L'ex-WWE Superstar Evan Bourne (aka Matt Sydal) ha rilasciato un'intervista shoot con Kayfabe Commentaries qualche settimana fa. In quell'occasione a Bourne è stato chiesto chi sia la "più grande puttana, cagna" in WWE in termini di autorità, e lui ha risposto:
"Non credo si possa affatto definire nessuno dei produttori delle puttanelle. Ogni tanto però ci provano e portano gli arbitri a fare la spia contro di noi. Gli agenti, quelli nella catena delle Relazioni con i Talenti, qualcuno potrebbe sfruttare un arbitro per le informazioni. Ho sempre sentito che questa potesse essere una cosa che c'era."
Bourne ha poi sostenuto che gli arbitri riceverebbero dei bonus quando squalificano i talenti in match che ovviamente sono pre-determinati. Ha infatti sostenuto:
"Gli arbitri non sono sempre dalla parte dei wrestler. Negli house show fanno parte della ring crew, quindi viaggiano completamente a parte. C'era certamente... cercavano di metterci l'uno contro l'altro. Facevano cose del genere, se stai facendo qualcosa di completamente illegale, come se stai superando un conto di 5 in un angolo o stai prendendo a pugni l'altro, l'arbitro conta fino a 5 e ti squalifica. Ottiene un bonus per quella DQ, perché lui ha seguito le regole e noi non l'abbiamo fatto. Sono davvero serio, c'era questa cosa. Davano un bonus all'arbitro per applicare il set di regole."
Evan Bourne ha in seguito twittato quanto segue in risposta ai fan che commentavano questo suo pezzo contro gli arbitri, di fatto smentendosi e dicendo invece:
"Senza ragazzi come Doan, Cone, Chioda, Armstrong, Robinson, non sarei mai stato in grado di sopravvivere in WWE. Loro hanno il lavoro più duro."
Source: DailyWrestlingNews.com & WrestlingRevolution.it
