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TNA POINT #41 - TNA Leonardo Awards 2008

Bentornati ad un nuovo numero del TNA Point. Oggi è un edizione speciale perché essendo il primo numero dell’anno mi pare giusto iniziare in bellezza assegnando gli ambiti(??) TNA Leonardo Awards che ci aiuteranno a meglio inquadrare l’anno appena trascorso.
Perciò non perdiamo altro tempo e partiamo subito con i premi…

TNA Wrestler Of The Year:

1) Kurt Angle:


Il 2007 è stato, per vari motivi, il suo anno peggiore. Non solo per aver offerto prestazioni mediocri sul ring, basti ricordare le prove deludenti contro Joe, non solo per via di un personaggio che poco interesse riusciva a creare e appariva abbastanza monotono, ma anche per una serie di ragioni extra-ring. Un Angle che appariva fin troppo importante nelle politiche da backstage, al punto da detenere contemporaneamente tutti e tre i titoli TNA, di battere qualunque talento presente nel roster senza restituire un job e di far assumere, senza apparente motivo, l’allora moglie Karen Angle.
Il 2008 è stato tutt’altra cosa. Proprio quando Angle è stato dato per finito,ha reagito con orgoglio sfornando una serie di incontri e prestazioni straordinarie, degne dell’Angle degli anni migliori.
L’eroe olimpico infatti è stato protagonista di ben 6 candidati moty di diverse stipulazioni(Angle vs. Cage di FR,Angle vs. Nagata di Global Impact, Angle vs. Joe di Lockdown,Angle vs. AJ Styles-Last Man Standing di Hard Justice, Angle vs. Jeff Jarrett di BFG e Angle vs. Abyss-Falls count anywhere di Turning Point) e di altri tre grandi match che comunque non avrebbero sfigurato tra questi(Angle vs. Cage di AAO,Angle vs. AJ Styles di Slammiversary e Angle e Team 3D vs. Christian Cage,Rhino e AJ Styles-Full Metal Mayhem di Victory Road). E anche ad Impact(vedi varie sfide contro AJ Styles o Christian Cage)i grandi incontri non sono mancati, a differenza dello scorso anno dove Kurt si “concedeva” giusto in PPV.
Questo per quanto riguarda la in-ring action. Ma anche come personaggio Kurt si è comportato egregiamente. E’ stato infatti protagonista di TUTTE le storyline più importanti dell’anno. Si è partiti con la questione AJ Styles, diviso tra lui e Cage, poi allo scontro epico con Joe in vista di Lockdown, quindi all’attesa faida tra lui e il Phenomenal One, al dream match sognato da anni contro Jeff Jarrett e infine alla bellissima e importantissima faida tra Main Event Mafia e Front Line. Quanto meno il 2008 sarà ricordato come l’anno in cui Kurt Angle ha iniziato da campione del mondo in carica(per i primi 4 mesi) e ha finito fondando i Main Event Mafia e ne è diventato leader e visto chi fa parte del gruppo non è cosa da poco.
Se a tutto questo aggiungiamo che Kurt ha jobbato parecchie volte per lanciare giovani e non solo (a Joe,ad AJ più volte,persino anche a Jarrett) raggiungiamo un anno che è stato perfetto o quasi. Complimenti Kurt!!

2) AJ Styles:


E’ stato l’anno della rinascita del Phenomenal One. Il 2007 era stato per lui l’anno peggiore della sua carriera. Bloccato sull’esagono, dove a causa del nuovo character non poteva esprimere tutto il suo talento, continuamente sconfitto anche da avversari non meritevoli di batterlo e umiliato fuori con una gimmick ridicola e patetica da stupido giullare, nel 2008 inizia la sua risalita.
Dopo la storyline che lo vede protagonista involontario con Angle e Cage pronti a darsi battaglia per contenderselo, AJ inizialmente si allea con Angle e Tomko nell’Angle Alliance per poi però ribellarsi a causa di Karen e iniziare una feroce guerra contro l’eroe olimpico.
Da ricordare il suo gesto di gettare via la corona di Prince AJ, come a voler buttare via il peggior periodo della sua giovane carriera. Da quel momento torniamo a vedere il vero AJ Styles, sul ring, dove con Angle e Cage regala svariate perle, e anche a livello di character, con un AJ finalmente grintoso, coraggioso e leader.
E l’anno si conclude in bellezza con il Phenomenal One incoronato da Foley come capo della Front Line, il gruppo di wrestlers pronti a difendere la TNA dai soprusi dei Main Event Mafia, e dall’inizio della faida con il leggendario Sting.

3) Samoa Joe:

E’ paradossale vedere Joe al terzo posto nel 2008, in quello che sarebbe dovuto essere il suo anno. Purtroppo per lui, nonostante ben 6 mesi di regno, qualche vittoria prestigiosa e poche sconfitte il 2008 non sarà ricordato come il suo anno di grazia. Il samoano non ha colpe particolari, è stato semplicemente vittima, tanto per cambiare, di un booking scellerato. Fare incontri a cinque stelle contro gente come Booker T,Kevin Nash,Scott Steiner e Kaz, per citare alcuni suoi avversari durante il regno, non è certamente cosa possibile. Così come è difficile che un dream match come Joe vs. Sting possa essere ricordato come memorabile con un inizio di rissa in mezzo al pubblico e un finale screwjob di quel tipo che di epico non ha avuto nulla.
Nonostante questo, Joe quando ha comunque regalato quello che considero il moty dell’anno, la sua sfida contro Angle a Lockdown, ed è stato al centro di tutte le storyline più importanti. Le sue sfide contro Angle e Sting sono state le due più attese e aspettate dell’anno e il suo regno comunque lungo ha avuto il merito di battere la maledizione del KOTM, a cui nessun campione prima di lui era sopravvissuto. L’anno si è concluso male, con tre sconfitte di fila in PPV, qualche debacle ad Impact ed AJ preferito a lui come simbolo dei Front Line. SI spera che il 2009 possa essere davvero il suo anno.

TNA Match Of The Year:

1) TNA World Heavyweight Championship: Six sides of steel: Kurt Angle(C) vs. Samoa Joe - Lockdown:

E’ stato l’incontro più atteso e pompato di tutto il 2008. Costruito perfettamente, sia in fase di build up, sia nel suo svolgimento che nella sua conclusione. Un match che si è iniziato a costruire due anni e mezzo prima, da quella testata furente di Angle ai danni di Joe nel suo esordio ad Impact nell’ottobre del 2006. Un match che i fans non vedevano l’ora di vedere da Hard Justice 07, quando Kurt fregò per l’ennesima volta il samoano. Da allora i fans erano rimasti delusi più e più volte vedendo Joe perdere occasioni per conquistare la cintura mondiale. Finalmente il tempo di prendersela pareva arrivato.
Uno scontro costruito sul modello sportivo, ispirandosi alle MMA, nell’ultimo mese e mezzo e costruito con un articolata storyline prima, con il samoano impegnato per diverso tempo in una guerra contro la dirigenza per ottenere l’agognato rematch. Poi Joe che promette che in caso di sconfitta avrebbe lasciato per sempre il mondo del wrestling, i due atleti che non vengono alle mani, ma si allenano con due fighters professionisti(Marcus Davis e Frank Trigg) in luoghi diversi come in un film di Rocky, i video carichi di adrenalina e impatto fatti sulla falsa riga di quelli di presentazioni ai grandi eventi della boxe. Poi il giorno della sfida. Prima le interviste nel backstage, con due promo, uno più bello dell’altro, dei protagonisti. L’intervista commovente al padre e ai familiari del samoano.
Quindi il momento della verità. Gli arrivi sul ring seguiti sin dagli spogliatoi in piena tradizione UFC, i video introduttivi per entrambi i fighters caricati di epicità e passione, le divise da fighters dei due protagonisti, lo sguardo concentratissimo di Joe. Angle chiede all’ex-moglie Karen, lasciata per meglio prepararsi alla battaglia con Joe, di allontanarsi, Trigg siede al tavolo di commento per un parere tecnico come in un vero incontro di Boxe o MMA.
Suona il gong e i due iniziano ad affrontarsi in un incontro singolare, simil MMA, qualcosa che mai si era visto prima. La battaglia è equilibrata e combattuta duramente. Il pubblico inizialmente resta sorpreso e poi si fa trascinare dai due guerrieri creando una grande atmosfera. E quando tutto sembra finito per Joe con l’ankle lock, ecco spuntare a sorpresa la muscle buster. 1….2…..3, Joe è sul tetto del mondo. Il samoano tutta violenza e rabbia, il granitico distruttore si lascia andare e si commuove abbracciando la cintura con il boato della folla a sottolineare questo momento storico. Un altro sogno di ragazzo in questo pazzo mondo chiamato wrestling è stato realizzato.

2) Kurt Angle vs. Jeff Jarrett: Bound For Glory:

E’ stato il dream match dell’anno. La sfida che i fans attendevano sin dall’arrivo dell’eroe olimpico in TNA. Il dittatore del passato contro il dittatore del presente. Un simbolo WCW e TNA, della concorrenza, contro una colonna portante della WWE. L’old style puro di Jarrett contro la tecnica e l’innovazione di Angle. Due stili diversi, due wrestlers opposti, tantissimi titoli e vittorie sull’esagono. E come se non bastasse già questo a creare l’attesa di un incontro, sullo sfondo una bellissima storyline tra giovani e veterani, uno scontro tra Angle e Jarrett sul futuro della TNA. Uno scontro divenuto personale anche a causa delle parole di Kurt rivolte alla compianta moglie e alle tre figlie di Jarrett. Per mettere ancora più pepe alla sfida ecco Mick Foley special guest enforcer.
Un incontro che nasce nel backstage con il commovente e bellissimo promo di Jarrett e prosegue sul ring con il King of the mountain accolto come un Dio dal pubblico di Chicago.
E poi….la bellissima azione sul ring. Prima gli scambi al tappeto, poi con il crescere dell’intensità le numerose reverse, scambi di finishers altrui e nears falls una dietro l’altra, fino ad arrivare al sentitissimo finale con il ref bump,Angle che assalta Foley, Mr. Socko tirato fuori dall’Hardcore Legend che distrae l’eroe olimpico e infine la tanta sognata schitarrata in testa finale di Jarrett ai suoi danni. Jarrett vince e dedica la vittorie alle sue amate figlie. Un altro TNA moment da brividi consegnato ai posteri e da ricordare per sempre.

3) Last Man Standing: Kurt Angle vs. AJ Styles - Hard Justice:

Un incontro davvero incredibile. Per spettacolarità, per intensità, per emozioni, per la storia raccontata sull’esagono. Dopo mesi e mesi di battaglie, di incontri equilibratissimi, di pestaggi e presunti tradimenti, di guerra senza frontiere in TNA era giusto che AJ ed Angle risolvessero la loro questione una volta per tutte con un Last man standing match. E l’incontro, violento e senza un attimo di tregua, se si esclude la breve parte centrale, ha ben rappresentato lo stato d’animo dei protagonisti in questa storyline. Non è un caso che il pubblico sia stato molto coinvolto.
E per quanto riguarda l’azione che dire della bellissima Swanton in corsa di Angle (novità assoluta per lui)? O della tremenda DDT finale di AJ dal paletto?
Come direbbe Vasco Rossi, senza parole….

TNA Tag Team Of The Year:

1) Beer Money Inc:
La categoria in cui è stato più facile trovare il vincitore. I Beer Money Inc nati tra mille dubbi e perplessità, sia perché formati da due wrestlers in rampa di lancio come singoli con il rischio che metterli in coppia potesse essere un ridimensionamento sia per via delle gimmick agli antipodi. Invece i due con una serie di ottime prestazioni sul ring e di grandi segmenti e promo nei vari angles hanno conquistato l’ammirazione di fans ed esperti, riuscendo così a conquistare le cinture di coppia prima e a tenerle per sei mesi poi. Già si parla di paragone con gli AMW, che tuttavia appare ancora forzato. Toccherà al loro 2009 dimostrare che non è così.

2) LAX:

Non è stato un grande anno per il duo latino, che ha perso molto mordente a livello di characters e prestazioni in ring. Ciò nonostante, Homicide ed Hernandez sono riusciti a riconquistare per la terza volta i titoli di coppia e ad avere un buon regno di tre mesi dove hanno battuto coppie importanti.
L’anno si è concluso alla grande con la vittoria delle valigette nel feast or fired, che però potrebbe essere una vittoria di Pirro, dal momento che si sente aria di split

3) Team 3D:

Nessun match memorabile, nessuna faida che ha lasciato il segno. E allora, vi potreste chiedere, perché inserirli sul podio? Il motivo è semplice. Gli ex Dudleyz, direttamente o indirettamente, sono entrati in tutte le storyline principali dell’anno, sfornando prestazioni di buon livello e soprattutto promo superlativi, con un Brother Ray esplosivo come non lo si vedeva da tempo immemore.
Il finale di anno poi è stato scoppiettante, con la loro partecipazione alla faida tra Front Line e Main Event Mafia con un ruolo da grandi protagonisti. Infine da ricordare lo splendido FMM di Victory Road, che ha fatto rivivere ai due fratello i vecchi fasti di un tempo.

TNA Knockout Of The Year:

1) Awesome Kong

Non ha fatto nulla di eclatante per meritarsi il premio ma l’assenza di valide alternative è bastata per incoronarla regina del 2008. Awesome Kong ha interprato alla perfezione, sul ring e come personaggio, un character d’impatto all’inizio e nel feud con Gail Kim, ma divenuto ormai eccessivamente monotono e ripetitivo. Il tentativo di affiancargli prima una manager come Raisha Saed e poi una guardia del corpo come Rhaka Kahn hanno migliorato solo in parte la situazione.
Kong appare troppo dominante, troppo superiore alle sue avversarie e l’unica che poteva fermarla con credibilità, la Kim, se ne è andata ormai da tempo…

2) Beautiful People:

E’ vero le due hanno lottato poco e male nel 2008 ma è fuori di discussione che siano state due dei personaggi femminili meglio riusciti degli ultimi tempi. I loro segmenti e i loro promo sono ormai una costante ricorrente di Impact e Angelina e Velvet sono odiate quasi quanto un top heel maschile. Sul ring sono comunque migliorate rispetto all’anno scorso e rappresentano una delle poche cose interessanti prodotte dalla Knockout Division in questo anno deludente.

3) Roxxi Leveaux:

E’ stata l’unica a cercare di portare qualcosa di innovativo nella divisione. A Sacrifice ha combattuto nel primo ladder match al femminile, offrendo con la Kim una grande prestazione. Poi nello stesso PPV è stata rasata totalmente a zero, in una delle immagini più shockanti dell’anno.
E’ tornata portando con sé una rabbia, una carica e una grinta che raramente si vedono in una lottatrice femminile. Ha inventato il suo stile, portando seriamente l’hardcore nella divisione femminile sfidando Kong a più riprese. Infine ha cambiato anche il suo character, offrendo promo ricchi di parolacce e censure e distinguendosi così da molte altre anonime lottatrici.

TNA PPV Of The Year:


Bound For Glory:

Scelta obbligata con due dream match agognati da tempo immemore come Jeff Jarrett vs. Kurt Angle e Sting vs. Samoa Joe. Probabilmente il PPV con più hype dell’intera storia della federazione.
E il PPV ha certamente rispettato le attese. Un candidato moty come JJ vs. Angle, una shockante sorpresa finale come la vittoria di Sting con turn heel di Nash degna della fine di WM17, un grandissimo match come il monster ball, condito da uno spot da ricordare come il volo di Abyss tra i tavoli infuocati, un buon triple threat match tra AJ,Cage e Booker T e un divertente e ben combattuto opener come l’Asylum. DI BFG 08, in bene e in male, se ne parlerà tanto in futuro, poco ma sicuro.

TNA Moment of the year:

1) Finale di Bound For Glory:

E’ stato l’avvenimento più discusso dell’anno, quello che ha acceso le discussioni sul wrestling web. Lo shockante turn heel di Nash e l’inaspettata vittoria di Sting hanno aperto una nuova era importantissima, quella del dominio dei Main Event Mafia. Avrei potuto inserire come momento dell’anno la fondazione ufficiale della compagnia ma preferisco puntare invece sul finale di BFG perché credo che i MEM nascano davvero in questo PPV. E’ di questo finale di match che si parlerà tra tanti anni quando si ricorderà questa storia e visto l’atmosfera e la posta in palio assume ancora più valore.

2) Samoa Joe si ritrova con una chitarra in mano e vince ad Hard Justice:

Una delle più gradite sorprese dell’anno. In un momento in cui sembrava sul punto di esplodere la faida tra Joe e Sting, ecco spuntare all’improvviso la chitarra simbolo di Jeff Jarrett, quando nessuno si aspettava il suo ritorno. Il finale di incontro con Joe che alza al cielo la chitarra in segno di sfida è uno dei momenti più belli e intensi dell’anno che ha stimolato enormemente la curiosità di tanti fans sparsi per il mondo.

3) La vittoria del titolo mondiale di Samoa Joe a Lockdown:

Il coronamento di una carriera straordinaria. Il sogno realizzato di un ragazzo. Il mostruoso e terribile Joe, l’animale violento che distruggeva i suoi avversari, si commuove e abbraccia in lacrime la sua agognata cintura mondiale tra l’esplosione di gioia del pubblico. Un momento da ricordare e che segna il definitivo ingresso di Joe tra i grandi della disciplina.

TNA Surprise of the year:

Beer Money Inc:

Un altro premio per l'accoppiata Roode-Storm ma d'altronde non vedo altri grandi sorprese in questo 2008 in casa TNA. Morgan poteva essere un candidato ma pur avendo fatto buone cose non ha ancora fatto vedere cose così buone da far parlare di sorpresa. Invece i due attuali campioni di coppia si sono rivelati il tag team dell'anno, dominatore di categoria e sfornando ottime prestazioni, quando nessuno avrebbe scommesso su di loro e li indicava come la solita coppia provvisoria. Più sorpresa di questa...

TNA Delusion Of The Year:

Christian Cage:

Fa effetto vedere il wrestler TNA del 2007 essere la delusione TNA del 2008. Tuttavia se si esclude un primo periodo da main eventer, Cage ha passato l’anno arrangiandosi, facendo qualche incontro qua e là senza mai essere coinvolto in storyline importanti. Il punto più basso probabilmente lo si è toccato quando è stato inserito fisso nella categoria di coppia con Rhino. Non che il canadese abbia avuto delle responsabilità in tutto questo, visto che i suoi promo eccelsi ha continuato a farli, ma per una ragione o per un'altra per lui gli spazi sono apparsi sempre chiusi. E proprio nel momento in cui si profilava un interessante ruolo nella nuova faida tra giovani e veterani ecco arrivare la notizia del suo ritorno in WWE. Spiace che dopo un 2007 straordinario, un 2008 un po’ negativo abbia spinto Cage a tornare dalla concorrenza. Rimpiangeremo seriamente l’Istant Classic ma che almeno serva al booking team come lezione per il futuro…

TNA Star to Watch in 2009
:

Alex Shelley:

E’ stato un pò il protagonista di questo finale di 2008. La sua faida con Foley, insieme al compagno Sabin, lo ha finalmente portato al centro della ribalta. Molte volte Shelley era stato vicino a fare il salto di qualità(prima con Jarrett,poi con Nash)ma ora sembra proprio la volta buona. La sensazione è che il suo ruolo nella faida tra Front Line e Main Event Mafia non sarà di secondo piano e la probabile finale che dovrebbe raggiungere con il compagno Sabin per il titolo X-Divion nel primo PPV del 2009 potrebbe essere solo l’inizio di un anno da ricordare per Alex.
Nella speranza che stavolta la mia maledizione non lo colpisca come ha fatto con Judas Mesias, nominato dal sottoscritto lottatore da seguire nel 2008 e fuori dalla TNA ai primi di Marzo. Alex grattati che non si sa mai….

E con questo è davvero tutto...Alla prossima e ancora buone feste.
Ciao a tutti!!

 

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