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TNA POINT #94: No heroes left

Venghino signori, venghino! Il sito sul wrestling numero 1 in Italia, WrestlingRevolution.it… In collaborazione con la premiata ditta “Fantomius & Fantomius”, cazzate per tutte le età… Sono lieti di presentarvi la loro principale attrazione: l’editoriale che tutti ci invidiano, la settordicesima meraviglia del mondo, l’unico e inimitabile TNA POINT! Qui per voi in console (anzi, alla tastiera) c’è sempre lui: il giullare di corte che non fa ridere nemmeno sé stesso, l’uomo dai mille volti e dalle mille facce (una peggio dell’altra), il fantomatico “Fantomius” Fabio Broggi! Non mi resta altro da dirvi, quindi, se non… Buona lettura!

In quest’ultima puntata di Impact Wrestling, la seconda a Corpus Christi, non sono stati altri che loro i protagonisti… Do you know who they are? They are the ACES & 8S! Il gruppo di motociclisti ribelli si è preso con la forza il posto di spicco in questa puntata: l’hanno aperta, l’hanno chiusa, si sono visti in svariate occasioni… E soprattutto hanno fatto il bello e cattivo tempo praticamente con chiunque. Quindi, l’argomento principale di questo numero del TNA Point può essere solo il loro dominio, dominio sulla TNA e su tutti i loro eroi. Ma andiamo con ordine… Il primo a lasciarci le penne è stato Jeff Hardy, già la settimana scorsa. Infatti Bully Ray lo mette KO con un devastante colpo di martello al volto con successiva caduta dalla scala su un tavolo, e al momento risulta fuori per infortunio. Fuori 1, quindi. La puntata odierna si apre invece con l’annunciato Handicap Match, scaturito dalla sfida lanciata da Kurt Angle la scorsa settimana: l’eroe olimpico si ritrova ad affrontare contemporaneamente i suoi due ex-protetti, gli (indegni) figli d’arte Garett Bischoff e Wes Brisco. Il match va avanti senza particolari sorprese, con Angle che come prevedibile domina l’incontro nonostante l’handicap numerico. Ma come già successo in Angle-Brisco a Lockdown anche stavolta a decidere le sorti del match ci pensa un intervento esterno, in questa occasione addirittura doppio: D’Lo Brown e Mr. Anderson si mettono in mezzo in una situazione ora di fatto di 4 contro 1, colpo di catena non visto dall’arbitro e il match si chiude a favore dei motociclisti. Una volta portato a casa il risultato sportivo, c’è anche il punto esclamativo: una Aided Powerbomb doppia (brutta copia di quella dello Shield), che mette definitivamente KO Kurt. Fuori 2. Let’s go on, andiamo avanti con le vicende legate agli A&8. Finalmente, dopo mesi in cui era servita solo a reggere i pantaloni del suo possessore, viene messa in palio la cintura di Television Champion: il campione (e Sgt. in arms degli A&8) Devon si deve difendere dall’assalto di Magnus. Certo, se non fosse che il gruppo di ribelli assalta l’inglese già sulla rampa, evitando perfino l’inizio del match… Anche qua sfruttano il vantaggio numerico, con D.O.C. e Knux che arrivano a dare man forte a Devon e in 3 contro 1 Magnus non può fare altro che soccombere: un paio di colpi di catena per lui e la parola fine viene messa con una devastante manovra combinata, una Double Chokeslam dei due big man sulla rampa metallica. E pure un altro baluardo della TNA viene messo fuori gioco: fuori 3. Con un colpevole ritardo ad aiutare l’inglese arriva il solo Samoa Joe, che riesce solo a mettere in fuga i tre motociclisti (che avevano comunque già terminato il loro lavoro). Il samoano però non è pago e cerca vendetta: ottiene infatti dalla dirigenza un match contro Devon per questa sera, anche questo con in palio il Television Title. Con tutto il rispetto per Magnus, verrebbe da dire che Devon si è dato la zappa sui piedi evitando il match precedente, visto che ora si ritrova una minaccia ben più temibile al suo titolo… E così si arriva a un altro match titolato, Devon vs Joe. Gli Aces & 8s permettono che perlomeno questo incontro inizi, e l’incontro si svolge pulito e con il samoano come favorito per buona parte della sua durata. Almeno fino a quando il resto degli A&8 non decidono di rimettersi in mezzo… La carne da macello Garett & Wes fanno da distrazione, mentre un divertitissimo Mr. Anderson fa il lavoro sporco con un colpo di tirapugni in faccia a Joe. Nuovo nulla di fatto quindi per i membri del roster TNA, e un’altra scena molto simile alle precedenti: i cattivi sfruttano la loro superiorità numerica e il buono di turno ne fa le spese, finendo steso con le spalle a terra. Gli Aces & 8s sono ancora una volta in totale controllo della situazione, e ne approfittano per farne fuori per bene un altro: Devon regge Joe e Anderson lo finisce con un altro colpo di tirapugni, ancor più devastante del precedente. Nuova vittima, quindi: fuori 4. E non è ancora finita qui… Arriviamo al finale di puntata, dopo che nel main event abbiamo visto AJ Styles sconfiggere James Storm (ma di questo ne parleremo un po’ più avanti). Gli Aces & 8s fanno per l’ennesima volta il loro arrivo sul ring, stavolta in formazione completa, pronti a mietere altre vittime. Il loro obiettivo stavolta è proprio Storm. Il Cowboy viene assalito e pestato, e ci vanno di mezzo anche i malcapitati Christopher Daniels e Kazarian, giunti lì precedentemente per provare a supportare AJ. Cinturata a Kazarian, Double Chokeslam per Daniels e per finire una Spinebuster in velocità per Storm, e altre 3 vittime si aggiungono all’ormai già lungo elenco. A sottolineare per bene il loro operato ci pensa quindi il loro President, il campione del mondo Bully Ray: non è più rimasto più nessun eroe in TNA, sono diventati tutti vittime degli Aces & 8s. Tutti: Jeff Hardy, Kurt Angle, Magnus, Samoa Joe, James Storm, e così via. E se andiamo a vedere bene questa lista, non si può che dare ragione a Ray… Questi “eroi” che loro hanno tramutato in “vittime”, molti dei quali in questa stessa sera, sono di fatto tutti i membri del Team TNA, coloro che ormai da tempo e soprattutto da quando Hulk Hogan ha rinnovato loro il mandato si battono in difesa della loro federazione contro la gang di ribelli. Guardiamo i vari match a più uomini in cui questo cosiddetto Team TNA si contrapponeva agli A&8: chi troviamo ogni volta nei suoi ranghi? Angle e Joe su tutti, poi Storm e Magnus e Hardy in veste di campione. Ora tutte vittime. Un grande assente in questo elenco, addirittura il capitano del Team dei face in svariate occasioni, è Sting. Ma ovviamente non c’era alcun bisogno di mettere fuori gioco fisicamente anche lo Stinger, visto che gli A&8 lo hanno di fatto tolto di torno in altri modi… Come ormai sappiamo, rivelando Ray come loro President gli A&8 hanno di fatto portato al litigio ai vertici della federazione, con Hogan che ha dato la colpa di tutto a Sting e lo ha cacciato via, dicendogli che non vuole più vederlo. È stato stesso lo stesso Hogan a far fuori Sting, quindi; uno Sting che teoricamente potrebbe essere anch’egli annoverato tra le vittime degli A&8, colpevoli di questa situazione che ha portato alla sua cacciata… Anche AJ Styles, a cui Hogan aveva proposto di unirsi nuovamente alla causa della compagnia, in questa puntata non è sembrato affatto interessato a farlo, visto che abbandonato Storm e i malcapitati Bad Influence nelle grinfie degli A&8. Certo, non si è unito ai motociclisti (almeno non per il momento), ma nemmeno sembra avere la minima intenzione di schierarsi contro di loro… “No heroes left”, quindi. Non ci sono più eroi. Ed è vero. Tolte queste vittime, chi rimane in difesa della TNA? Eric Young? Il bullizzato Joseph Park? Lo stesso Hogan? Altri nomi al momento plausibili non mi vengono in mente, sinceramente, e questi citati non hanno la minima possibilità di opporre una decente resistenza all’ormai stra-potere dei motociclisti ribelli… La situazione attuale non è quindi delle più rosee per la TNA. Una TNA che a mio avviso ha un solo modo per provare a opporre resistenza: prendere esempio dal nemico e fare fronte comune, giocando anche sui numeri. Una volta che questi eroi caduti si saranno ripresi, bisognerà riorganizzare i ranghi e coalizzarsi finalmente contro i ribelli, stavolta sul serio. Smetterla di mandare i loro uomini allo sbaraglio in situazione di 1 contro 3, 4, 5… Magari anche scendere a patti con il diavolo, perché no… Se Hogan promettesse loro di concedergli qualcosa o facesse un passo indietro ammettendo alcuni suoi errori passati, il Team TNA potrebbe anche provare a rinforzare i suoi ranghi con altri temibilissimi nomi: i Bad Influence, Sting e Matt Morgan sono i primi che mi vengono in mente. Una TNA che deve per forza riorganizzarsi per bene, altrimenti gli Aces & 8s avranno sempre più campo aperto per fare il bello e cattivo tempo nella compagnia, come hanno dimostrato alla grande in questa puntata. Non c’è più tempo per gli eroi singoli, TNA… No heroes left… È tempo di unirsi sul serio: TNA assemble!

Bene, esaurito l’argomento principale andiamo a porre l’accento sugli altri topic. First of all, la “situazione AJ Styles”. Un plauso alla TNA, che a mio avviso sta gestendo davvero bene questa storyline, con un AJ sempre più perfetto nel suo ruolo della star caduta e frustrata. Positivo anche il fatto di continuare a giocare sull’incertezza, con AJ che non prende alcuna decisione. E AJ non chiarisce la sua posizione perché non vuole trovare una sua posizione: secondo me AJ se ne sta fregando altamente delle svariate proposte ricevute e continuerà a comportarsi come un lupo solitario, come è giusto che sia con il suo attuale modo di fare. Gestito molto bene anche il match con Storm, in ogni piccolo particolare: l’attire completamente nero, il rifiuto iniziale di iniziare il match, lo stile di combattimento diretto e senza fronzoli, la chiusura con sottomissione, l’abbandono post-match… Ottimo, quindi.

La X Division ci regala un triple threat davvero niente male, con un Petey Williams assoluto mattatore del match. Se qualcuno non si ricordava bene perché il canadese è uno dei migliori X-Divisioners della storia, be’, che guardi questo match e si rinfreschi la memoria allora… Gran prestazione anche per Zema Ion, che però ne esce schienato e quindi (almeno per il momento) estromesso dal prossimo triple threat titolato. Discutibile solo la scelta di tenere fuori dal ring per la maggior parte del match il campione, Kenny King, che comunque riesce a conservare il titolo con un colpo da opportunista.

Situazione Knockouts: Mickie James e Miss Tessmacher si affrontano one on one con in palio il posto di #1 Contender al titolo detenuto da Velvet Sky. A vincere è Mickie, che quindi già nella prossima puntata affronterà Velvet per il titolo. Una Velvet che, stando a quanto ci hanno riportato durante l’ultima puntata, al momento risulta però infortunata a un ginocchio. Da notare l’atteggiamento della James durante questa puntata, una James che sia durante il match sia soprattutto in una seguente intervista nel backstage si è comportata in maniera molto più arrogante del solito, dicendo anche che nessun’altra è alla sua altezza. Probabile turn heel in vista per Mickie, quindi; una Mickie che, secondo me, visto anche questo suo nuovo modo di fare, ha alte possibilità di uscire dalla prossima puntata con il titolo alla vita, magari sfruttando proprio l’infortunio di Velvet a suo vantaggio.

La categoria tag team ovviamente continua a girare attorno a tre team, gli unici tre rimasti: Chavo Guerrero & Hernandez, i neo-campioni; i “Dirty Heels” Austin Aries & Bobby Roode; e i ripresentatisi nel giro titolato Bad Influence. In questa puntata abbiamo avuto un primo divertente accenno di come potrebbe essere una rivalità tra Aries & Roode e i Bad Influence, rivalità che resto dell’idea che prima o poi vedremo. Per il momento i primi sfidanti sono comunque gli ex-campioni, e si va sempre più verso una nuova rivalità con tutti e tre i team coinvolti. Urge però la creazione di nuovi (e credibili) tag team, TNA.

Ottimo, ragazzi. Pure questo compito è stato portato a termine, e anche questo nuovo numero del TNA Point giunge alla sua conclusione. Ora posso andare a prepararmi la borsa per Bologna, anche se questo con la TNA c’entra alquanto poco… Con chi ci sarà ci vedremo di persona lì, comunque. Per tutti gli altri, buona settimana e appuntamento al prossimo numero, sempre qui su WrestlingRevolution.it, sempre con l’immancabile Fabio “Fantomius” Broggi.

Alla prossima!

Bye!


 

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