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EPW One Night Only ft. TNA Wrestling: Report completo dello show e racconto dell'esperienza di WR

L’abbiamo pubblicizzato tantissimo in queste ultime settimane, abbiamo messo news su news, abbiamo partecipato alla conferenza stampa... e finalmente è giunto il momento di EPW ONE NIGHT ONLY FT. TNA WRESTLING!

Questo grande evento di beneficenza, organizzato dalla European Pro Wrestling con la partecipazione speciale della TNA, si è svolto questa domenica 1° febbraio al Teatro Tendastrisce di Roma (potrete vederlo in TV questo martedì 3 febbraio 2014 alle 21:00, e in replica sabato 7 febbraio alle 23:30, su Nuvolari TV). La causa è delle più nobili: raccogliere fondi in favore della piccola Victoria, una bambina affetta da retinopatia della prematurità che dovrà sottoporsi a tre costose operazioni a Detroit, Michigan, per poterle far acquistare la vista.

E noi non potevamo mancare! In rappresentanza di WrestlingRevolution.it infatti troviamo il sottoscritto Fabio “Fantomius” Broggi, “Andy Badwool” Andrea Malalana, “The Shark” Simone Rossi, Andrea Ceccacci, “Gio Wolf” Giorgio Fantozzi, “Adler12” Paolo Monea, la neo-aggiunta “D-XSabin93” Matteo Guadagnini e “RicBro” Riccardo Broggi, insieme ad altri amici.

Dopo qualche peripezia con mezzi vari riusciamo a radunarci tutti ed entriamo nell’arena/teatro, dove ci facciamo subito riconoscere sia visivamente (indossando le nuove T-shirt ufficiali del sito) sia in veste pubblicitaria, con il nostro Gio capo-PR che guida la spedizione di volantinaggio selvaggio per il nostro sito, riscuotendo anche un discreto successo. Nonostante il suo impegno però nulla può salvare il caro Gio da un buon vecchio Curb Stomp di un emulo di Seth Rollins... [cliccate sopra le foto per ingrandirle] Tra l’altro incontriamo anche un nostro nuovo utente che ci ha conosciuto grazie al podcast Birra&Wrestling, con Shark emozionato per il suo primo fan.

E arriviamo subito al primo momento topico della serata, con la sessione VIP che ci permette di andare nel backstage e incontrare i wrestler TNA presenti. Una bella foto con tutti quanti (e svariate con la splendida Taryn), autografi, quattro chiacchiere con il grande Jeremy Borash, che con molta disponibilità si presta anche a registrarci un video promozionale per il sito (link), rifiliamo qualche volantino anche a loro tanto per non farci mancare nulla e si torna poi ai nostri bei posti in prima fila accanto al ring.

 

Prima dell’inizio effettivo dello show ci offrono un piccolo antipasto, con un dark match che mette contro Dave Blasco, wrestler romano, e Charlie Kid, anch’egli italiano e pluricampione della ICW. Un match piuttosto veloce, che inizia comunque ad accenderci la fiamma e che vede Blasco uscirne vincitore.

Finalmente si parte e iniziamo con un’esibizione live di Riccardo Frail e Manuel Finotti, che sul ring cantano la sigla dell’evento scritta e composta da loro. Arriva quindi l’EPW Champion Axel Fury, vestito di tutto punto con un completo bianco, a dare il benvenuto allo show alla sua maniera, ovvero offendendo tutti. Fury ci tiene a precisare che questo è il suo show.

Il ring announcer della EPW, dopo qualche incomprensione tecnica, ci ricorda che siamo tutti qui per la piccola Victoria e presenta i commentatori dell’evento per Nuvolari, quindi è il momento del primo match ufficiale, che vede contrapporsi Red Scorpion, wrestler mascherato italiano dall’identità misteriosa, e il non annunciato Samuel Black, minaccioso big man scozzese. L’incontro entra subito nel vivo, con Black che sfrutta a suo vantaggio la netta superiorità fisica e Scorpion che oppone resistenza con delle manovre aeree semplici ma d’impatto; nel finale però Samuel è furioso e strangola il rivale, fregandosene dei richiami arbitrali e incappando così in una squalifica. A Black però non pare interessare molto della sconfitta, tanto che infierisce un altro po’ su Scorpion per poi andarsene.

Ma non c’è nessuna pausa per noi: fa subito il suo ingresso il fisicatissimo Mexx, direttamente dall’Austria, accompagnato dalla sua manager Sonya. La valletta non perde tempo a farsi malvolere dai fan, dicendo che non vede nessun vero uomo nell’arena e offendendo il maschio italiano, che non può fare altro che invidiare Mexx, un autentico Dio; dal canto nostro noi gli rispondiamo con un bell’”HOOOOOOOOOE!”. Gli sproloqui di Sonya vengono interrotti dall’arrivo dell’italianissimo Red Devil, direttamente dalla ICW e al suo debutto in EPW, che si prende anche lui una dose di offese dalla valletta per il suo carnevalesco face paint.

Finalmente si parte con il match tra Mexx e Devil. L’austriaco fa sfoggio di un’ottima pulizia nell’eseguire manovre di potenza, mettendo in seria difficoltà il nostro portacolori e assalendolo anche a bordo ring; Devil però non è da meno e si valere con varie manovre da high-flyer, come un ottimo Asai Moonsault eseguito proprio davanti ai nostri occhi, tanto che ci siamo dovuti momentaneamente spostare dalla prima fila. Nel frattempo si alzano forti i cori “EP Dub! EP Dub! EP Dub!” in puro stile ECW, con tanto di nostro cartellone “EP F’n W”, mentre il nostro Andy viene osannato dagli altri spettatori alzando un cartellone che recita “Una sorta di Suplex! [cit.]” ogni volta che viene eseguita una manovra anche lontanamente riconducibile a un Suplex. Il match intanto volge a favore di Mexx, che pare vicino alla vittoria, se non fosse che Devil lo sorprende con un Roll-up improvviso e lo schiena. Sonya però non ci sta con l’andamento dell’incontro e va a dirne quattro a Devil, che per la gioia di noi fan la zittisce prendendola per i capelli; la distrazione permette però a Mexx di assalire alle spalle Devil, vendicando così la sconfitta.

Una breve pausa, durante la quale ne approfittiamo per farci qualche foto e continuare la nostra opera di volantinaggio per il sito, quindi lo show riprende con l’ingresso del tirolese Adrian Severe, che porta i fan dalla sua parte e promette che non ci deluderà stasera. Il suo avversario è uno dei nomi più attesi della serata: direttamente dall’Olanda, “The Anti-Hero” Tommy End. L’olandese stupisce tutti noi con uno stile davvero particolare, che mescola wrestling, kick-boxing e manovre provenienti da altre arti marziali, mettendo a dura prova la resistenza di Severe con calci alti e colpi dall’impatto devastante che ci fanno gelare il sangue nelle vene; da notare soprattutto un calcio in rotazione che colpisce Adrian in piena bocca, tanto da farlo sanguinare e provocargli due punti al labbro, oltre a spingerci in un poderoso coro “Holy Shit!”. Severe però non ci sta a subire e basta e risponde con la sua offensiva, fatta di manovre rapide e potenti, come un ottimo Michinoku Driver. A spuntarla alla fine è proprio Severe, che riesce a mettere End con le spalle a terra grazie a un Frog Splash dalla terza corda.

Ormai siamo nel pieno dello show e l’atmosfera si fa sempre più calda, mentre noi dalla prima fila continuiamo a fare casino e ad interagire con i vari wrestler durante i match. Il ring announcer della EPW lascia il posto al mitico Jeremy Borash, ormai entrato nel cuore di tutti noi. JB si dice onorato di essere qui per una causa così nobile e presenta il primo di due match esclusivi targati TNA, incontro in cui sarà in palio il TNA Knockouts Title! La prima a fare il suo ingresso è Madison Rayne, che schifa i fan ed evita il contatto con i (fastidiosissimi) bambini, che vista l'assenza di transenne erano sempre in mezzo e a bordo ring. È quindi la volta della campionessa, la biondissima Taryn Terrell, che risponde anche a un cartellone “Taryn, free hugs here!” del nostro Gio andando ad abbracciarlo; un Gio che in tutta risposta ha poi abbracciato a random Ceccacci ed è diventato l’orsetto abbraccia-tutti, e che molto probabilmente ancora non si è ripreso per l’emozione (e non solo). Presentazioni ufficiali del grande JB, quindi si parte. L’incontro in sé è abbastanza classico per noi fan della TNA, ma regala comunque un buon spettacolo e ci coinvolge notevolmente. Madison prova a mettere in campo alcune delle sue manovre tipiche, come i famosi Scissor Stomps, ma Taryn è carica a mille e non si arrende, eseguendo tra le altre manovre il Diving Crossbody e un Running Corkscrew Neckbreaker, per poi chiudere l’incontro e mantenere il titolo grazie alla sua patentata Running Cutter.

Nemmeno il tempo di riposarsi, perché Borash ci comunica che il prossimo match metterà in palio lo status di #1 Contender al TNA World Heavyweight Championship. Per la gioia del nostro Paolo, suo fan numero uno al mondo, fa il suo ingresso Magnus, accolto piuttosto tiepidamente dai fan. A seguire arriva lui, Bobby Roode, che indossa una maglietta numero 10 della Roma regalatagli da Totti stesso durante il loro incontro al Centro Fulvio Bernardini; da notare il nostro maxi-cartellone “BOBBY ROOOOOOOOOOOOOOOOOO...” che solleviamo durante il suo ingresso, con JB che ci ammicca e ci indica mentre allunga volutamente l’annuncio. Prima dell’inizio dell’incontro Magnus comunica tramite JB che se Roode non si toglierà quella ridicola maglietta lui non lotterà e lascerà l’Italia per non tornare mai più (e noi gli rispondiamo con un bel coro “Nananana.... Nananana... Eh-eh-eeeeeh, goodbye...”). Bobby però risponde, sempre tramite JB, che non intende affatto togliersela. Magnus quindi accetta di iniziare a lottare. Anche questo match è piuttosto classico per noi amanti della TNA, ma nonostante ciò molto coinvolgente e acceso. Roode blocca anche un tentativo di fuga dell’inglese, andandolo a recuperare, ma Magnus va comunque vicino alla vittoria con il suo Diving Elbowdrop; Roode però resiste e si riprende, quindi evita un caricamento di Magnus e si ritrova nella posizione adatte per la sua Roode Bomb, che gli vale la vittoria.

Bobby viene raggiunto dal GM della EPW, Vic Antico, e ringrazia poi la promotion e i fan a nome di tutta la TNA per aver dato loro l’opportunità di supportare una causa così nobile. Antico invita quindi sul ring i genitori della piccola Victoria, che ringraziano tutti per quello che stanno facendo per la loro piccola bambina. Mentre Roode e i genitori di Victoria lasciano il ring Vic presenta i testimonial d’eccezione presenti stasera, in particolare Giancarlo Fisichella, Antonio Giuliani e Alessio Sakara, che ringraziano e promettono che anche loro organizzeranno qualcosa in favore della piccola Victoria, ognuno nel proprio ambito.

L’azione torna nuovamente sul ring, dove è il momento di un altro match. A fare il suo ingresso è la Corporation, stable tutta italiana composta dal campione Axel Fury, il suo pupillo Karim Brigante e il loro manager Mistermorris. A lottare sarà Brigante, mentre gli altri si piazzano a bordo ring. Il rivale di Brigante è l’inglese Mark Haskins, ex TNA, che nei giorni prima dell’evento aveva lanciato la sfida al campione e si ritrova invece ad affrontarne l’allievo. L’incontro è molto acceso, con l’attenzione di noi fan che è divisa tra i due wrestler impegnati sul ring e Fury che da bordo ring dà spettacolo continuando a offendere chiunque. Nel frattempo i bambini proseguono la loro invasione, tanto che i nostri Andy e Gio, sfruttando il nostro look simil-security con magliette tutte uguali e VIP Pass, sono stati costretti a intervenire in veste speciale di A&G Security. Brigante si rivela un ottimo wrestler, con manovre potenti e d’impatto, e sfrutta anche qualche distrazione causata da Axel, che a un certo punto schiaffeggia anche Haskins. Mark dal canto suo, nonostante il difetto di stazza, stupisce tutti con le sue doti atletiche e la sua velocità, eseguendo tra le altre cose un Suicide Dive che arriva molto vicino alle prime file, e in un’altra occasione va anche a impattare contro Fury, facendolo cadere dall’apron. Nel finale Haskins si carica sulle spalle Brigante ma per girarsi va a impattare contro l’arbitro, che finisce a terra; dal backstage arriva quindi Samuel Black, che mette KO Haskins con una sediata in pieno volto poi, tra lo stupore di Fury, fa lo stesso anche con Brigante. Axel tuttavia approfitta della situazione e va a posizionare il corpo del suo pupillo sopra a quello di Haskins, mentre l’arbitro si riprende e conta il 3.

Ed è ora il momento del main event! Il GM Vic Antico, contratto alla mano, sale sul ring e ricorda che questo sarà un Prison Match, cioè un incontro che verrà vinto da quello che riuscirà a chiudere il rivale all’interno di una cella posizionata fuori dal ring, e sarà valido per l’EPW Championship. A fare il suo ingresso per primo è il #1 Contender, Chris “The Bambikiller” Raaber, wrestler austriaco piuttosto noto nel panorama delle indies. Axel Fury però si presenta ancora in abiti civili e con un bastone, zoppicando, e dice che stasera non potrà lottare a causa di un infortunio riportato durante il precedente match; ha anche il certificato medico, si è fatto visitare [in realtà non può lottare perché ha avuto un incidente con la macchina], e ne approfitta per prendersela con i genitori dei fastidiosi bambini “che hanno creato quelle pesti” [cit.]. Antico non la prende bene ma non può farci niente, mentre Raaber vuole lottare. A risolvere la situazione ci pensa l’olandese Emil Sitoci, che fa il suo arrivo sul ring e sfida il Bambikiller a mettere in palio il suo status di #1 Contender contro di lui, ora, perché la cintura starebbe meglio alla sua di vita. Il GM si consulta con Raaber, che accetta, quindi il Prison Match sarà Chris Raaber vs Emil Sitoci, mentre Fury va a posizionarsi al tavolo di commento. Si parte quindi, con Sitoci che viene anche a strapparci un cartellone e continua a discutere con noi fan che gli diciamo che non sa lottare, urlandoci il nome di alcune sue manovre; ovviamente non è vero che non sa lottare e lo dimostra molto bene, tra le altre cose con un ottimo Split-legged Moonsault (anticipatogli dal nostro Ceccacci che gli ha chiamato la manovra, tanto che Emil gli ha annuito prima di eseguirla). Anche Raaber ci mette del proprio, ed è lui ad andare con il primo tentativo di chiusura portando Sitoci verso la piccola gabbia; lì i due si danno dura battaglia a suon di Irish Whip contro la superficie metallica, colpi con la porta e quant’altro, ma tornano poi sul ring. Il match prosegue quindi di nuovo all’interno del quadrato, dove va sottolineata in particolare una devastante DDT di Raaber che fa sbattere la testa di Emil sull’apron, provocando in noi fan un significativo coro “This is Wrestling!”; da lì si passa nuovamente nella postazione della cella, dove prosegue la battaglia e Sitoci pare avere la meglio. Emil quindi porta Chris al limite della porta della cella e gli corre addosso, ma Raaber si sposta e manda Sitoci a sbattere all’interno della struttura, chiudendone la porta e assicurandosi così la vittoria. Il Bambikiller non fa nemmeno in tempo a festeggiare che dal backstage arriva nuovamente Samuel Black, che lo assale contro la cella; in soccorso del confermatosi #1 Contender arriva però Mark Haskins armato di sedia, con la quale riesce a mettere KO Black.

Rimasto solo, Raaber torna sul quadrato e viene raggiunto a bordo ring da Axel Fury, che dice che è rimasto sorpreso da Chris e che questi potrebbe anche provare a togliergli il titolo... solo provarci però, non di più. Raaber ribatte che non solo prenderà a calci Fury e gli toglierà la cintura, porrà anche fine alla sua carriera. La sfida è lanciata, quindi!

E qui lo show finisce. Noi di WrestlingRevolution.it, insieme ad altri, ci tratteniamo ancora un altro po’, approfittandone per andare a farci insultare un altro po’ da Fury e andare a salutare Tommy End, che si stava facendo un giretto nell’arena e che ci chiede anche di farci un selfie insieme a lui per inviarlo alla madre. Veniamo quindi nuovamente chiamati nel backstage, dove a uno a uno riusciamo a intervistare la maggior parte dei wrestler EPW che abbiamo visto in azione nel corso della serata (purtroppo i wrestler TNA erano già andati via, avevamo preparato un bel po' di domande per loro). I lottatori sono molto disponibili, concedendoci una bella oretta piena interviste molto libere e a cuor leggero, quasi più delle chiacchierate tra amici; interviste comunque piene di rivelazioni, retroscena delle loro carriere, curiosità e quant’altro, che ci permettono di conoscere meglio anche le persone dietro le gimmick (interviste che troverete prima possibile su WrestlingRevolution.it!)

Intanto vi diamo una piccola anteprima con le dichiarazioni di un dirigente e commentatore della EPW, che ci ha rivelato che all’evento erano presenti circa 700 persone e ha aggiunto che l’obiettivo della EPW è diventare una federazione fissa in Europa e Italia e puntare sul discorso televisivo; attualmente stanno lavorando a una prossima tappa fuori da Roma, per cui hanno molte richieste, e si dice molto propenso a collaborare con la ICW e altre federazioni italiane ed europee. Secondo lui il prossimo italiano a fare una comparizione in WWE sarà Adrian Severe e si scusa per i piccoli problemi tecnici; ci dà quindi un bollettino medico, con unico infortunato Severe, che ha avuto bisogno di due punti ma ora sta bene. Sottolinea la gentilezza e umiltà dei rappresentanti della TNA, particolarmente Jeremy Borash che definisce “una persona fantastica”.

Da lì ci salutiamo, felici e soddisfatti per aver assistito a una serata di grande wrestling e aver partecipato a quella che certamente è stata una tappa importante per il wrestling nel nostro Paese; e soprattutto lieti di aver potuto abbinare la nostra più grande passione a una causa nobilissima, dando un aiuto alla piccola Victoria e alla sua famiglia (potete ancora aiutarla, maggiori dettagli a questo link!)

Non resta altro da fare che porgere un enorme ringraziamento a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento: in primis la EPW, con il suo management e i wrestler, poi la TNA, l'Associazione Eventi Settecinquetre, Thalia Group, Nuvolari TV, i testimonial speciali (Francesco Totti, Giancarlo Fisichella, Antonio Giuliani, Alessio Sakara) e chiunque si sia speso per questa serata da ricordare.

#TUTTIUNITIPERVICTORIA


 

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