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PARALLEL LIVES #18 - Quante "maschere" porta Mick Foley?

CACTUS JACK, DUDE LOVE, MANKIND: QUANTE “MASCHERE” PORTA MICK FOLEY?

Oggi, 31 ottobre, si festeggia Halloween! Questa festività fonda le sue radici nella cultura celtica e anglosassone: si ritiene che nel calendario celtico, in uso 2000 anni fa, questa festa corrispondeva a quella di “Samhain” che appunto ricadeva nella notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre, per celebrare la fine della stagione calda. Con il passare del tempo la festa ha preso un carattere molto più consumistico, accompagnandosi da celebrazioni in costume. Tutti indossano costumi e travestimenti, si conciano e si truccano, come mai prima, e danno vita a nuovi “personaggi”. Le persone si mascherano nei “personaggi” più improbabili, e nella maggior parte dei casi si immedesimano in essi.

Anche nel mondo del Wrestling ci sono le maschere e i costumi, però non durano per una notte sola ma  si protraggono per intere carriere. Di solito più che maschere, come termine inteso per indicare un personaggio folcloristico del tipo “Pulcinella” o “Hannibal Lecter”, si parla di Gimmick. Alcune Superstars riescono a mantenere la loro gimmick per tutta la carriera, mentre altre, per ravvivare il proprio ruolo, hanno bisogno di cambiare gimmick più volte. Di solito cambiano Gimmick coloro che non hanno avuto successo e hanno bisogno di rilanciarsi, ma ci sono anche delle eccezioni. C’è una Superstar che ha cambiato nel corso della sua carriera ben 3 gimmick: Dude Love, Cactus Jack e Mankind. Si, esatto sto parlando del grande Mick Foley, Bang! Bang!

Foley è riuscito a essere grande con ognuna di queste Gimmick, per onor di cronaca è giusto dire che con alcune ci è riuscito meglio di altre. La cosa che rende grandioso Foley, sta nel fatto che ognuna delle sue Gimmick non era per nulla collegata con le altre, anzi era completamente l’opposto, e Foley, da grande performer qual è, è riuscito ad interpretarne ognuna meglio dell’altra. Ma analizziamole una per uno:

  1. Cactus Jack: rappresenta il debutto di Foley, il 5 settembre 1991, in WCW. Qui inizia come Heel, in un feud contro Sting. Continua il suo stint in WCW, e dopo un turn face, da vita, contro Vader, ad uno dei feud più violenti della sua carriera: durante un match di questa faida viene schiantato con una powerbomb sul cemento (il pavimento di bordo ring a cui erano state rimosse le protezioni), l’impatto gli comporta un infortunio di parecchi mesi e la perdita temporanea di sensibilità al piede sinistro. Lascia la WCW per la ECW dove lotta prima contro Sabu e poi inizia un feud con The Sandman. Qui Foley vince il titolo ECW mettendo K.O. Sandman ma l’arbitro, Bill Alfonso, sovverti la decisione dicendo che il titolo non poteva passare di mano per un K.O.
     
  2. Mankind: rappresenta il debutto di Foley in WWF, nel 1996. Dopo vari match nel 1998 dà vita ad una incredibile faida con The Undertaker. Memorabile il loro Hell in a Cell Match, del ppv King of The Ring, che vide Foley cadere per ben due volte dalla cima della gabbia (piccola digressione: per chi non abbia visto questo match la domanda è: cosa stai aspettando?!?). Nel 1999 interpretando questa Gimmick Foley vinse il suo primo titolo WWF. Questo titolo fu importante perché portò la WWF a vincere la Monday Night WAR con la WCW. In quel periodo le due migliori federazioni di wrestling si contendevano gli ascolti nelle puntate del Lunedi sera. L’unica differenza era che la WCW andava in onda in diretta, mentre la WWF era registrata. La notte del 4 Gennaio 1999 i commentatori della WCW annunciarono che Foley avrebbe vinto il suo primo titolo WWF, con la speranza di togliere spettatori alla WWF. Accadde però la cosa inversa e 600.000 spettatori cambiarono canale per vedere Foley diventare campione. Per la prima volta la WWF superò la WCW negli ascolti e dopo quell’episodio la WCW non riuscì più a battere la WWF.
     
  3. Dude Love: Nel 1998 Stone Cold Steve Austin e Shawn Michaels erano campioni di coppia. Ma HBK si infortunò e Mankind si propose come suo sostituo, ma Austin disse: “nothing to do with a freak” (niente a che fare con un mostro). Foley così diede vita ad un nuovo personaggio: Dude Love, e affiancò Austin in team come campione di coppia. I due saranno costretti a rendere vacanti i titoli dopo un serio e lungo infortunio di Austin. Tempo dopo inizia un feud con Hunter Hearst Helmsley: memorabile resta una video in cui Dude Love e Mankind discutono su chi dovesse affrontare HHH, per poi scegliere di mandare in campo Cactus Jack.

Dopo questo breve, ma soprattutto parziale, riassunto delle Gimmick di Foley, risalta agli occhi la sua versatilità e la sua grande capacità di immedesimarsi in vari personaggi. I più scrupolosi potrebbero dire: “ma che ci vuole ad interpretare queste gimmick una alla volta?” ed è qui che si sbagliano. Foley ha fatto ciò che nessun altro è stato in grado di fare: ha messo insieme le tre Gimmick in una notte sola, in un solo match.

La scena è questa: Royal Rumble 1998,Cactus Jack entra con il numero 1 e viene eliminato come terzo da Chainsaw Charlie (dopo una permanenza di 9.41 minuti). Fin qui tutto normale. Passa il tempo, aumentano i lottatori e con il numero 16 entra Mankind, fra lo stupore generale. Mankind elimina Chainsaw Charlie, “vendicando” Cactus Jack, ma poi viene eliminato come settimo da Goldust (dopo 2.40 minuti sul ring). Tutti pensano che sia finita qui, ma in realtà il bello deve ancora venire: con il numero 28 entra Dude Love! Foley, di nuovo sul ring, viene però eliminato da Faarooq come ventisettesimo (dopo aver resistito per 7.53 minuti).

Questo articolo tende a sottolineare che le Gimmick vanno e vengono ma che i grandi interpreti restano per sempre. Nessuno è riuscito a indossare tutte queste “maschere”, a grandi livelli, come Foley. E se non è riuscito a raggiungere il titolo di “king of the Ring”... ad Halloween, e se non oggi in quale altro giorno, il titolo di “king of the gimmick”. Con questo levo fiato alle trombe e cedo a voi la parola...

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