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Dic29

STRAIGHT EDGE #11 - Fecal Matter

(Attenzione, linguaggio esplicito: si consiglia di non far leggere a bambini in età prescolare, ai benpensanti ed ai marks di Orton. Spesso le tre cose coincidono.)

Colonna sonora: Nirvana - Fecal Matter Demo

Di solito non è mia prerogativa analizzare le storyline in corso (compito che lascio all'Insider), bensì le reazioni che il pubblico sviluppa alle medesime. Questa volta però rompo il mio silenzio durato un mese (in cui non è accaduto nulla di notevole, c’è da dire) con una analisi dell’intera storyline dell’Authority, che ci ha accompagnato per buona parte dell'ormai moribondo 2013. Con buona pace di Paolino e del suo WWE Insider, voglio capirci e farvi capire qualcosa attraverso la mia lente distorta personale.

Facciamo mente locale assieme, allora. La Storyline è partita a Summerslam su premesse banali ma solide: Bryan, il barbuto people’ s champion, sconfigge pulito John Cena, l’uomo immagine per eccellenza e conquista la cintura WWE, dimostrando di essere al top della federazione.  La felicità è di poca durata, perché Orton incassa il suo Money in the Bank e conquista il titolo. Si manifesta al contempo l'Authority, ovvero un nuovo McMahon-Helmsley Regime che appoggia in pieno la Vipera e ritiene Bryan nulla più che un gregario di lusso. Triple H però continua a tradire bramosia nei confronti della cintura, e vede Orton come un semplice prestanome.

L’immediata conquista della cintura da parte della Vipera è perniciosa, e lascia un terribile retrogusto di feci. Ma aldilà di un simile dettaglio, la storyline presenta una classica e rodata dicotomia face underdog/heel strapompato e, nell’ottica di lanciare ancora di più Bryan, pare una scelta intelligente proporlo nuovamente da inseguitore. Inoltre Orton sembra il candidato migliore per il ruolo di Corporate champion in quanto, arrogante e raccomandato, riveste il compito alla perfezione.

A Night of champions Bryan batte Orton e si riconferma il Wrestler dominante. Stavolta è l’Intera Authority a scomodarsi, rendendo nulla la vittoria di Bryan dopo appena 24 ore. A Battleground si ripresenta il copione Bryan/Orton. AmDrag sembra dominare, ma stavolta il confronto finisce in No Contest. La terza tappa è Hell in a Cell. Tutte le macchinazioni dell’Authority vanno in porto, grazie anche ad uno Shawn Michaels che gira le spalle al suo pupillo Bryan, ed Orton conclude la prima parte del feud da vincitore.

La storyline ha iniziato a sapere di minestra riscaldata più e più volte.  O peggio di maionese impazzita, girata e girata più volte senza sapere il verso corretto. Forse le ingiustizie subite da Bryan fanno crescere l’empatia che il pubblico prova per lui, e l’odio per Orton. Alla fine la vittoria momentanea della Vipera serve a revitalizzarla dopo un anno ai margini, e non lede troppo l’immagine di Danielson. Soprassediamo e trangugiamo cucchiaiate di materia fecale.

Poi si passa alla breve parentesi Orton-Show, feud di transizione che ho già ampiamente smontato in passato, e Bryan finisce dirottato con Punk. Orton prevedibilmente trionfa, Big Show riottiene il suo posto di lavoro e non c’è alcuna alterazione dello status quo. Viceversa, i due ex scugnizzi delle indies iniziano un feud a testa con lo Shield e la Wyatt Family.

Qui le speranze iniziano a vacillare, ci scontriamo contro il muro della sazietà da merda, ma con fede stoica decidiamo di continuare, di dare una ennesima chance alla nostra amata  federazione. Di certo sapranno rilanciare Bryan, perché la storyline SERVE A LANCIARE BRYAN, e magari ci ficcano dentro anche Punk, sai che meraviglia?

Cena sfida Orton a mettere in palio il suo titolo in un match di unificazione, ed appunta al Viper come sia solo un raccomandato, e che al suo posto dovrebbe esserci Bryan, l’Uncrowned champion. La frecciatina di Cena sembra ri-intrecciare i fili della storyline. Orton si becca anche un Pedigree di Triple H,  sembrando sempre di più un burattino nelle mani del Regime. E poi, a TLC, Orton diventa campione indiscusso battendo Cena PULITO. Bryan perde della Wyatt Family, mentre il suo fidanzatino Punk batte abbastanza facilmente lo Shield. A fine show, l’Authority esce ad applaudire il suo campione, che non si prodiga neppure in una posa epica con le cinture, si limita ad innalzare la gruccia a cui sono appese nel silenzio generale. Non un coro pro, non un boo, niente buzz. Silenzio.
Ah, e Bryan vince uno Slammy,

Quindi, fatemi capire: la storyline non era un push per Bryan. Hanno... e qui mi viene un po’ da ridere, hanno sfruttato la popolarità di Bryan PER PUSHARE ORTON?

**Seguono dieci minuti di risate.**

Orton viene spesso criticato in quanto atleta non certo brillante, che in carriera ha vinto molto più del meritato grazie ai giusti santi in paradiso, e all’appeal sui mark che odiano Cena. Mi viene quasi da pensare che la principale qualità di Orton sia essere come Cena senza essere Cena, in pratica il suo alterego più cool. Ma è innegabile che, mentre Cena sia un buono, forse ottimo wrestler, Orton ricada nella mediocrità sotto ogni singolo aspetto.

Era persino giustificabile scegliere lui come nemesi di Bryan, in quanto i due rappresentano gli opposti nel wrestling: l’indipendente che si è fatto la gavetta, ed il figlio di papà raccomandato. Ma la storyline non ha dato nulla a Bryan, che ora è allo stesso livello di mid-uppercarding in cui si trovava quando era in tag con Kane. Orton invece ha preso tutto il prendibile, ed è davvero lanciatissimo ai vertici della WWE. Senza meritarlo, e dopo dieci anni che ce lo sorbiamo in tutte le salse. Ed in questo contesto tutta la sua inadeguatezza esce fuori: non un bel match, non un promo convincente... tutto ciò non è dannoso quando il suo spot è in seconda fascia... ma quanto Orton ha tutti i riflettori puntati su di lui, e per lui sono stati sacrificati talenti ben più grandi, è indecente che non riusca a superare un certo livello di (in)sufficienza.

Pensate di aver fatto indigestione di merda? Che neppure il Brioschi extra-strong potrà salvarvi?
Pensate ora che Orton, molto probabilmente, disputerà il Main event di Wrestlermania.
Lo ricordate l'ultimo Main event di Mania di Orton?

Natale è passato ma abbiamo Capodanno davanti, e siamo sazi della merda che ci ingollano e di quella che, metabolizzando pranzi e cene sostanziosi, produciamo noi stessi. Ma la WWE non è paga di averci ingozzato per un anno, illudendoci con la promessa di caviale e tartine. Ecco arrivare una bella supposta proprio a pochi giorni dal 2014: Batista torna in WWE.

Batista.

 
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