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TNA POINT #28 - Tempo di sacrifici

Bentornati cari amici al TNA Point.
Che PPV è stato Sacrifice? Difficile dirlo. Doveva essere un evento particolare e unico e sicuramente lo è stato. C’è stato un torneo in stile KOTR ma composto da tag team che ha rilanciato i LAX finalmente sul tetto del mondo, il primo TerrorDome della storia, una shockante e drammatica rasatura a zero della povera Roxxi Leaveau e varie sorprese, tra cui l’assenza di Angle dal main event,il turn heel di Booker T e i litigi tra Nash e Joe, sparsi qua e là per tutto il PPV. Allora PPV dell’anno? Manco per sogno. Se le sorprese e la struttura dell’evento sono stati davvero buoni, lo stesso non si può dire degli incontri a cui abbiamo assistito. Escludendo il terrordome, ricco di spot di grande impatto e molto veloce e divertente, il ladder al femminile, violento e ben combattuto, e il main event,un incontro molto solido, con un intensa azione a tre e uno Steiner in forma strepitosa, il resto della card ha lasciato molto a desiderare. Certo si potrebbe dire che tre incontri di buona fattura, sul 7/7,5, in un PPV non siano poi così pochi ma va detto che se su 7 incontri del torneo, nessuno ha lasciato il segno allora vuol dire che le cose non sono andate molto bene. I primi 4 match sono stati sulla sufficienza, per non dire noiosi, costituiti da interminabili hot tag e prese al tappeto che di solito sono il marchio di fabbrica degli incontri made in Stamford e non quelli che siamo abituati a vedere in TNA. Le semifinali sono state quantomeno più dinamiche e la finale apprezzabile, ma niente di trascendentale, nessun incontro non dico da candidare a moty, ma neanche da ricordare a distanza di un mese. Si può dunque dire che Sacrifice abbia rappresentato l’opposto di quanto normalmente avviene con i PPV TNA: Un ottimo booking “rovinato” da prestazioni dei wrestling, ricche di errori tra l’altro, non all’altezza della situazione.

Ma come dicevo prima, Sacrifice è stato un evento molto interessante per gli sviluppi che ha portato e per le possibili storyline che ha lanciato. Partiamo dall’evento che ha caratterizzato il PPV, ovvero il torneo a 8 per assegnare le cinture di coppia. Fondamentalmente sono rilevanti due episodi: Il turn heel di Booker T e la vittoria finale dei LAX. Partiamo dall’ex campione mondiale WCW. E’ stato un turn a sorpresa per quanto, visti i comportamenti delle ultime settimane, era lecito attenderselo, ma probabilmente non così presto. Un turn avvenuto inoltre non su Sting, con cui aveva avuto qualche dibattito, bensì su Christian Cage e Rhino. In ogni caso, ritengo che il turn di Booker non solo sia stato giusto, ma necessario e dovuto vista la sua situazione. Parliamoci chiaro: Booker T, fino a questo momento, è stato il peggior acquisto mai fatto dalla TNA per un ex WWE e una delle delusioni più grandi degli ultimi anni. Arrivato in pompa magna, tra ovazioni dei fans e proclami di grandi vittorie e battaglie di ascolti contro la WWE, pronto a mettere la sua scuola a disposizione della federazione, ha visto spegnersi attorno a lui l’entusiasmo di partenza giorno dopo giorno, Impact dopo Impact, PPV dopo PPV. Lui che era arrivato come un nome di alto calibro, cosa che indubbiamente è, era finito considerato come un A1 qualsiasi: anonimo, senza una faida ben definita e noioso e ripetitivo sul ring. Chiaro, se si arriva ad una situazione del genere, la colpa va data anche a chi lo ha bookato male ma questo non toglie i demeriti del 5 volte campione WCW.

La sua faida con Roode poteva essere molto interessante, per lui che da sempre ama lavorare con i giovani. E in effetti era partita bene, come una storia tesa, dura, sentita. Poi si è persa, non solo per errori di booking, ma anche perché Booker non è sembrato così coinvolto, così partecipe e interessato alla storyline. Il fatto che dopo un infinita serie di incontri non avesse ancora trovato una chimica con Roode dimostra come probabilmente come lottatore Booker abbia ormai già dato il meglio di sé. E le motivazioni sembrano già scarseggiare. Ecco che allora l’idea di turnarlo heel può rivelarsi la mossa vincente per rilanciare la sua carriera nella federazione di Nashville. E lo abbiamo già visto ad Impact. Booker aveva tutto un altro piglio e il pubblico, nel fischiarlo, era molto più interessato a lui di quanto non lo fosse stato nei 6 mesi precedenti. Persino nei promo Booker è parso rinato e il personaggio simil regale che dovrebbe assumere, con la probabile formazione della stable con il Team 3D,potrebbe essere un idea molto buona. In fondo Joe poco tempo fa aveva dichiarato che gli sarebbe piaciuto affrontare Booker T. E ora con il suo turn e la creazione di un nuovo top heel, il samoano potrebbe aver trovato un altro avversario di livello che potrebbe contribuire a rendere sempre più prestigioso il suo regno.

L’altro episodio di una certa rilevanza avvenuto nel torneo è stata la vittoria dei LAX. Non si può dire sia stata inaspettata dal momento che dopo l’aggiunta di Hector Guerrero al solito trio erano diventati i favoriti insieme a Cage e Rhino, ma certamente ha fatto molto piacere rivedere una coppia vera e propria conquistare le cinture di categoria. Gli ultimi erano stati gli ex Dudleyz nel Luglio scorso. Da allora tra cinture finite nelle mani di una sola persona, tra giocatori di football e coppie improvvisate le tag team belts avevano fatto una brutta fine, venendo maltrattate, non difese in PPV o persino ignorate. La speranza più grande è che ora i LAX possano contribuire a rilanciare una divisione che una volta era il fiore all’occhiello della compagnia. La materia prima di certo non manca: Oltre al duo latino, ci sono anche i MCMG, sempre divertenti sull’esagono e sempre apprezzati dal pubblico ma poco considerati dalla TNA anche per via del loro comportamento non sempre esemplare, i Rock N’ Rave Infection, piccola sorpresa dell’anno, con una gimmick simpatica e azzeccata per loro, il Team 3D, per cui non servono presentazioni, Black Reign e Rellik, che non sono una vera coppia ma che avendo dei personaggi molto particolari potrebbero essere dei buoni sfidanti di transizione.

L’importante è trattare con rispetto e considerazione le faide relative a questi titoli. Finchè si darà spazio e importanza a queste coppie, sarà difficile fallire viste le grandi doti dei protagonisti. E in questo senso, devo dire che le cose sono iniziate bene. Ad Impact abbiamo assistito ad un bel match inedito tra LAX e MCMG e poi abbiamo avuto la prova dell’inizio di una nuova(??) faida tra Team 3D e i nuovi campioni, nel momento in cui Brother Ray e Brother Devon hanno pestato a sangue il povero Hector Guerrero. Chiaro non sarebbe una novità una sfida tra questi due tag team, ma se può servire a rilanciare il prestigio delle cinture ben venga. A quel punto il sogno più grande sarebbe una sfida in quel di BFG tra LAX e MCMG con la definitiva consacrazione di quest’ultimi.
Prima però rilanciamo la categoria, poi per i sogni ci sarà tempo…

Un altro evento molto particolare di Sacrifice è stato il taglio dei capelli a Roxxi Leaveau. Una scena molto cruda e toccante, parzialmente rovinata da cori smart della pessima Impact Zone, che penso abbia colpito tutti i fans. Vedendo queste immagini pensavo però che da un episodio del genere potrebbe nascerne un grande personaggio. Roxxi probabilmente è la miglior lottatrice del roster e il pubblico l’ha sempre sostenuta. Come mai non è mai stata ai piani alti? La risposta è semplice: Il suo personaggio la bloccava. La zingara che ballava in preda a tremolii vari e leggeva nel futuro non era una gimmick che poteva portarla lontano e che nel 2008 poteva creare interesse. Era diventata un vero e proprio peso per Roxxi. Il problema era che cambiare con un personaggio del genere non era assolutamente facile onde evitare di fare cose poco credibili, di cadere nel farsesco o di stravolgere completamente quanto di buono fatto fino a quel momento ripartendo da zero. Ci voleva un idea geniale e l’idea geniale è arrivata: Rasarla a zero. Può sembrare qualcosa di irrilevante ma così non è. Il modo in cui lei è arrivata a questa “punizione”, per un ingiustizia delle malefiche Beautiful people, Angelina Love e Velvet Sky, e il modo in cui è stata rasata, con tutto il sangue che le colava dalla testa per via dei colpi subiti in precedenza, uniti alla sua natura di ragazza chiusa, timida e un po’ disturbata, ha reso questo evento in apparenza ininfluente, un punto di svolta. Un trauma del genere non può che lasciare dei segni nell’animo di una ragazza strana come Roxxi e non può che portare a dei radicali cambiamenti, parzialmente già visti ad Impact, dove la Leaveau aveva un nuovo attire e pareva aver abbandonato atteggiamenti e comportamenti da zingara. Che personaggio diventerà? Non possiamo dirlo ora ma personalmente spero in qualcosa di dark, che tanto va di moda ora, qualcosa di inquietante e fuori controllo, come un Raven in gonnella, o un personaggio improntato sull’idea di vendetta verso le due che tanto male le hanno fatto. L’unico timore che ho è che si cada nel trash o in angles patetici stile Super Eric ma voglio dar fiducia alla genialità di Vince Russo.

E a proposito di personaggi ben fatti, cosa dire di Angelina Love? L’idea delle beautiful people, inizialmente poco considerata, si sta rivelando una mossa azzeccata per creare due characters, in realtà uno solo, di una certa importanza all’interno della divisione. In fondo loro due rappresentano molte donne del mondo dello spettacolo e della moda che tendono a glorificare sempre se stesse e quelle poche persone che gli stanno accanto, in una sorte di club d’elitè, e a irridere e ironizzare su tutte le altre ragazze che non sono belle come loro. Il massimo per farsi odiare dalla gente che mal sopporta, giustamente, certi tipi di atteggiamenti. Vi starete chiedendo come mai ho parlato solo di Angelina Love e non citi Velvet Sky. C’è una ragione ben precisa. Mentre Angelina Love sta lavorando in maniera eccellente dal suo arrivo, mostrando sul ring buone doti di lottatrice e con i promo migliori di tutta la categoria femminile, e sa rendersi odiosa con la minima espressione facciale, essendo brava a recitare la sua parte di odiosa, lo stesso non può dirsi dell’ex Talia Madison, scarsa come poche e che non è migliorata in nulla, offrendo promo ridicoli e recitando malissimo, con espressioni al limite del ridicolo. Per lei non può esserci futuro se non per mostrare l’unica qualità che pare avere, il suo fondoschiena, mentre la Love se continuerà a lavorare così bene e ricevere questo spazio, potrà un giorno aspirare anche al ruolo di campionessa heel e sono certo che sarebbe odiata anche più di Awesome Kong, comunque bravissima come campionessa.

Infine una piccola parentesi sull’incontro visto al PPV. Scialba la battle royal, molto bello il ladder e su questo vorrei soffermarmi un attimo. Ho assistito infatti ad un match molto intenso, violento, sentito, con colpi duri e forti e non è uno scenario a cui possiamo dire di essere abituati guardando un match femminile. Certo in questi mesi, la TNA ci ha abituato benissimo in questo senso ma ciò non toglie che vedere due ragazze dare tutte se stesse e colpirsi con oggetti contundenti con quella cattiveria e grinta mi ha colpito positivamente, facendomi pensare che chi critica sempre e comunque il wrestling femminile probabilmente farebbe bene a guardarsi match di questo tipo per rendersi conto di quanto queste ragazze ci mettano passione ed energia in ciò che fanno. Cosa che onestamente i colleghi uomini non sempre riescono a fare.

A Sacrifice ha inoltre esordito anche la nuova stipulazione TNA, Il Terrordome. Il match è sicuramente riuscito, avendo regalato spot originali e un azione letteralmente non stop, e il concetto alla base del terrordome convince. E’ in pratica la fusione di Ultimate X con un six sides of steel e con gli uomini giusti, ovvero quelli dell’X-Division, può regalare grande spettacolo. Finalmente, dopo tanti gimmick match creati e che avevano lasciato perplessi, come l’Elevation X, la TNA torna ad offrire una stipulazione che piace e convince il pubblico. Certo al PPV non sono mancati gli errori e i difetti, a partire dal numero troppo elevato di uomini e la psicologia un po’ carente, ma sono cose su cui ci si può lavorare. Basterà mettere meno uomini, migliorare le inquadrature e costruire faide degne di nota tra i contendenti che aiutino a meglio bookare la contesa per rendere il TerrorDome un altro punto di forza della compagnia.

E con questo è tutto, vi do appuntamento a settimana prossima. Ciao a tutti!!

 

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