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TNA POINT #55 - TNA Leonardo Awards 2009

Bentornati amici ed amiche ad un nuovo numero del TNA Point. E' doveroso iniziare questa edizione con i migliori auguri a tutti voi per un 2010 fantastico. Espletate le doverose formalità di rito, possiamo passare direttamente all'argomento del giorno. Come da tre anni a questa parte, inizio dell'anno significa "TNA Leonardo Awards", ovvero una serie di classifiche e giudizi sui wrestlers e sugli eventi TNA dei dodici mesi appena trascorsi. Ribadisco come sempre che si tratta di voti prettamente smart e che dunque non è detto che il lottatore che ha vinto di più debba arrivare davanti a quello che pur avendo vinto meno si è magari meglio comportato a livello qualitativo degli incontri disputati. Inutile poi ribadire che si tratti di voti che riguardano solo e soltanto la TNA. Se vi state chiedendo perchè mancano Undertaker vs. Shawn Micheals di WM25 e Danielson vs. McGuinness di Glory By Honor VIII nella lista dei match dell'anno ora sapete perchè. Quindi bando alle cance e diamo inizio alle danze:

TNA Wrestler of the year:

1) Kurt Angle:

Incredibile ma vero. Anzi, it’ real, it’s damn real. Angle riesce a vincere per due anni consecutivi il premio di best wrestler of the year in TNA e probabilmente non solo.
E’ un successo non di poco conto se si pensa che Christian Cage che fu autore di un 2007 assolutamente da favola fece poi un 2008 tremendo che lo portò persino ad allontanarsi dalla TNA. Al contrario l’eroe olimpico si è ripetuto e in certi casi, penso al feud contro Desmond Wolfe, si è persino superato, dando così prova di essere tornato l’Angle che tutti conoscevamo e di essere forse nel momento migliore della sua carriera. I motivi che mi hanno portato a votarlo wrestler dell’anno sono presto detti. Innanzitutto per la qualità sempre elevata degli incontri da lui disputati. Angle-Jarrett di Genesis è uno degli incontri più belli dell’anno a livello di major, lo stesso si può tranquillamente dire di Angle vs. Desmond Wolfe di Turning Point. Angle-Morgan, miglior match per distacco della serata di BFG, e Angle-Wolfe di Final Resolution sono incontri quantomeno da 8 e certamente nella top 10 delle sfide dell’anno in TNA. Angle vs. AJ Styles della puntata di Impact pre-BFG non solo è stato il miglior incontro visto ad Impact quest’anno, ma uno dei migliori nella sua storia(se la gioca con Joe vs. Daniels del 2006)e uno dei più belli di tutto il 2009. E in mezzo a queste perle tanti altri buoni/buonissimi incontri come i main event di Against All Odds e Sacrifice, il King of the mountain di Slammiversary o il fatalfourway di No Surrunder. Se poi si tiene conto che ha tirato fuori discrete cose persino da i peggiori Sting e Foley di sempre non si può che rimanere impressionati dalla sua media qualitativa in PPV e non solo.
Per quanto riguarda il personaggio, Angle dall’inizio alla fine è sempre stato al centro dell’attenzione. E’ iniziato l’anno con l’importantissimo feud contro Jarrett, poi è proseguito con la faida in seno alla Main Event Mafia con Sting, è proseguito con la vittoria del titolo a Slammiversary(con tanto di turn heel di Joe) e la conquista della leadership della stable, è passato per l’intensa faida con Matt Morgan ed è finito in grande bellezza con il più bel feud TNA dell’anno contro Desmond Wolfe. Angle è stato il leader della stable più dominante della storia della federazione, ha avuto feud con gente importantissima ed è stato il protagonista del cambiamento che è avvenuto in TNA dopo BFG con il suo turn face e la sua mano tesa verso i giovani. Se poi a questo aggiungiamo i suoi problemi con Jarrett e la giustizia che lo hanno reso protagonista delle cronache anche fuori dal ring non possiamo che considerarlo sempre di più wrestler of the year. Complimenti Kurt!!

2) AJ Styles:

E’ stato un anno vincente per il fenomeno, che è tornato dopo quattro anni e mezzo sul tetto del mondo. Il 2009 sarà ricordato come l’anno in cui AJ è diventato l’unico grand slam winner della compagnia(è stato campione mondiale, campione di coppia, Legends Champion e X-Division Champion)e l’anno in cui AJ ha posto fine alla winning streak di Sting a Bound For Glory dove lo ha sconfitto nel main event. Dal punto di vista della qualità in-ring non è stato uno dei migliori anni del fenomeno ma alcune perle molto preziose ce le ha comunque regalate. Tanto per cominciare AJ è stato l’unico che per ben due occasioni ha tirato fuori un match da 7 a Booker T in TNA. Nessuno ha saputo lavorare così bene con l’ex Harlem Heat quanto il fenomeno e questo è un grande complimento alle sue doti di worker. Poi AJ è stato protagonista di alcuni spot importanti nel divertente KOTM di Slammiversary e ha chiuso l’anno alla grande. Un bel match a No Surrunder con cui ha vinto l’agognata cintura, un ottimo ed emozionante incontro a BFG contro Sting, il moty 2009 e non solo con Joe e Daniels a Turning Point e un altro grande match da 8 contro Daniels nel main event di Final Resolution. E anche lui come Angle è stato grande protagonista di un match ad Impact. Per quanto riguarda l’importanza rivestita all’interno dello show, AJ ha cominciato l’anno come vero leader della Front Line(almeno fino a Victory Road), ha feudato con mostri sacri del calibro di Booker T, Kevin Nash, Sting e Kurt Angle ed è stato il trionfatore assoluto di BFG chiudendo l’anno da campione mondiale in carica(senza dimenticare il titolo delle leggende detenuto per quasi quattro mesi). Se non ci fosse stato quell’altro fenomeno di Angle sarebbe stato sicuramente lui il wrestler dell’anno in TNA.

3) Desmond Wolfe:

Può un wrestler arrivato solo dopo BFG arrivare terzo nella graduatoria di lottatore dell’anno in TNA? Se il wrestler in questione è Desmond Wolfe, meglio noto come Nigel McGuinness, allora può farlo eccome. So che magari questo voto potrà sorprendere o scandalizzare alcuni di voi ma a parte i due sopraccitati che nel bene o nel male hanno dominato lo show in fasi alterne dell’anno e regalato ottimi incontri in PPV non vedo altri lottatori che si sono segnalati a dispetto degli altri. Al contrario Desmond ha lasciato un impatto sullo show che nessun debuttante, forse neanche Joe nel 2005, ha saputo dare alla TNA. Due candidati moty ai primi due PPV ad Orlando non sono cose da poco ed essere protagonista della faida del 2009 ancora meno. Per non parlare dell’ottimo match disputato ad Impact contro Daniels finito in parità dopo dieci minuti di grande wrestling. E in effetti Daniels in realtà sarebbe stato il terzo wrestler dell’anno dopo AJ ed Angle se andiamo a valutare qualità degli incontri ma tenendo conto della poca importanza attribuita a Daniels fino a settembre ho dovuto preferirgli Wolfe per quanto sia stato attivo solo per due mesi e mezzo. E’ già uno dei più odiati dall’Impact e uno dei personaggi di punta dello show. Nigel ha debuttato come meglio non poteva e tutto lascia presagire che il 2010 sarà il suo anno…

TNA Match of the year:

1) TNA World Heavyweight Championship: AJ Styles© vs. Christopher Daniels vs. Samoa Joe- Turning Point:

Ancora una volta questi tre regalano un capolavoro. Lo avevano già fatto nel 2005 dando vita al migliore incontro nella storia della federazione e ad uno dei migliori di tutta la storia del pro-wrestling e sono riusciti nell’impresa colossale di ripetersi. Forse non sono riusciti ad eguagliare del tutto la magnificenza del primo, che probabilmente per il fatto di essere stato il primo rimarrà sempre ineguagliabile, ma certamente si sono dimostrati alla sua altezza. Si può tranquillamente discutere se si preferisce l’originale o il remake e questo dà l’idea di che cosa abbiano fatto i tre senza copiare praticamente nulla dal primo. Total non-stop action in sintesi e senza per questo perdere in pathos, epicità ed emozioni. Un pubblico coinvolto e partecipe come non lo si vedeva dai tempi gloriosi della X-Division. Un mix che ha lasciato a bocca aperta e ci ha regalato uno degli incontri più belli a livello di major visti negli ultimi 4 anni. Capolavoro.

2) Kurt Angle vs. Jeff Jarrett- Genesis:

Il dream match che i fans TNA sognavano dall’arrivo di Kurt in TNA si realizzò per la prima volta nella cornice di BFG con un match da ricordare. A Genesis veniva chiesto loro di ripetere quella grandiosa prestazione. Angle e Jarrett non solo lo hanno fatto, hanno fatto di più. Si sono superati. Un incontro dall’atmosfera unica, con una storyline molto personale e sentita. Angle furioso della sconfitta di BFG che dopo tre mesi di invocazioni e speranze ottiene finalmente l’agognato match contro Jeff Jarrett promettendo la sua distruzione totale. Jarrett dal canto suo che lotta per la TNA che tanto ama e per dare un futuro alle sue tre figlie così spesso tirate in ballo dall’eroe olimpico.
Un match teso, epico, con grande wrestling basato su reverse e nears falls a ripetizione e un emozionante e commovente finale con Jarrett sanguinante, sullo stile di Austin nella famosa sfida contro Bret Hart a WM 13, che si rifiuta di cedere all’ankle lock. Un pubblico stupendo totalmente dentro la storia raccontata dai due protagonisti. Un match bellissimo che sono certo rimarrà nel cuore dei fans TNA e che nulla da invidiare dal tanto decantato Undertaker vs. Shawn Micheals di WM25.

3) Kurt Angle vs. Desmond Wolfe- Turning Point:

Difficile scegliere tra i due Angle-Wolfe visti in PPV ma la mia predilizione va a questo di Turning Point forse perchè è stato il primo e forse perchè è stato quello più “classico”. Se Angle-Wolfe di Final Resolution è stato un autentico inno al wrestling lottato , con una fase assolutamente originale e quasi simil MMA tra i due che hanno regalato perle assolute di mat wrestling, reverse e submissions e un selling e una ring psycology straordinarie in un match molto particolare, l’incontro di TP ha concentrato più cose in un periodo di tempo minore acquistando così maggiore intensità. Si è concentrato di meno su un aspetto e ha messo più cose insieme. Si è visto mat wrestling, reverse a terra, sottomissioni, ma anche near falls, un po’ di strong style(vedi lariat di Wolfe) e fasi più drammatiche. L’imprevedibilità del risultato e il pubblico estremamente partecipe sono stato un valore aggiunto molto importante. Sinceramente era da tempo che non vedevo in un PPV major un incontro di questo tipo e di questa qualità e poco importa se non ha avuto mezz’ora a disposizione(visto che è la critica che alcuni fanno al match). Non sarà durato tantissimo, ma cacchio se è stato un match molto intenso.

TNA PPV OF THE YEAR:

Turning Point:

Per la prima volta negli ultimi due anni(direi tre se si considera anche il 2006 quando ancora questa rubrica non esisteva)a vincere il premio di miglior PPV dell’anno non è BFG. Non significa che l’edizione di quest’anno sia stata deludente, anzi. Come scrissi nell’editoriale seguente all’evento, probabilmente è stata una BFG inferiore solo a quella straordinaria del 2006. Se dunque non ha vinto è perché ha trovato la durissima concorrenza di un altro grande evento, Turning Point.
Un PPV che ha regalato buonissimi incontri come il triple threat per i titoli di coppia, l’emozionante ed intenso Awesome Kong vs. Tara, un dream match della categoria femminile, e un solido incontro X-Division tra Homicide e Amazing Red. Un sorprendete Lashley vs. Steiner(che è stato migliore del previsto)e un divertente 3 vs. 3 tra Morgan,Hernandez e Pope D’Angelo Dinero e Team 3D e Rhino. Ma quello che ha davvero fatto fare il salto di qualità al PPV e che me lo ha fatto preferire a BFG sono stati gli ultimi due fantastici incontri: Angle vs. Wolfe e AJ vs. Daniels vs. Joe nel main event. Non a caso li ho inseriti entrambi nel podio dei match dell’anno e per ritrovare un PPV in cui trovare due match sopra l’8 e di questa qualità bisogna forse tornare al 2005, all’anno migliore della TNA per qualità degli incontri negli eventi a pagamento.

TNA Tag Team Of The Year:

1)Beer Money Inc.:


Molti hanno parlato, a sproposito, del 2008 come l’anno di consacrazione dei Beer Money. Falso, estremamente falso. Il 2008 è stato l’anno della loro nascita e della loro prima vittoria dei titoli di coppia, l’anno che li ha fatti apprezzare al pubblico ma è stato il 2009 a consacrarli a migliore coppia del roster e ad uno dei migliori tag team sul suolo americano. I due che nel 2008 si erano splendidamente fatti odiare da heel, nel 2009 si sono fatti amare da face senza snaturarsi e hanno regalato incontri di qualità superiore all’anno precedente. D’altronde ormai combo moves e mentalità tag sono entrati a far parte del Dna da ring di Roode e Storm. Il loro feud con il Team 3D ha rappresentato il punto più alto dell’annata e l’incontro di Lockdown a Philadelphia, per intensità, storytelling, azione in ring ed emozioni in gioco è stato uno dei migliori match di coppia visti in TNA negli ultimi tre anni. Ora sono diventati ciò che anni fa erano gli AMW e bisognerà vedere cosa la federazione ha in mente per loro. Intanto per il secondo anno di fila sono diventati tag team dell’anno.

2)British Invasion:

Hanno vinto sia i titoli IWGP che quelli TNA nel FMM di BFG sconfiggendo coppie storiche o affermate come Steiner-Booker T, Team 3D e Beer Money. E hanno chiuso l’anno sconfiggendo pure i MCMG. Sono entrati a far parte della stable più importante e accattivante del 2009, la World Elite,e occupano uno spazio rilevante ad Impact come heel di punta della categoria tag. Impossibile non inserirli sul podio, ma non abbastanza, data la non elevata qualità dei loro incontri, per ottenere il primo posto.

3)Team 3D:

Ogni anno tocca a loro tirare le redini della divisione di coppia. Prima l’approdo nel main event a lottare per il titolo mondiale in qualità di leaders spirituali della Front Line,poi l’intenso feud con i Beer Money fino a Slammiversary, quindi la faida contro la Brittish Invasion fino allo spettacolare FMM di BFG e quindi il turn heel e le continue sfide contro Morgan e soci. Sempre protagonisti, sempre pronti a mettere over i loro avversari e ad offrire tag team wrestling di qualità con il loro carisma e la loro esperienza. Promo d’alta scuola con Brother Ray e grandissima abilità ad interagire con il pubblico. Non si possono mai escludere dai primi tre.

TNA X-Division wrestler of the year:

1) Suicide:

E’ colui che ha segnato la categoria X-Division dall’inizio alla fine dell’anno. E’ stato campione
per più di quattro mesi, ha fatto parte dei match più belli ed è stato protagonista delle migliori faide della divisione(il feud con Dinero, quello con Daniels, quello con MCMG e Lethal Consequences). Bene o male è un personaggio che ha fatto parlare di sé, ha partecipato a sfide di un certo peso e ha abbastanza divertito sul ring, il che lo rende il protagonista 2009 targato X-Division.

2)Amazing Red:

Un ritorno a settembre per lui che aveva già vinto il titolo nel suo primo stint in TNA. E subito una cintura conquistata dalle mani di Samoa Joe. Una difesa altamente spettacolare a Bound For GLory nell’ultimate X match e una solida difesa contro Homicide a Turning Point. Per il resto manovre spettacolari regalate ad Impact e un titolo X-Division detenuto ormai da tre mesi. Non molto ma in questi ultimi anni abbastanza da renderlo il secondo wrestler X-Division dell’anno.

3)Homicide:

Un anno importante che lo ha visto conquistare il suo primo titolo in singolo in TNA. Il titolo X-Division che non ha tenuto per molto ma che gli ha permesso di affrontare in PPV un certo Samoa Joe, proprio come ai vecchi tempi in ROH. L’ingresso nella World Elite, il turn heel e conseguente feud con Suicide lo hanno portato ad avere un certo spazio ad Impact. Quantomeno lo hanno più reso personaggio anche senza fare parte dei LAX. Non moltissimo ma comunque superiore alla massa di altri X-Division wrestlers che quest’anno non si sono distinti quasi per nulla(vedi i vari Bashir, Lethal, Consequences Creed e Kyoshi).


TNA Knockout of the year:


1)Tara:

Qualcuno aveva qualche dubbio? L’ex Victoria ha avuto un grandissimo impatto sulla categoria femminile. Arrivata in estate quando la divisione stava affrontando il suo peggior momento dalla sua nascita dopo un anno di noioso e scontato dominio di Kong con sfidanti non all’altezza e lottatrici discutibili come ODB, Bolt e Rhaka Khan ad occupare troppo spazio on screen, Tara riporta prestigio nella Knockout division ricordando al pubblico perché la TNA è diversa dalla WWE. Interpreta perfettamente il ruolo di top face e lo fa con più carisma e convinzione di Gail Kim, tanto brava sul ring quando deludente fuori. Tara invece coniuga i due aspetti alla grande, con un character originale e intrigante, una sorta di Jake “The Snake” Robert al femminile con la tarantola al posto del serpente, e con convincenti prestazioni in-ring. Inoltre la sua “massa” le ha permesso di affrontare con credibilità Awesome Kong e di batterla in un dream match per i fans di wrestling femminile. Se a tutto questo si aggiunge una certa dose di sex appeal, si capisce come Tara sia il prototipo di Knockout e quanto siano meritati i due titoli mondiali conquistati in soli 6 mesi.

2)Angelina Love:

E’ l’anno che l’ha vista diventare per la prima volta campionessa del mondo a Lockdown. Un 2009 in cui Angelina è stata l’indiscussa regina heel della categoria con un personaggio odioso, antipatico,credibile e perfettamente interpretato che le ha permesso di diventare uno dei punti di riferimento della divisione. Sul ring i suoi miglioramenti sono stati sotto gli occhi di tutti e il disastro clamoroso delle Beautiful People dopo la sua partenza a settembre dimostra quanto necessario e importante fosse il suo lavoro per la stable.

3)Hamada:

Ha iniziato a lottare costantemente ad Impact da pochi mesi ma tanto le è bastato per regalare perle di wrestling femminile ad Impact. Una pulizia di esecuzione, un carisma e un agilità(nonostante la stazza) davvero notevoli che la rendono diversa e unica da qualsiasi altra lottatrice o presunta tale di una major. Il 2010 si spera possa essere un anno con un maggiore spazio per lei.

TNA Moment of the year:

*** Con Moment of the year s’intende un momento o un avvenimento da ricordare accaduto durante uno degli show TNA, Impact o PPV non importa. Questa premessa è necessaria per chiarire che eventuali decessi o acquisti importanti della compagnia(vedi Hogan) non rientrano in questo premio(come neanche vi rientra l'allontanamento forzato di Jarrett dalla TNA). Il debutto di Hogan che avverrà il 4 gennaio sarà probabilmente il moment of the year 2010, inutile dunque votarlo già per il 2009.


1) AJ Styles diventa campione del mondo TNA a No Surrunder:

Dopo un anno di rincorsa, AJ alla fine riesce finalmente a conquistare la cintura tanto agognata. Un anno passato tra brucianti sconfitte come uno dei leader della Front Line e poi in faide da mid-upper-card con Booker T e Kevin Nash. Ma a No- Surrunder dopo essere stato al passo dal ritiro, AJ grazie all’aiuto fondamentale di Sting schiena Matt Morgan e torna campione del mondo dopo quattro anni e mezzo dall’ultima volta. Un momento che cambia la direzione intrapresa della TNA. Se fino a No Surrunder avevamo assistito a quello che si potrebbe anche definire come il peggior anno, per qualità degli show, nella storia della compagnia, grazie alla vittoria del più importante TNA Original la situazione TNA migliora e porta al felice momento che stiamo vivendo e con cui si è concluso l’anno. Ecco perché l’ho votato come momento dell’anno, perché ha rappresentato la svolta dopo un periodo negativo. E poi perché è stato emozionante il post match con tutto il pubblico ad alzare AJ in segno di festa e Daniels ad abbracciarlo commosso. Un bella scena che i fans TNA non dimenticheranno presto.

2) Samoe Joe turna heel nel main event di Slammiversary:

E’ stata la più grande sorpresa dell’anno. Samoa Joe dopo tre mesi di massacri e agguati, dopo tre mesi di “Nation of violence” e guerra senza frontiere alla Main Event Mafia e a Kurt Angle in particolare, turna clamorosamente heel e regala proprio all’eroe olimpico la cintura di campione del mondo nel KOTM. Il samoano entra a far parte dei Main Event Mafia e rivela che tutta la Nation of violence era stata un invenzione ideata per distrarre il pubblico dalle sue reali intenzioni, rovinando così mesi di costruzione della nation of violence. Un momento shockante che ha fatto discutere tanto sul web e che in teoria avrebbe dovuto rappresentare una svolta all’interno della compagnia. In realtà per la seconda volta in otto mesi la TNA sbaglia e il turn heel di Joe, sensato dal punto di vista della storyline, totalmente insensato da quello dell’organizzazione dei piani futuri e della gestione del personaggio, si rivela una bolla di sapone che scoppia troppo presto. Joe finisce con il fare il lacchè di Angle come un Cody Rhodes qualsiasi e alla fine lascia la stable senza un promo, senza un litigio, senza un incontro. A distanza di mesi possiamo chiederci: A cosa è servito il finale di Slammiversary? La risposta è semplice: Assolutamente a nulla, se non ad affossare ulteriormente il character, già fragile dopo quanto successo a BFG 08 e nei successivi mesi, del samoano. Alla fine è stata una delle pecche più eventi del booking di Russo. La sorpresa fine a se stessa. Ben vengano i colpi di scena ma che siano sensati e possano portare a buone cose in futuro altrimenti sono solo dannosi. In ogni caso la scena di Angle e Joe che si stringono la mano è una scena storica per la TNA.

3) Sting preannuncia il ritiro dopo il main event di BFG:

E’ vero che Sting non ha propriamente dichiarato di volersi ritirare dal Pro-Wrestling ma il momento è stato comunque uno di quelli da pelle d’oca, uno di quelli davvero emozionanti. Era già stato emozionante vedere Sting perdere la sua winning streak a BFG per “colpa” di AJ e vedere i due abbracciarsi al centro del ring ma è stato ancora più intenso ascoltare le parole di quasi commiato dello scorpione e notare la reazione realmente colpita del pubblico. L’interazione intercorsa tra Sting e la folla in quell’occasione è stata davvero magica e toccante e anche se molto probabilmente già quest’anno rivedremo ancora Sting in azione, quel momento ha rappresentato perfettamente l’amore di Borden per la disciplina e l’amore dei fans nei suoi confronti.

TNA Delusion of the year:

Samoa Joe:

Fa effetto vedere un wrestler del calibro di Samoa Joe come delusione dell’anno. Ma può consolarsi visto è in ottima compagnia. L’anno scorso toccò a Christian Cage, quest’anno a lui. E come ho già specificato per il canadese, anche in questo caso non si parla di un Joe deludente dal punto di vista della sua performances in ring o dal punto di vista dell’interpretazione del suo personaggio. Basta pensare al moty regalato con AJ e Daniels a Turning Point,ai buoni incontri tirati fuori persino da Nash e Lashley e il successo della Nation of violence per capire che non c’è nessuna colpa del samoano. Il problema nasce dalla sua pessima gestione. Ad inizio anno avevano avuto l’opportunità di renderlo leader spirituale dei Front Line contro i Main Event Mafia ma non l’hanno sfruttata. Avevano l’opportunità di un feud sentito ed emozionante con il suo mentore traditore Kevin Nash e non l’hanno sfruttata. Hanno avuto il successo ottenuto dalla Nation of violence e lo hanno turnato heel e alleato di coloro che “cacciava” senza ragione, annullando i mesi precedenti di lavoro. A quel punto potevano portarlo a ribellarsi all’interno della stable come fece Batista, potevano renderlo un infiltrato dentro i MEM o portarlo ad essere il leader della stable ai danni di Angle e nulla di tutto questo è successo. Gli affiancano Taz magari per cambiargli personaggio o stile e dopo due settimane Taz lo lascia per diventare commentatore. Joe batte finalmente Sting, massacrandolo, e ad Impact perde pulito da Hernandez. E a BFG scelgono lui per jobbare ad un Lashley che come ha già dichiarato molto probabilmente lascerà il wrestling per dedicarsi totalmente alle MMA. Meno male che chiude l’anno con la valigetta con la title shot al titolo di AJ ma è triste vedere quante occasioni ha avuto il managment TNA per far tornare grande Joe e quante occasioni abbia sprecato senza motivo.

Giudizio sul 2009:

E’ stato un anno a due facce. Fino ad Agosto abbiamo assistito a quello che si può ritenere il peggior anno nella storia della federazione. La faida tra MEM e Front Line che avrebbe dovuto cambiare la storia della federazione, ripetere i fasti gloriosi dell’NWO e soprattutto lanciare in blocco un gruppo di giovani future stelle della TNA non ha fatto nulla di tutto questo. Non solo. Non è riuscita a dare epicità e regalare emozioni come avrebbe dovuto fare. E’ un feud che è finito senza che gli spettatori lo sapessero senza neanche un lethal lockdown finale che si rispetti, senza un PPV di scontri decisivi tra le due fazioni. A Lockdown, per esempio, si è preferito puntare sul dream match tra Sting e Foley invece che sull’incontro tra i MEM e la Front Line che in palio non aveva niente. La disfatta poi dei giovani, sconfitti a ripetizione, non ha aiutato certamente la godibilità degli show. Errori grossolani come il turn di Joe e l’allontanamento immediato di Jarrett nel corso di un interessante storyline con Foley hanno completato il quadro. Come se non bastasse tutto questo, nella prima parte del 2009 Billy Gunn ha combattuto nel main event(a Genesis), Brother Ray, Brother Devon e Rhino sono stati sfidanti per il titolo mondiale e i peggiori Sting e Foley di sempre hanno regnato da BFG a Slammiversary. Ed è meglio stendere un velo pietoso sulla qualità media del wrestling proposto ad Impact e in PPV.
Dopo, da Hard Justice in avanti, la TNA svolta e lo fa in maniera positiva. Incontri finalmente di qualità, AJ Styles campione del mondo, il debutto importante di Desmond Wolf, la rivalutazione di Daniels, il lancio di giovani come Morgan, Hernandez e The Pope D’Angelo Dinero, lo scioglimento dell’inutile e ingombrante Main Event Mafia e i tre fantastici PPV con cui si è chiuso l’anno. Tutta un'altra musica, tutta un'altra storia che si spera abbia aperto scenari importanti per il 2010 targato TNA. Con l’arrivo di Hogan la TNA probabilmente dovrà gestire una storyline di uguale, se non superiore, importanza del feud tra MEM e Front Line. Ad Orlando avranno capito come gestire una storyline del genere e appreso dai loro passati errori? La sensazione è che la risposta a questo interrogativo sarà di importanza vitale non solo per questo nuovo anno ma soprattutto per il futuro della compagnia.

Wrestler to watch in 2010:

The Pope D’Angelo Dinero:

E’ stata la sorpresa del 2009 e si spera possa definitivamente esplodere nel 2010. Non è un premio particolarmente fortunato questo visti i nomi dei precedenti nominati(Judas Mesias e Alex Shelley). L’ex Elijah Burke può toccarsi pure. Tuttavia questa volta non siamo di fronte ad un azzardo o una scommessa. Dinero ha già conquistato l’Impact Zone, obbligando i bookers a turnarlo subito face, e ha dimostrato sul ring di essere all’altezza dei migliori wrestlers dell’X-Division e non solo. Il suo character originale e accattivante ha poi completato il quadro. La TNA gli ha subito proposto un contratto triennale e questo significa che il managment crede in lui. Anche io penso che Dinero possa dare tanto alla TNA e spero che il 2010 ce lo possa confermare.

 

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