Due sole parole: "I quit!"
Due parole che formano la caratteristica fondamentale di questa stipulazione. Infatti questo match non può essere vinto né via pinfall né via sottomissione, e non prevede nemmeno la DQ o il count-out; l'unico modo in cui si può essere dichiarati vincitori del match è costringere il proprio rivale a pronunciare le parole "I quit" (cioè "Io cedo", "Mi arrendo"). Non importa se si costringe il rivale ad arrendersi attraverso una manovra di sottomissione, minacciandolo con corpi contundenti, ricattandolo di attaccare altrimenti una persona a lui cara o in altri modi; l'importante è fargli pronunciare al microfono queste due parole.
Durante tutto il match, un arbitro segue i lottatori coinvolti portando in mano un microfono. Il direttore di gara, su richiesta di un lottatore, chiede all'altro se vuole arrendersi e gli avvicina il microfono alla bocca (oppure dà il microfono al wrestler che lo richiede, che poi chiede direttamente lui all'altro se vuole arrendersi); quindi il wrestler può o arrendersi (dicendo "I quit") o dire qualcos'altro che faccia capire che intende continuare il match.
Questa stipulazione viene combattuta solo in modalità 1 vs 1.
Il primo I quit match della storia è stato lottato in NWA/JCP al ppv Starrcade 1985, e ha visto Magnum T.A. sconfiggere Tully Blanchard. In WWE l’I quit match viene considerato la specialità di John Cena, che è imbattuto in questa stipulazione (almeno fino a ora).
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