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WWE INSIDER #19

Pochissime ore ci dividono da WrestleMania 25, anniversario del più longevo pay per view della storia del business che si avvia a deliziarci, ci spera, con un ottimo spettacolo. Le aspettative dei fans a dire il vero non sono altissime in generale, sia per una card poco attraente, sia per quel tocco in più che manca all’evento, quel tocco di epicità che sembra mancare malgrado match di cartello palesemente all’altezza.

La settimana che ci divideva dal pay per view è scivolata via senza sussulti, anzi, la WWE si è permessa di trasformare l’ECW e SmackDown come due show di transizione pura, riempiendoli di video recap delle faide, pubblicità sull’evento e via dicendo, lasciando pochissimo spazio all’azione sul ring, davvero scarsa e di bassa qualità, e nullo per quanto riguarda le rivalità che ormai sono già state scritte per lo più.
Parliamo quindi dell’unico show che ha offerto spunti di discussione, ovvero Monday Night Raw che qualitativamente fatica a spiccare, ma che perlomeno offre motivi di interesse grazie alle solide basi che hanno istaurato grazie alla rivalità, davvero violenta, tra Randy Orton e Triple H.

Ma partiamo dalla rivalità meno importante che è stata proseguita, ovvero Rey Mysterio vs. John Bradshaw Layfield. L’attesa per lo scontro era già bassina, sia per i precedenti non esaltanti tra i due, sia per la scarsa qualità del booking che ha portato a questo scontro, mancanza che l’ha reso un mero riempitivo che eppure poteva avere la sua importanza storica, visto che sono anni che il titolo Intercontinentale non veniva difeso nello show dell’anno. In più il vituperato annuncio storico di JBL non sta avendo per nulla la giusta attenzione nella girandola di rivalità, senz’altro migliori. Poi da aggiungere l’ultima perla del booking team dello show che ha deciso di mettere i due contro a 6 giorni dal match titolato, dimezzando di fatto qualsiasi attesa che una persona potesse avere. Rey Mysterio vince, lo spettacolo no. Rey ne esce sicuramente rafforzato in ottica mark dimostrando di poter battere JBL, cosa che ha fatto tra l’altro diverse volte nel recente passato costringendo anche il texano al ritiro nel 2005, quindi una prova di forza che non serviva affatto dimostrare al pubblico, ben conscio che il messicano può superare qualsiasi avversario gli si ponga davanti. Dall’altra ottica JBL ne esce invece rinforzato, perché la sensazione che scorre nelle vene di noi smart è che la vittoria di Rey non sia altro che un “contentino” in vista della, probabile, sconfitta in quel di Houston, che dovrebbe poi dare il via a questo annuncio di JBL, che per me si ritirerà dalle scene per tornare a sedersi al tavolo di commento nel breve periodo, anche per sopperire all’addio di Tazz dal tavolo di commento di SmackDown.

Passiamo poi sotto i raggi x il feud con più potenziale sprecato, ovvero quello di Chris Jericho vs. Ricky Steamboat, Jim Snuka e Roddy Piper, col canadese che ha sconfitto senza difficoltà Jerry Lawler in un match a dir poco imbarazzante. Qui l’attesa è davvero bassa per quanto mi riguarda, spero che lo spettacolo non ne risenta poi troppo e che la WWE abbia qualcosa di importante in serbo per questo scontro che adesso è stato anche trasformato in “Elimination Match” per quanto riguarda le Leggende. Per logica, sia mark che smart, Chris dovrebbe prevalere sugli avversari senza grossi problemi malgrado l’inferiorità numerica, sperando che quindi il trionfo annunciato della vecchie glorie sia solamente circoscritto al post match, magari con le interferenze di Steve Austin, fresca Leggenda del business, e di Mickey Rourke, che potrebbe connettere la sua “Ram Jam” per poi venir steso da Austin con la Stunner giusto per dare al pubblico di Houston quello che vuole vedere dal Texas Rattlesnake.

Il feud tra The Undertaker e Shawn Michaels invece comincia a ingranare e l’attesa per lo scontro, per quanto scontato possa essere, è davvero aumentato. Sebbene lo Showstopper stia dominando il feud con le due Sweet Chin Music connesse e i vari mind games riusciti, tutti noi ci aspettiamo un capolavoro candidato a Match Of The Year, perché i due hanno dimostrato di poter senz’altro avere la chimica e le capacità di ottenere un tale risultato. Sicuramente sarà il match di cartello dello show e anche il migliore della serata e pertanto sarà questa la chiave di volta dell’intero evento: se HBK vs. Taker non deluderà le aspettative potremmo assistere a un evento di buonissima fattura, altrimenti la delusione prenderà corpo in moltissimi telespettatori che attendono l’evento da un anno praticamente solo per assistere a questo scontro. Certo, fatto in un altro scenario, come quel di SummerSlam, l’attesa sarebbe stata ancora maggiore per il risultato senz’altro più aperto a qualsiasi evenienza, ma in questa disciplina ciò che conta non è tanto il risultato, ma bensì la storia e le emozioni che gli atleti ci comunicano quando sono tra quelle corde e signori questi due atleti sono il top che la WWE può al momento offrire.

Vale la pena spendere anche due parole per le mie aspettative riguardanti gli altri match in programma prima di passare a parlare dei due title match. Il match per i titoli di coppia ha aggiunto un piccolo tassello con lo scontro tra le Bella Twins nel main event, sì, main event, dell’ECW, ma nulla che possa cambiare gli equilibri, buoni, di questa sfida. Rimango sempre dubbioso sull’utilità dei Lumberjacks, palesamente disinteressati, tranne qualche eccezione, a ciò che accadrà in quel ring, tuttavia in palio c’è l’unificazione dei titoli di coppia e di conseguenza un posticino nella storia e penso proprio che questo posto verrà occupato negli albi d’oro da The Miz e John Morrison, sicuramente una coppia per il momento più vincente, con più alchimia e con più presa sul pubblico, in attesa che poi la WWE decida di pushare da singoli entrambi i lottatori, ormai prossimi alla loro massima maturità e quindi al “grande salto”. Il feud tra gli Hardys è invece stato scritto e ormai starà a loro dare il meglio sul ring per sopperire alle mancanze che hanno avuto al microfono durante il build up del loro scontro, facendo declassare la loro storia come un quasi riempitivo di cui parecchie persone si dimenticano addirittura. Spero solamente che la stipulazione dia spettacolo, ma che al tempo stesso ci sia una narrazione giusta dell’odio attuale tra i due, senza quindi sfociare in uno spotfest fine a se stesso che danneggerebbe solamente entrambi gli atleti. Per la Battle Royal femminile c’è poco da commentare vista anche l’assenza dei nomi sicuri che faranno arrivare in numero dei partecipanti a 25, spero solo che a vincere sia una divas WWE a tempo pieno. Per il Money In The Bank vedo sempre solo e soltanto tre principali candidati: Christian, MVP e CM Punk, col primo che lo quoto a un 50% circa, col secondo a 30 e col terzo al 20% dato che tengo a escludere, dopo la puntata dell’ECW, un’affermazione di Kane visto che l’intento della WWE era solo quello di aumentare lo status dei big man, cosa che viene confermata dalla vittoria di Henry ai danni di Christian durante il tag team match di martedì scorso.

Passiamo quindi al match valevole per il World Heavyweight Title di Edge. Proprio il canadese è uscito rafforzato dalla puntata di Raw con l’assalto a John Cena dopo aver incassato il “due di picche” proprio dall’atleta di Boston pochi minuti prima, col canadese che ha capito di non poter contare quindi sul suo aiuto per abbattere il gigante Big Show che ha addirittura sconfitto, in modo pulito, l’ex campione del mondo. Di conseguenza le carte in tavola la WWE le ha ben mischiate anche se il favorito rimane sempre John Cena, seguito da Edge e dal fanalino di coda Big Show, che malgrado la mole viene penalizzato dalla stipulazione che sarà senz’altro veloce con i due atleti avversari che, gioco forza, tenteranno di tenerlo sempre fuori dall’azione coalizzandosi per qualche secondo. Come già ho detto sette giorni fa la costruzione del feud mi è piaciuta e quindi attendo abbastanza che tutti i nodi vengano al pettine sperando di osservare un buono spettacolo senza scadere nel solito overbooking, un classico per la coppia Edge-Vickie da un anno e mezzo a questa parte.

E adesso il main event. Ho già buttato giù molte righe di elogio per la WWE e per i due atleti coinvolti sette giorni fa e questa settimana non posso far altro che aggiungerne dopo la conclusione di Raw. Randy Orton ha tenuto un buonissimo promo di 10 minuti dicendo cose molto interessanti che hanno vere basi nella gerarchia che regna in WWE. Sconfiggere Triple H per Orton è fondamentale: una vittoria gli porterebbe prestigio, un titolo mondiale, il ruolo di top heel e top star della federazione e poi quello che Orton stesso ha detto: diverrebbe lui il gradino da scavalcare per la nuova generazione tra diversi anni, ci sarebbe quindi un vero e proprio passaggio del testimone di cui la WWE ha estremo bisogno in vista dei ritiri sempre più vicini delle star passate come Undertaker o Shawn Michaels. Torniamo però a quello che è accaduto lunedì dopo queste parole importanti di Orton: Triple H, Vince McMahon e Shane McMahon hanno attaccato a testa bassa la Legacy mostrando tutta la loro rabbia repressa nei confronti di Randy Orton che ora si trova tra tre fuochi davvero difficili da domare. Io vedo sempre in vantaggio Triple H e lo vedo ancor di più dopo questa strana alleanza con i McMahon, ma la speranza che le parole di Orton diventino fatti in me è tanta, per cui che a trionfare domenica sera sia lo spettacolo e le emozioni, con i due che potrebbero tirar fuori un piccolo classico da ricordare magari come punto di svolta tra un decennio.


 

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