta come ci sia bisogno di cambiare i nomi di questi PPV legati ad una gimmick, visto che l'intero evento ha visto l'utilizzo di UNA sola stipulazione veramente estrema (Extreme Rules Match) e altri due gimmick match (uno Steel Cage ed uno Shark Cage). L'evento, pur non regalando uno scempio di match come fu Alexa Bliss contro Bayley dell'anno prima, ha provato a rifarsi nel corso dell'intera serata proponendo diversi match altrettanto pessimi dal punto di vista qualitativo come Bliss/Jax, Asuka/Carmella, Balor/Corbin, B-Team/DeletersofWorld o Strowman/Ownes. Le uniche note positive sono state il buono, ma scontato match tra AJ Styles e Rusev o l'Iron-Man Match buono qualitativamente ma gestito pessimamente tra Seth Rollins e Dolph Ziggler.

Greatest Royal Rumble è stato, cronologicamente, il primo show in Arabia per la WWE e, pur ottenendo una critica minore sia moralmente che qualitativamente, non è stato un evento che si può definire buono per la WWE. Se ci sono stati più spunti qualitativi interessanti (Kalisto/Alexander, il Ladder match per il titolo IC, Styles/Nakamura) ed il match principale dell'evento è stato passabile, per quanto inutile; è anche vero che il resto della card è stato estremamente deludente, come dimostrato dall'ennesimo flop tra Roman Reigns e Brock Lesnar, ma anche da quello che probabilmente è uno dei match peggiori dell'annata WWE tra quelli più "seri" ovvero il disastro che è stato lo scontro tra Jeff Hardy e Jinder Mahal.

Super ShowDown entra in questa lista più per completare il quadro che per essere sullo stesso livello dei quattro nominati in precedenza. Qualitativamente sono stati infatti numerosi i punto di valore per lo show australiano (Joe/Styles e Murphy/Alexander) che ha anche avuto due momenti importanti per i suoi wrestler australiani con la vittoria per le Iiconics e per Buddy Murphy. La vera pecca dell'evento è stato che lo show è stato completamente dimenticabile ed ha avuto soltanto due avvenimenti che hanno modificato le storie principali della WWE, ovvero la vittoria del titolo Cruiser da parte di Buddy Murphy ed il post-match tra Ronda Rousey e le Bella Twins.

 

New Japan Pro Wrestling

 

Sarà forse un esagerazione, però il torneo World Tag League di quest'anno ha dimostrato che si può avere tutta la qualità di questo mondo, ma che se non si riesce a creare una storia forte, anche una federazione come la New Japan può incappare in situazioni di secca come è stato il torneo per le coppie heavyweight di quest'anno. Un torneo ignorato dall'inizio alla fine e che ha avuto un picco di interesse soltanto sul finale quando si andava delineando la stessa finale dell'anno prima (già sfiorata l'anno prima ancora) tra le coppie di EVIL & SANADA e i Guerrillas of Destiny. Per il resto, tutte le altre storyline hanno avuto pochissimo riscontro nella fan base occidentale, con un piccolo interesse per il cambio di atteggiamento per Chuckie T, mentre la finale del torneo ha ottenuto maggior copertura grazie all'aggiunta della scena per il titolo Openweight (con Taichi, Will Ospreay, Hirooki Goto Kota Ibushi) e grazie alla preventivata e contestata aggiunta degli Young Bucks nel post-match.

 

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