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EPISODE #1: Migliori/Peggiori federazioni del 2018


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2 risposte a questa discussione

#1
Ain't No Stoppin' Me

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    Takeover Wins LUL

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Prima di tutto un introduzione alla categoria. 

Come spiegato dal titolo, per questa categoria saranno analizzate le varie federazioni di wrestling per l'annata 2018. Per rendere la votazione più ampia, soprattutto per quanto riguarda il mainstream, ed evitare voti "generali" per la WWE, come nell'annata precedente ci sarà una suddivisione interna alla WWE che sarà divisa in: Raw, SmackdownLive, NXT, NXT UK e 205 Live.

A queste si aggiungeranno poi tutte le federazioni più (NJPW, ROH, Impact, LuchaUnderground) e meno conosciute (wXw, ICW e chi più ne ha più ne metta).

Non credo che servano ulteriori delucidazioni, quindi iniziamo con l'analisi.

 

 

Migliori federazioni

 

Lista breve (ordine alfabetico)

 

- 205 Live

- Impact Wrestling

- New Japan Pro Wrestling

- NXT

- Smackdown Live

 

- Considerate: Over the Top Wrestling, Westside Xtreme Wrestling, Revolution Pro Wrestling, etc.

 

205 Live

 

Dopo un 2017 in cui la federazione aveva perso tutto l'interesse iniziale e lo aveva ritrovato grazie ad un ottima run di Neville quale campione della federazione, il 2018 si era aperto in modo molto turbolento.

Il nuovo leader della divisione era Enzo Amore che pur portando interesse dall'esterno aveva abbassato il valore delle storie in favore di un maggiore interesse verso i personaggi stravaganti. La parentesi di Amore si è poi chiusa nel modo peggiore, con quest'ultimo che si è trovato al centro di uno scandalo che ha portato al suo licenziamento e ad un grosso cambiamento per 205 Live.

Triple H e Adam Pearce sono diventati i nuovi booker dello show che è subito ripartito alla grande con un ottimo torneo di assegnazione culminato in un buon match nella cornice di Wrestlemania tra Cedric Alexander e Mustafa Ali, con il primo ad uscirne campione.

Nei mesi a venire il focus è stato sulle tante storie che si sono succedute sia per il titolo (Alexander/Murphy o Alexander/Gulak) che nel resto dello show (Ali/Itami, TJP/LuchaHouseParty o Ali/Murphy), tutte di discreto livello, con ancor più eccellenti match nelle puntate settimanali.

Dopo un lungo regno da imbattuto, Cedric Alexander cede la corona a Buddy Murphy con il Juggernaut che nel corso dell'anno è passato da outsider interessante a vera colonna della divisione, cosa dimostrata sia a Super ShowDown, nel match contro Alexander, che soprattutto a Survivor Series, dove contro Mustafa Ali era riuscito ad accattivare un pubblico completamente assente per gran parte del match.

 

Punti a favore

 

- La qualità settimanale è alta, con buoni incontri e continuazioni di storie in modo accattivante. Non mancano match particolari (Falls Count Anywhere, Tornado Tag) e alleanze (ogni wrestler ha almeno un partner).

- Il lottato va dal buono all'ottimo ed i, pochi, match in PPV non hanno deluso.

- Nonostante la quantità limitata di talenti, nelle puntate settimanali c'è sempre una discreta quantità di match-up freschi e poco ripetitivi.

 

Punti a sfavore

 

- Lo show continua ad essere uno show di secondo/terzo livello, con poca credibilità e poco interesse generale.

- Il pubblico settimanale risulta deleterio ai fini dello show, causando match con poco entusiasmo o match con partenza a 100 all'ora con il solo scopo di ottenere un minimo di reazione (che viene puntualmente ottenuta sul finire dello show).

- La parte centrale dell'anno è stata contraddistinta da una periodo di stanca che ha danneggiato il regno di Cedric Alexander e la qualità generale della storia principale dello show.

 

Impact Wrestling

 

Nel 2017, Impact sembrava aver raggiunto un nuovo punto di rottura, con storie non accattivanti, qualità sotto la sufficienza ed una continua emorragia di stelle dirette verso WWE, NXT o semplicemente verso altri lidi meno incasinati.

I problemi con i pagamenti e i continui drammi avevano poi reso lo spettro del fallimento sempre più chiaro, con anche il pubblico che aveva perso le speranze.

Nel 2018 però c'è stato un netto cambiamento con l'assunzione da parte della Anthem (compagnia proprietaria di Impact Wrestling) di Don Callis e Scott D'Amore come nuovi vice-presidenti esecutivi con il ruolo di prendere in mano le decisioni giorno per giorno della compagnia.

Questo cambiamento è coinciso con un miglioramento sia a livello di stabilità, che soprattutto a livello di qualità dello show, con diversi innesti importanti come Brian Cage, Su Yung o Pentagon Jr., ma soprattutto con il ritorno di Austin Aries

I picchi di qualità maggiori sono arrivati dalle rivalità 3 contro 3 che si sono sviluppate nei mesi centrali del 2018 e dalla lunga rivalità tra Sami Callihan e Pentagon Jr. Protagonisti sono stati anche gli LAX con la rivalità tra vecchia guardia Hernandez e Homicide contro la nuova guardia Santana e Ortiz, ma anche gli OvE di Dave e Jake Crist, Moose e Tessa Blanchard.

Una ritrovata profondità nel roster che è stato ampliato sempre di più, rinvigorendo tutti i punti deboli della federazione, mentre la storyline principale tra Austin Aries e Johnny Impact, seppur in modo controverso, garantiva alla federazione una necessaria pubblicità al pubblico mainstream ed un nuovo afflusso di affezionati al prodotto tanto amato negli anni passati.

Nell'ultimo mese, con l'avvento di Johnny Impact quale leader della federazione, si sta preparando il terreno per un prossimo PPV ad inizio anno, e finalmente si può dire che c'è forte interesse per un evento di Impact Wrestling.

 

Punti a favore

 

- Il cambio radicale di inizio anno è stato come passare dalle stalle alle stelle, con ritrovata qualità in ogni fattore del mondo del wrestling.

- La profondità del roster ed il numero esagerato di talenti, rende interessanti gran parte delle storie raccontate settimanalmente.

- Le "rivalità di sangue" sono state tutte molto interessanti e degne di essere riviste e considerate come rivalità dell'anno.

 

Punti a sfavore

 

- C'è ancora dello scetticismo sul prodotto e sulla longevità di questa nuova direzione e ciò causa uno scarso interessa dal pubblico principale.

- C'è preoccupazione che un prossimo raid da parte di altre federazioni possa danneggiare la federazione nuovamente.

- L'angle tra Aries e Impact ha fatto girare gli occhi a gran parte del pubblico, con Aries che si è preso gran parte del risentimento, e con Impact che potrebbe prendersene altrettanto se Aries dovesse ritornare, come previsto.

 

New Japan Pro Wrestling

 

Il 2017 si era chiuso alla grande ed era stata, probabilmente, una delle migliori annate di una qualsiasi federazione di wrestling al mondo: qualità sopra ogni livello immaginabile ed una storia principale che stava per sfociare in un nuovo momento culmine con Tetsuya Naito destinato a diventare il nuovo "ace" della federazione.

Il 2018 ha invece dimostrato come la NJPW fosse in grado di modificare i propri piani e restare comunque ad un livello superiore a gran parte delle altre compagnie... Kazuchika Okada ha si terminato il proprio fantastico regno, ma non per mano di Naito, bensì di Kenny Omega.

Tanti i punti salienti e le rivalità importanti che si sono sviluppate nel corso dell'anno, da Chris Jericho contro Naito, a Hiroshi Tanahashi contro Kenny Omega, passando per la rivalità tra ex-alleati tra Cody Rhodes e Omega o Jay White e Okada.

E questo solo parlando della scena principale visto che anche nella scena Junior Heavyweight e Openweight non sono mancate le rivalità interessanti.

Adesso tutto è pronto per arrivare all'evento clou della federazione, con Wrestle Kingdom 13 che prenderà luogo il 4 Gennaio e che vedrà il compimento di gran parte delle storie sopracitate (Jericho/Naito, Omega/Tanahashi e Okada/White).

 

Punti a favore

 

- L'espansione occidentale ha garantito alla NJPW un esposizione sempre più grande che ha garantito alla federazione nipponica di diventare una vera e propria major nel panorama del wrestling.

- La qualità è fenomenale. Per quanto riguarda il wrestling puro, non c'è federazione che possa competere con la costanza della NJPW di regalare match belli e ricchi di storytelling e ciò è valido per il 90% del roster.

- I tornei come il G1 Climax e gli eventi principali dell'anno non deludono mai, regalando chiusure di storyline entusiasmanti e match di alto livello.

- La capacità di gestire la categoria Junior Heavyweight nonostante l'infortunio quasi in contemporanea dell'attuale campione (Hiromu Takahashi) e dell'ex campione (Will Ospreay), è stato un grosso fattore, visto che è stata comunque creata una storia decisamente interessante (KUSHIDA contro Taiji Ishimori).

 

Punti a sfavore

 

- La scena di coppia (heavyweight, jr heavyweight e 6-man) è in netto calo ed è risultata essere la meno interessante della federazione di un lungo margine.

- La barriera linguistica rende più difficile seguire la federazione, soprattutto per quanto riguarda i segmenti parlati, e il doppiaggio abbassa di poco questa difficoltà.

- L'espansione occidentale sarà messa a dura prova dal destino delle stelle occidentali come Kenny Omega ma, soprattutto, Cody Rhodes e gli Young Bucks, con quest'ultimi che sembrano già essere con il piede sulla porta.

- Il regno di Chris Jericho ha creato non poco risentimento da parte del pubblico sia orientale che occidentale, con paragoni a quanto accaduto con Brock Lesnar nel 2005.

 

NXT

 

Il 2017 si era chiuso con una storia principale chiusasi non nel migliore dei modi con Drew McIntyre a perdere il suo titolo e chiudere il suo stint con un infortunio, mentre un ritrovato, ma non ritenuto pronto, Andrade "Cien" Almas aveva preso il suo posto. Il punto focale era però dedicato ai DIY: Tommaso Ciampa e Johnny Gargano, con la loro rivalità pronta a partire non appena il primo fosse ritornato dal proprio infortunio.

Proprio questa rivalità è stata, in diverse forme, il punto focale del 2018. Prima una rivalità tra Almas e Gargano, con Ciampa a fare da esterno; poi lo scontro diretto e cruento tra i due; poi il coinvolgimento del nuovo campione Aleister Black, con Ciampa ad uscirne con la cintura e, infine, il cambio di attitudine di Gargano che ha aggiunto una dinamica tutta nuova alla storia, che adesso potrebbe andare in ogni direzione.

Anche nei piani più bassi ci sono stati tanti cambiamenti di alto livello... L'introduzione di un titolo secondario ha concesso riflettori a ottimi atleti come Adam Cole, Ricochet e Pete Dunne, mentre rivalità di secondo livello hanno concesso opportunità di crescita ad atleti interessanti come Velveteen Dream, Lars Sullivan o Nikki Cross.

Per quanto riguarda la scena di coppia e femminile, nonostante un focus migliore, sono venute fuori grandi cose da protagonisti principali come gli Undisputed Era (Roderick Strong, Kyle O'Reilly e Bobby Fish), i War Raiders (Hanson & Rowe), Shayna Baszler e Kairi Sane.

Adesso i primi mesi del 2018 saranno ancora incentrati su Gargano e Ciampa, probabilmente prossimi a chiudere il proprio lungo capitolo di scontri, con il periodo post-Wrestlemania che potrebbe segnare un nuovo inizio per il brand giallo.

 

Punti a favore

 

- Le storie principali, come Gargano/Ciampa, sono dei veri capolavori che si rispecchiano sia nelle puntate settimanali con segmenti carichi di significato, che nei match che in quanto a storytelling non invidiano nulla a nessun altro. 

- La preoccupazione dei raid da parte del Main Roster è sempre minore, sia basandosi sulla capacità di lavorare con poco nelle annate precedenti, sia per l'enorme profondità del roster in questa annata.

- Se negli anni passati la qualità veniva trovata in alcuni protagonisti principali, nel 2018 l'intero roster ha alzato l'asticella, con gran parte degli atleti che può garantire prestazioni di molto sopra la media se necessario.

- La qualità dei Takeover è fuori discussione, con ogni evento che riesce almeno ad essere dello stesso livello del precedente, se non superiore.

 

Punti a sfavore

 

- La categoria di coppia sta attraversando un periodo difficile, con gli Undisputed Era troppo superiori rispetto ad ogni altro avversario allo stato attuale. Nonostante ottime battaglie contro coppie "inferiori" sta mancando il senso di importanza che c'era negli anni passati.

- Il focus sulle donne ha subito un netto calo dopo il periodo delle 4 Horsewomen e Asuka, risultando in un numero inferiori di segmenti e spot importanti, seppur le storie siano state ben proseguite.

- Con il minor numero di call-up nel corso dell'anno si è creato un senso di sovraffollamento, visibile nell'utilizzo ritenuto deludente per determinate stelle come EC3. In più NXT risulta molto meno territorio di sviluppo e molto più super-indie, con maggiore focus su stelle delle indies appena arrivate, piuttosto che per i prodotti casalinghi.

- Lo show risulta difficile da guardare in corsa per la sua natura seriale, che quasi punisce il non conoscere storie iniziate indietro nel tempo.

 

SmackdownLive

 

Il 2017 è stato un anno molto strano. L'inizio dell'anno aveva visto una storia dal potenziale inespresso come Bray Wyatt contro Randy Orton, mentre la parte centrale è stata dominata dal disastro che è stato il regno titolato di Jinder Mahal. Ciò ha comportato un maggior interesse verso altre storie (Kevin Owens e Sami Zayn contro AJ Styles prima e Shane McMahon poi), con la vittoria del titolo di AJ Styles che ha cambiato le cose verso il finire dell'anno.

Il 2018 è stato proprio all'insegna di AJ Styles, con diversi co-protagonisti che si sono alternati nel corso dell'anno... Prima Shinsuke Nakamura, vincitore della Royal Rumble e ottimo sfidante per Styles... Poi Samoa Joe confermatosi come imponente heel anche a Smackdown... Infine Daniel Bryan tornato a competere ad inizio anno e, dopo una serie di rivalità deludenti da beniamino del pubblico, voltatosi al lato oscuro pur di diventare il nuovo campione massimo dello show blu.

La qualità della categoria di coppia ha garantito un numero di matchups interessanti tra New Day, Bludgeon Brothers, Usos e Bar... E la partenza stentata di inizio anno, causata principalmente da una Carmella non pronta al palcoscenico consegnatogli, è stata corretta con un finale frizzante grazie a Becky Lynch e Charlotte Flair. Senza dimenticare Randy Orton, rivelatosi una buona guardia tra il midcard ed il Main Event con buone rivalità sia contro Jeff Hardy che, seppur agli inizi, con il rientrante Rey Mysterio.

L'anno prossimo potrebbe essere lo scenario che vedrà il compiersi di tutte le rivalità principali, con la maggior intenzione rivolta a Bryan/Styles e a Charlotte/Becky/Asuka.

 

Punti a favore

 

- Nel rapporto qualità/popolarità e di gran lunga il miglior show della WWE, offrendo puntate che, nella maggior parte dei casi, riescono ad intrattenere.

- La qualità della scena titolata maschile e femminile è delle migliori che si potrebbe chiedere, soprattutto con Becky Lynch che al momento è tra i personaggi migliori dell'intera WWE (NXT e 205 Live comprese).

- Il lottato, pur non eccedendo come per altre federazioni, è più che soddisfacente, con varietà anche in categorie meno sviluppate come quella di coppia.

 

Punti a sfavore

 

- La scena mid-card dello show è a livelli bassissimi. Il titolo degli Stati Uniti, pur con un campione in rampa di lancio dopo un ottimo inizio anno, è stato smarrito, anche perché sfidanti di livello non sono stati costruiti.

- La scena di coppia è molto ignorata, nonostante la qualità generale mostrata da molti dei suoi componenti.

- Fuori dalla scena titolata, la situazione femminile è ai minimi storici, con matchup ripetuti all'infinito e nessun personaggio costruito se non necessario (vedi Asuka).

 

 

Peggiori federazioni

 

 

Lista breve (ordine alfabetico):

 

- Monday Night Raw

- Ring of Honor

- World of Sports Wrestling

 

Considerate: Asistencia Asesoria y Administracion, [b]PROGRESS Wrestling[b], Game Changer Wrestling,  etc...

 

Monday Night Raw

 

Il 2017 era stato nel segno della rivalità tra Brock Lesnar e ogni wrestler disposto ad essere distrutto sistematicamente da lui, in attesa della definitiva consacrazione di Roman Reigns. Vittima di questo lungo attendere Braun Strowman, Samoa Joe e tanti altri aspiranti campioni. Nel frattempo a fungere da punto di interesse è stato Seth Rollins nelle vesti da tuttofare e di gioia per gli occhi nella categoria di coppia e nelle rivalità con lo Shield.

Il 2018, se possibile, è stato anche peggio, con l'attesa vittoria di Reigns slittata sia a Wrestlemania che a Greatest Royal Rumble e con le apparizioni del titolo massimo sempre più risicate... Ancora una volta è stato Seth Rollins e la sua rivalità contro Drew McIntyre e Dolph Ziggler, successivamente aiutato dal rientrante Dean Ambrose.

Con la successiva vittoria di Roman Reigns a Summerslam, sembrava essere finalmente arrivato tutto ad un punto di svolta per il meglio. Dopo alcuni buoni mesi, la grave di malattia di Roman Reigns ha distrutto ogni speranza, visto che a ricevere il titolo non è stato Strowman come da molti auspicato, ma ancora una volta Brock Lesnar, poi sparito e apparso di nuovo sporadicamente sul finire dell'anno.

La qualità è scesa di nuovo nelle scene alte, con Braun Strowman a distruggere l'heel di turno, mentre il resto della scena ha galleggiato tra ripetizioni e booking 50/50. A tenere alto il "morale", ancora una volta manco a dirlo, Seth Rollins, stavolta in una sanguigna rivalità con Dean Ambrose.

Nelle altre zone della card, le coppie sono spesse relegate a rivalità terziarie, se non quando le coppie del Main Event vengono coinvolte, mentre la rivalità principale femminile vede soltanto adesso interesse con Ronda Rousey impegnata in "casa" con Nia Jax e fuori casa con Charlotte e Becky Lynch.

 

Punti a favore

 

- Seth Rollins. Niente altro da aggiungere.

- Ronda Rousey sta riuscendo a dare interesse alla zona femminile, anche se c'è stato un grande aiuto da parte di Becky Lynch.

 

Punti a sfavore

 

- Le rivalità secondarie sono in loop continuo, con il babyface di turno che affronta l'heel di turno a ripetizione, con i soliti attacchi alle spalle per riaccendere o accendere le rivalità.

- Il titolo Universale è perennemente assente, con soltanto la piccola parentesi di Roman Reigns, a riportarlo nello show settimanale.

- La situazione dei titoli di coppia è una pessima barzelletta, con anche gli Authors of Pain ridotti a mezzi per portare delle battute di basso livello su Drake Maverick e la sua incontinenza. Stessa cosa ad inizio anno con i Deleters of World e il B-Team.

- La qualità dello show settimanale è molto bassa, con poche puntate capaci di stare al di sopra della sufficienza, puntate che poi non eccedono di tanto quel limite.

 

Ring of Honor

 

Il 2017 aveva visto la chiusura del regno altalenante di Cody Rhodes e l'inizio di quello che sembrava l'arco di affermazione di Dalton Castle, diventato campione e pronto a mantenere a lungo...

Il 2018 invece è stato... deludente. Questa è l'unica parola che viene in mente parlando di quest'anno, delusione... Pochi match interessanti, poche rivalità di spicco e la situazione per quanto riguarda il titolo è peggiorata in fretta, con Dalton Castle prima poco interessante, poi infortunatosi e sostituito da Jay Lethal che ha iniziato un nuovo lungo regno, stavolta con poco mordente rispetto alla prima volta.

Gran parte dei talenti di seconda fascia ha lasciato (Punishment Martinez ad NXT) o perso di interesse (Silas Young), mentre l'unica cosa davvero di rilievo sono state le apparizioni sporadiche dell'Elite con Cody Rhodes e gli Young Bucks, che però hanno raccolto un malcontento sempre maggiore da parte del pubblico affezionato, soprattutto per quanto riguarda i titoli 6-Man, diventati una barzelletta anche per i campioni stessi.

L'introduzione del titolo femminili e l'ampliamento della categoria con innesti di valore (Tenille Dashwood) sembrava poter aprire nuove strade, ma anche in questo caso la qualità non è stata delle migliori, con scelte discutibili da parte dei booker.

 

Punti a favore

 

- I SoCal Uncensorde (Christopher Daniels, Kazaria e Scorpio Sky) sono stati degli ottima assetti in gran parte delle scene della federazione

- I vari eventi speciali sono stati tutti più che sufficienti, con eventi particolari a cui ha partecipato la ROH (Jericho Cruise e All In) che sono stati eventi molto particolari e interessanti

- Il lottato è comunque di buon livello.

 

Punti a sfavore

 

- In generale, l'interesse per la federazione è molto sceso, con i picchi che coincidono con le collaborazioni con NJPW ed Elite

- Il roster non sembra pullulare di talenti come nel passato ed anzi sembra essere superato da altre federazioni che nel tempo la Ring of Honor aveva ampiamente superato (Impact).

- La qualità degli show settimanali è molto bassa e priva di grandi interessi.

 

World of Sports Wrestling

 

Il 2017 non esisteva per questa federazione rilanciata proprio nel 2018... Uno show speciale nel 2016 che aveva ottenuto il grande consenso del pubblico britannico nonostante la scellerata scelta di costruire tutto intorno a Grado (un buon personaggio comedy, ma un pessimo personaggio cardine per una federazione)

Nel 2018, la notizia del rilancio in chiave seria di questa federazione aveva attirato l'attenzione di tutti i fan e addirittura della WWE, che proprio per tenere la propria morsa sul panorama indipendente, aveva deciso di lanciare NXT UK il prima possibile.

A Luglio inizia la serie e dopo 1/2 puntate qualitativamente ok lo show è... Praticamente scomparso... Non nel senso che non è stato più mandato in onda, ma nel senso che non è riuscito a catturare un quarto dell'interesse dei fan britannici, finendo dietro le gerarchie di show meno altisonanti, privi di wrestler sotto contratto e soprattutto senza un programma a cadenza settimanale.

In parole pover WOS, è stato tanto fumo e niente arrosto.

 

Punti a favore

 

- L'unico punto a favore è che ha dato la spinta alla WWE per creare NXT UK... Che poi ciò sia considerato un male da parte dei fan indies, visto che continua il monopolio WWE, è un altro conto.

 

Punti a sfavore

 

- Ha deluso sotto ogni punto di vista, finendo spostata in fasce orarie diverse più e più volte a causa di pessimi ascolti.

- Con un roster tanto talentuoso, non è riuscito a creare storie interessanti, cosa che invece è riuscita a OTT, PROGRESS e ICW pur non avendo la stessa disponibilità (le ultime due l'hanno poi avuta sottoforma di WWE).



#2
stegabri

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    Re dei Cecchini

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Non ho capito una cosa... in questi topic tematici che apri:
Noi dobbiamo dire se siamo d accordo o meno con le candidature o eventualmente proporre modifiche...
Oppure votare una preferenza tra le proposte?
Oppure possiamo fare entrambe?


In ogni caso.. se devo votare, ovviamente potendo giudicare appieno solo ciò che seguo in modo costante, voto:
Migliore: Smackdown
Peggiore: Raw

#3
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L'idea è che questo funga da recap per quello che è successo nell'anno... Analisi veloce per tutte le varie categorie con delle considerazioni su quali sono le varie cose peggiori o migliori del 2018...

 

Si discute poi, eventualmente, su eventuali miei errori o mancamenti e su come la pensate delle liste che ho fatto (che cosa avreste cambiato, etc.)...

 

Per i voti, come ho detto nel topic principale, se ne parla ad inizio Gennaio quando aprirò il solito topic con il form da compilare per votare ogni categoria.

 

---------

 

Detto questo delle delucidazioni sulle maggiori federazioni assenti:

 

NXT UK: intervallo di tempo troppo ristretto per considerarla, soprattutto con l'assenza di un primo capitolo conclusivo come sarà Takeover: Blackpool... Avevo una tentazione di metterla tra quelle peggiori, più che altro per l'inizio non entusiasmante e la pessima gestione del tempo, però alla fine non l'ho citata nemmeno nelle menzioni speciali.

 

Lucha Underground: non trovo che abbia sfigurato, però è evidente che la qualità, rispetto alle stagioni precedenti, è in calo... Ero tentato sia di metterla nelle migliori (ottima gestione della trama principale, la migliore del panorama forse) che nelle peggiori (il calo è evidente e sono aumentate le puntate mediocri rispetto al passato).

 

Indies americane: Qui ero tentato da alcune indies come la CZW, la PWG e la Chikara, che erano in netto calo, ma guardando altre opinioni è stato un anno con minor successo, ma comunque con buona qualità.

 

Federazioni giapponesi: Le vecchie glorie sono in fase di ricostruzione (NOAH, AJPW, BJW) e Dragon Gate ha ricevuto una spinta solo negli ultimi mesi con l'innesto di PAC (fka Neville), quindi non le ho inserite.

 

Indies britanniche: Tante possibili candidate, ma alla fine ho preferito nominare le poche più conosciute.

 

Federazioni femminili: Forte tentazione di inserire almeno la Stardom tra le federazioni migliori, però in generale non è stato un anno da ricordare come per le altre candidature che ho selezionato... La Shimmer non ha brillato, la Shine è andata bene, la Eve ha avuto buone dimostrazioni ma ancora nulla da far scalpitare.






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