WRESTLEMANIA 19 - WWE Championship Match: Kurt Angle vs. Brock Lesnar

Quando venne annunciato quest'incontro, ci fu un po' di timore da parte dei fans: Angle, infatti, non era fisicamente a posto, e si sapeva che dopo questo match si sarebbe dovuto fermare per un po' di tempo a causa di alcuni acciacchi fisici piuttosto importanti. Si temeva quindi, più che altro, per la sua prestazione sul ring. Lesnar, invece, era in formissima. Angle divenne campione dei pesi massimi WWE nel dicembre del 2002, quando sconfisse Big Show ad Armageddon, proprio grazie ad un'interferenza decisiva di Lesnar: quest'ultimo, infatti, ce l'aveva a morte con Big Show, che gli aveva sottratto il titolo. Lesnar vinse poi la Royal Rumble del 2003, e guadagnò il diritto di sfidare il campione a Wrestlemania XIX. In realtà Lesnar ed Angle vennero a contatto diverse volte nelle settimane precedenti all'incontro, come ad esempio a No Way Out, quando Benoit e Lesnar sconfissero Angle e i suoi due alleati, Shelton Benjamin e Charlie Haas, in un Handicap Match. Dopo le ripetute interferenze di Benjamin ed Haas contro Lesnar, la General Manager di Smackdown, Stephanie McMahon, decise di stabilire una regola per l'incontro che i due avrebbero disputato a Wrestlemania XIX: se Benjamin ed Haas fossero intervenuti nel corso del match attaccando Lesnar, l'incontro sarebbe finito per squalifica ed Angle avrebbe perso il titolo a favore del suo avversario. Ovviamente, Benjamin ed Haas si guardarono bene dall'interferire nel corso del match. Lesnar e Angle sono conosciuti per le loro grandi abilità, sia tecniche che dal punto di vista fisico, e non avevano sicuramente bisogno né di una stipulazione speciale né di qualche interferenza per rendere l'incontro emozionante e bello da vedere. Angle, malgrado l'infortunio, riuscì a combattere quasi al massimo delle proprie forze, fugando i dubbi che c'erano alla vigilia: a testimonianza del suo grande temperamento e della voglia di ben figurare ci sono diverse mosse, effettuate e subite, assolutamente non semplici, come i 4 german suplex portati a segno contro un bestione come Lesnar e il volo fuori ring a causa di un back body drop subito. Altro colpo portato magistralmente da Angle fu un belly to belly suplex che fece letteralmente volare Lesnar sul paletto. L'incontro durò circa 20 minuti, nell'arco dei quali i due wrestler eseguirono le mosse con una certa lucidità, dimostrando un'ottima resistenza. A dire il vero, non ci furono spot esaltanti o mosse che facessero gridare al miracolo, se si eccettua la Shooting Star Press sbagliata da Lesnar, che sarebbe dovuta essere lo spot della serata e invece fallì clamorosamente. Lesnar, infatti, dopo aver colpito con due F-5 il suo avversario, salì sulla terza corda per effettuare la SSP, ma invece di colpire Angle sbattè violentemente la testa sul ring, rischiando peraltro di infortunarsi seriamente. Più tardi Lesnar dichiarò che la mossa venne eseguita male perché le corde erano scivolose: peccato, perché sarebbe stato sicuramente uno spot interessante in un incontro splendido, che denotò la solidità fisica e tecnica bravura dei due atleti. Dopo la SSP sbagliata, Lesnar riuscì comunque a mettere a segno una terza F-5 su un distrutto Angle e a vincere il match. Nel post-match, Lesnar ed Angle, come succede nelle grandi battaglie tra due uomini che si ritrovano avversari sul campo ma che si rispettano, si strinsero la mano e si abbracciarono, come coronamento di una grande prova. Il feud tra i due, comunque, non finì assolutamente qui, tanto è vero che i due si sfidarono ancora per lungo tempo, stavolta a ruoli invertiti: Angle turnò face al suo rientro, mentre Lesnar turnò heel. Da segnalare anche lo splendido incontro che i due disputarono il 18 settembre 2003, a Smackdown, in un Iron Man Match valido per il titolo WWE che entrò nella storia. Grazie alla vittoria a Wrestlemania XIX Lesnar conquistò il suo secondo titolo dei pesi massimi in WWE, imponendosi come il wrestler dominante della federazione. Una carriera luminosa si prospettava nella federazione di fronte a lui, tanto che egli sembrava destinato a diventare la stella più luminosa degli ultimi anni, al livello di gente del calibro di Stone Cold Steve Austin, The Rock e Triple H: così non andò, tant'è che un anno dopo Lesnar lasciò la WWE dopo il suo match con Goldberg a Wrestlemania XX, tra i fischi del pubblico.