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TNA POINT #113: Sacrifice is gone, and now?

Jambo a tutti e karibuni, cari lettori! Se non fosse abbastanza chiaro, il vostro caro Fabio “Fantomius” Broggi, da non molto tornato dal cuore dell’Africa, vi sta salutando e vi dando il benvenuto a un nuovo numero del TNA Point! Un numero un po’ poliziesco questo odierno, siamo al #113… Ok, questa battuta non era bella… Era degna del sottoscritto che l’ha fatta, dai… Ma bando alle bande e basta ciarlare, si parte!

In queste ultime settimane è successo davvero di tutto nella TNA… Complice anche (ma non solo) la presenza di uno dei pochi PPV rimasti, Sacrifice, abbiamo assistito a cambi di titoli, debutti, addii, fine di rivalità, inizi di nuovi feud, cambi di fronte, turn heel… Ed è proprio quest’ultimo punto uno degli argomenti che meritano maggiormente di essere discussi, visto che proprio la scorsa settimana abbiamo assistito al turn heel probabilmente più clamoroso e (almeno fino a qualche settimana fa) più inatteso: quello di MVP. Come dicevo inatteso, ma solo fino a poche settimane fa… Nell’ultimo periodo infatti iniziavano già a esserci delle prime avvisaglie di un suo possibile cambiamento. Se ricordate bene nell’ultimo numero del TNA Point, tra le altre cose, avevo dedicato una breve parte proprio al personaggio di MVP face e a come a mio avviso non stesse funzionando, rimanendo troppo a metà tra il suo essere un wrestler e il voler provare a essere un dirigente equo e imparziale. E in queste ultime settimane il logoramento di MVP si è accentuato sempre di più, visto che si è trovato a doversi schierare praticamente contro tutti e a deludere praticamente quasi l’intero roster, sia face che heel, chi più chi meno. Quindi non ce l’ha fatta più, ha sbottato, e nelle sue azioni della scorsa settimana ai danni del campione io ci leggo un “Ah sì? Io ci provo a fare le cose in modo equo e a voi non va bene lo stesso? Allora ora inizio a fare a modo mio.” Se lo vediamo in questo modo credo che questo turn possa assumere un senso. E preferisco vederlo così, piuttosto che solo come un turn motivato dall’invidia e dalla brama di titolo massimo di MVP. Certo, questa storia del logoramento del dirigente perde un po’ la sua base se consideriamo la velocità con cui è avvenuto… Una storia così magari avrebbe richiesto un tempo maggiore e anche un qualcosa di più eclatante che delle semplici scaramucce con qualche wrestler per risultare maggiormente credibile e sentita. Ma questo della estrema velocità con cui vanno avanti le storyline è un problema che non si limita solo al turn di MVP… Si tratta di qualcosa di più generale nella TNA degli ultimi tempi. D’altronde, se vuoi per forza fare almeno una sorpresa a settimana devi velocizzare le cose… Se no poi Russo non è contento…

Parlando di MVP ovviamente non si può non nominare Eric Young, il TNA World Heavyweight Champion. Il turn di MVP infatti, come accennavo sopra, è avvenuto proprio ai danni del campione del mondo, e i due ora si scontreranno per il titolo il prossimo 15 giugno, a Slammiversary. Un Eric Young che dal canto suo in queste settimane ha notevolmente rafforzato la sua posizione, sconfiggendo in maniera pulita e piuttosto netta rivali del calibro di Abyss, l’ex-campione Magnus e Bobby Roode, ogni volta al termine di match molto combattuti e accesi. Lo Showtime sta dando sempre più un senso al suo essere campione e si sta anche un po’ staccando dal ruolo di “Daniel Bryan wannabe” che l’ha portato al titolo del mondo. Certo, proprio questo modo in cui la TNA l’ha fatto arrivare al titolo e il ricordo molto fresco dell’Eric Young buffone (e qui si torna al problema della velocità delle storyline) ancora mi rende molto difficile accettare a pieno lo Showtime nel ruolo di n°1 in TNA… Ma perlomeno stanno andando abbastanza sulla buona strada con lui. Seppur non creda che una battaglia contro MVP, contro la figura dirigenziale, l’ennesima lotta contro il potere, sia esattamente il modo migliore per procedere sulla retta via con Young…

Ma cambiamo pagina e cambiamo rivalità, visto che a Sacrifice abbiamo assistito anche a quello che probabilmente è stato il capitolo conclusivo dell’accesissimo feud tra Gunner e James Storm. E si è concluso nel modo migliore, in un I Quit Match che si candida a miglior match del PPV: violento e duro come non se ne vedevano da un po’, ma non solo questo… ha anche raccontato una storia, la storia di uno Storm che per quanto ci abbia provato in ogni moda alla fine ha fallito, la determinazione di Gunner ha avuto la meglio contro l’invidia del Cowboy. Un Cowboy che di fatto ha confermato il soprannome che si è auto-dato di recente (non mi ricordo bene in quale puntata) di “star-maker”… Dopo aver contribuito notevolmente al lancio al top di Roode ai tempi della loro storica rivalità ora prova a fare il bis con Gunner. Un Gunner che anche dal canto suo sta dimostrando dei notevoli miglioramenti, seppur ancora non sia il massimo della pulizia nelle sue manovre e qualche piccolo botch lo tiri ancora fuori ogni tanto… Ma d’altronde lui non è uno tecnico, è un powerman pura potenza e adrenalina, e sotto questo aspetto sta convincendo sempre di più (perlomeno me). Ora che questa storyline è finita Storm si ritrova subito, un po’ per caso direi, in un nuovo feud con Mr. Anderson. Un feud iniziato per un errore di Storm, che invece di colpire Gunner ha preso Anderson durante un match tra i due. E un feud per cui non vedo delle grosse prospettive, se non regalarci qualche bel match e tenere occupati i due nelle prossime settimane. Non che non potrebbe uscirci fuori un bel rilancio per uno dei due, o per entrambi, ma non la vedo così semplice… Per Gunner invece non ho idea di cosa potrebbe fare ora. Per il momento il titolo massimo è abbastanza lontano da lui (a meno di clamorosi ribaltamenti, e con la TNA Russo-style tutto è possibile…) L’unico possibile rivale che potrei forse vedere bene per lui è Magnus. Un inglese che, fallito il tentativo di riprendersi il titolo, ora ha trovato l’aiuto del neo-arrivato e “suo vecchio amico” Bram (per gli amici Kenneth Cameron di NXT). E visto che Bram sembra stia proprio cercando di ritrovare il vero Magnus e la sua cattiveria, mettere l’ex-campione contro uno dei più cattivi e motivati della TNA come Gunner potrebbe essere una mossa interessante, seppur abbastanza a random… Vedremo.

Un’altra rivalità che invece di chiudersi si è accesa ulteriormente a Sacrifice è quella tra Bully Ray e Dixie Carter, feat. Bobby Roode. Quella che infatti sembrava a tutti gli effetti dovesse essere una resa dei conti tra i soli Ray e Roode in un Tables Match in PPV si è invece trasformata nell’ennesima occasione di rivalsa della Carter nei confronti del bullo per eccellenza. Una Dixie che ha ancora il dente avvelenato con Ray per lo scherzetto che questi gli ha fatto a Lockdown, e ha quindi pensato bene di schiantare lei stessa il maestro dei tavoli attraverso un tavolo a Sacrifice, costando il match a Ray. Un Ray che ora le stando la caccia, arrivando addirittura a cercarla nel quartier generale della TNA e mettendo KO il suo aiutante n°1, Rockstar Spud. Queste rivalità tra Dixie e un wrestler, come se non sbaglio dissi già ai tempi del feud con A.J. Styles, non credo possano portare a molto… Per vari motivi: oltre al fatto che Dixie non sa recitare è anche una donna, quindi per forza di cose non si potrà arrivare a un match finale di resa dei conti tra il boss e la sua vittima. Bisognerà per forza coinvolgere una terza parte, un rappresentante di Dixie. Per il momento questo ruolo era stato ricoperto da Roode, ma ora Bobby si è distaccato per concentrarsi sul titolo e su MVP. E inoltre è stato anche sospeso a tempo indeterminato (in storyline) e per questo non è stato presente nell’ultima sessione di tapings di Impact, quindi per le prossime settimane non ci sarà. Chi usare quindi come nuovo rappresentante di Dixie. L’unica scelta possibile, per quanto non mi convinca molto, mi sembra essere ributtare in mezzo alla storia EC3. Un Ethan fresco della fine della sua rivalità con Kurt Angle, un eroe olimpico che ora dovrà operarsi nuovamente e stare fuori per un po’. Forse per sempre, visto che a settembre scadrà il suo contratto con la TNA e sono convintissimo che in WWE lo riaccoglierebbero a braccia aperte…

Ma dopo aver parlato di Angle, Ray, EC3, MVP, Young, Roode, Storm, Gunner, Anderson e quant’altri, ora è arrivato il momento di rilassarci un attimo e di andare tutti al circo! E non un circo qualsiasi, non sto parlando di Moria Orfei o niente del genere… Bensì un circo in cui ci sono capi-banda barbuti, belle ragazze contorsioniste, gente sui trampoli, clown pazzi e scherzi della natura… Sì, sto parlando proprio di loro: The Menagerie! Dopo vari video che parlavano dei problemi finanziari che aveva Knux e la sua famiglia, con il loro circo in fallimento, durante l’ultima puntata l’ex-Aces & 8s ha fatto il suo ritorno a Impact, e si è portato dietro proprio qualche membro di questo suo circo: la sua fidanzata (o sorella… o entrambe, non si è ancora capito bene…) Rebel, il muscoloso The Freak (aka Rob Terry) e il clown pazzo Crazzy Steve. Su loro non c’è molto da dire ancora, per il momento si sono limitati a debuttare in maniera molto pittoresca e d’effetto, anche con una vittoria di Knux. Ammetto che come personaggi mi attirano, seppur con una gimmick così particolare non so bene contro chi potrebbero essere messi e che ruolo potrebbero ritagliarsi in TNA…

Ma parlando di Menagerie, passiamo ora a dire due parole sui World Tag Team Titles (sì lo so, non c’entra niente, ma mi serviva un aggancio random… XD) Dopo una lunga rincorsa e svariati tentativi a Sacrifice finalmente gli Wolves sono riusciti a strappare i titoli dalle mani dei BroMans, umiliandoli addirittura con una vittoria nonostante l’Handicap del 3vs2 (era coinvolto anche DJ Z). Dopo il mini-regno che hanno avuto qualche tempo fa con la loro vittoria dei titoli in un house show, subito ripersi, ora per gli Wolves credo sia arrivato il momento di un regno titolato degno di questo nome. L’incognita però è sempre la stessa: con chi potranno difenderli questi titoli, contro chi potranno feudare? Gli ex-campioni credo almeno per ora siano fuori dal giro titolato, visto anche che hanno perso molta della credibilità che potevano avere… I Bad Influence sicuramente no, visto che è triste notizia abbastanza recente che sia Christopher Daniels prima sia Kazarian poco dopo hanno entrambi lasciato la TNA. Chi mandargli quindi contro? Ovviamente la scelta che preferirei (e non credo solo io) sarebbero i Beer Money, che porterebbero così finalmente a termine questa reunion che ci stanno facendo sudare in queste ultime settimane. Ma questo non è un qualcosa che può succedere nell’immediato, visto che (come dicevamo prima) Storm è impegnato in un feud contro Anderson e Roode è sospeso, almeno per qualche settimana. Bisognerà quindi aspettare almeno un altro po’ per la reunion, sempre se si farà. Ma nel frattempo? Una possibilità potrebbe essere proprio quelli di cui stavamo parlando poco fa, la Menagerie, magari nelle vesti dei due sottoposti Crazzy Steve & The Freak. Ma per loro credo sia ancora troppo presto, hanno appena debuttato e prima di rappresentare una possibile minaccia ai titoli devono quantomeno farsi un minimo di nome, farsi conoscere un po’. Un’altra possibilità che vedo invece come più fattibile e sensata è la coppia Magnus-Bram, in una sorta di nuova versione della British Invasion. I due potrebbero infatti già rappresentare un’ottima minaccia, visto l’elevato status di Magnus e la ferocia e cattiveria che ha già dimostrato Bram. E quale modo migliore per far risvegliare il vero Magnus se non dargli subito un nuovo obiettivo concreto da raggiungere come i titoli di coppia?

Parlando di titoli non si può non nominare quello delle Knockouts. Un titolo questo che a Sacrifice ha cambiato detentrice, con Angelina Love che (grazie all’aiuto di Velvet Sky) ha sconfitto in maniera più che scorretta Madison Rayne e ha fatto sua la cintura. Le Beautiful People sono quindi tornate al top della Divisione femminile e il loro dominio è appena iniziato, seppur si ritrovino contro praticamente tutte le altre. Archiviata la pratica Madison Rayne, cosa che credo faranno a breve, la prossima in lizza per una shot al titolo è neo-passata tra le fila dei face Gail Kim, in uno scontro tra le due più grandi campionesse della storia della TNA. Ma anche quello con la Kim credo sarà giusto un feud di transizione, seppur potrà regalare un ottimo spettacolo, visto che a togliere il titolo alla Love e a battere lo stra-potere delle Beautiful People credo sarà Taryn Terrell, ormai sempre più vicina al ritorno in TNA. Così finalmente potrà concludersi a pieno il push della Terrell che si era dovuto interrompere per la sua gravidanza, portandola anche al suo primo titolo.

Ovviamente non si può chiudere il capitolo titoli senza parlare almeno un po’ dell’X Division Title, e più in generale della Divisione targata X. A Sacrifice, con un ottimo match X Division old style, si è chiusa la serie al meglio dei 3 match tra Sanada e Tigre Uno, con il giapponese che ha mantenuto il titolo. Una rivalità questa che, nonostante la buona qualità degli incontri, ha preso abbastanza poco, visto che era fondata solo ed esclusivamente sulla sfida sportiva tra i due e senza fargli fare neanche un promo che sia uno insieme. Ora molto probabilmente il prossimo in lizza per una shot sarà Kenny King, che forse (avendo un minimo di carisma in più rispetto agli altri due) potrà risollevare un po’ l’attenzione sulla Divisione, che come vetrina di wrestler internazionale non sta funzionando molto (anche perché sono sempre gli stessi 2 e solo loro…) Anche qui comunque continua a mancare gente, sono troppi pochi gli attuali X Divisioners (visto anche il recente addio di Chris Sabin). Un grosso aiuto per questo potrebbe arrivare da Low Ki, che a quanto pare ha firmato un nuovo contratto con la TNA. Ma comunque solo lui non basta…

Visto che stiamo parlando di titoli, prima di concludere questa numero faccio un appunto ritirando fuori un problema che affligge la TNA già da un po’, ma che credo ora si stia facendo risentire ancora più forte: l’assenza di un reale titolo secondario. Già, perché come sappiamo tutti l’X Division Title è limitato a una ristretta cerchia di wrestler, mentre tutti gli altri attualmente hanno come unico possibile obiettivo in singolo il titolo del mondo. Ma mentre uno va per il titolo cosa fanno tutti gli altri? Rivalità a random tra loro per tenersi impegnati, al massimo. Ed è anche per questo che ora come ora è davvero difficile immaginare qualcosa di sensato da far fare a gente come Willow, Abyss, Samuel Shaw, Austin Aries, Bobby Lashley, tanto per dirne qualcuno. O anche il feud tra Anderson e Storm, con un titolo di mezzo sarebbe potuto essere decisamente più interessante. Una possibile soluzione a breve termine per questo problema potrebbe essere ritirare fuori il dimenticato TV Title (che è ancora detenuto da Abyss), ma ci vorrebbe un grosso lavoro per dare un po’ di credibilità a quel titolo.

E ora siamo davvero giunti alla fine. Per chi tra oggi e domani sarà agli eventi live della WWE in Italia, buon divertimento! Magari ci scappa anche un saluto a Roma, chissà… Ma in ogni caso l’appuntamento è sempre lo stesso: al prossimo numero del TNA Point, come sempre solo su WrestlingRevolution.it!

Alla prossima, baboons!

Bye!

 

Potete commentare il TNA Point a questo link: http://www.wrestlingrevolution.it/forum/topic/12-tna-point-topic-ufficiale-di-commento/page-6#entry212579.


 

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