16-0
Dopo WrestleMania 13 The Undertaker tornò ad occupare il main event del Grandaddy Of Them All contro l’allora World Heavyweight Champion, Edge. Il lottatore canadese era invece alla sua prima apparizione nel main event dell’evento dell’anno e la posta in gioco, per lui, era alta: titolo da difendere e Streak da interrompere.
Facciamo un passo indietro, per la precisione a WWE Survivor Series nel mese di novembre. La Rated R decise di non far vincere il titolo a Taker aiutando Batista a vincere lo scontro indossando le vesti di cameraman nell’Hell In A Cell tra i due sfidanti e colpendo a tradimento il becchino con una telecamera impedendogli di fatto di raggiungere il titolo del mondo. La ragione era semplice: Edge sapeva che contro Batista avrebbe avuto più opportunità di tornare campione. L’Ultimate Opportunist conquistò il titolo di lì a poco e Undertaker cominciò la sua ricorsa alla vendetta ben presto. Il feud si sviluppa tutto tramite interferenze, giochi di potere e scontri fisici. Edge sfruttò molto le sue doti da Ultimate Opportunist venendo aiutato dal General Manager di SmackDown Vickie Guerrero, nonché sua fidanzata. Taker più volte venne messo in condizioni sfavorevoli, ma in un modo o nell’altro riuscì sempre e comunque a mettere le mani addosso a Edge e ai suoi scagnozzi, gli Edgeheads. Aiutare il campione del mondo porta però gli Edgeheads a subire più volte le ire del Phenom, così come Vickie fece le spese dell’aiuto al canadese, dopo un lungo periodo, venendo messa KO a 2 giorni da WrestleMania con una Tombstone Piledriver molto attesa dal pubblico della WWE.
Per Edge la posta in palio era davvero alta: difendere il titolo e conquistare la Streak l’avrebbe spedito nell’Olimpo dei più grandi di sempre. Il 15-1 l’avrebbe consegnato alla storia della WWE più di ogni altra cosa. Si arrivò così alla serata storica sotto in cielo minaccioso e carico di pioggia di Orlando, Florida, nella splendida arena all’aperto che ospitò WrestleMania 24.
I due atleti cominciarono a darsi battaglia nella prima parte usando uno stile brawler e aggressivo, con ritmi bassi e poco coinvolgimento del pubblico, forse ancora scosso per il ritiro precedente di Ric Flair per mano di Shawn Michaels. Con l’azione che si sposta fuori dal ring il ritmo diventa più alto, il pubblico più partecipe e anche la qualità del wrestling subisce una decisa impennata. Spot fuori dal ring, uso delle barricate, il classico, ma sempre spettacolare, salto sopra la terza corda di Undertaker prontamente immortalato dal WWE Universe. Il pubblico a quel punto cominciò a infiammarsi creando una buona atmosfera attorno a uno scontro che andava sempre più migliorando; Implant DDT, Last Ride mancate ed effettuate poi sfruttando gli errori dell’avversario. Una storia davvero appassionante con gli atleti sempre più stremati dopo un match dal lungo minutaggio, fino a che l’arbitro venne messo KO da un Big Boot di Undertaker evitato dal campione del mondo in carica. Edge fece quindi uscire tutta la sua parte da Ultimate Opportunist. Low blow sull’avversario, telecamera strappata di mano a un cameraman e utilizzo della stessa per mettere KO il Phenom. Sembra fatta. 1...2...no! La Streak è ancora intatta. Dolore, sudore, esasperazione. Tutto questo si cominciava a percepire nello stadio. Taker si riprese, Tombstone Piledriver sul campione ma nessun arbitro per contare, per mettere fine a questa battaglia. Arrivò di gran carriera il sostituto per l’arbitro, 1...2...no, Edge ancora non si arrende! Gli Edgeheads fanno allora la loro apparizione, Taker però li mette subito fuori gioco ma l’Ultimate Opportunist ne approfitta: Spear! 1...2...no! Taker non vuole perdere e alza la spalla! Edge è incredulo, Taker stremato, il pubblico stupefatto. Sembrava davvero finita questa volta. Altra Spear del canadese stavolta è fatta. Il World Heavyweigth Champion capisce veramente che è distante pochi secondi dall’impresa e, soddisfatto di se, lascia cadere la mano sul petto del Deadman per cominciare lo schienamento, ma... Hell’s Gate dal nulla! 80.000 persone scattano in piedi tutt’un tratto, milioni di persone nel mondo osservano questo momento shockante quando quasi tutti erano ormai rassegnati all’inevitabile. La mano di Edge batte ripetutamente al tappeto. È finita!
Undertaker dimostra ancora una volta di essere il numero uno quando si tratta di competere a WrestleMania. Dopo le ultime, importanti, vittorie la Streak comincia davvero ad assumere un tono sempre più leggendario. Sedici vittorie, quindici vittime ad essere cadute nel tentativo di tenerlo giù per quei tre secondi. Torna nel main event dopo ben dieci edizioni, vince il sesto titolo del mondo in carriera ed il secondo consecutivo a WrestleMania ed evita di veder comparire quell’uno al posto dello zero così perfetto che rappresenta la sua superiorità indiscussa nello Showcase Of The Immortals.
