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WrestleMania XIV, ricordata da tutti per l’inizio della Stone Cold Steve AustinEra, ma anche per uno dei match più significativi nella storia della Streak di Undertaker, ovvero il primo incontro con suo fratello Kane.
Pochi mesi prima apparve per la prima volta in WWF Kane, fratello di Undertaker rimasto sfreggiato nell’incendio della sua casa e per questo diventato mostro tanto da celare la sua identità dietro ad una misteriosa maschera. Avrete visto già tante volte il debutto della Big Red Machine a Badd Blood 1998, dove irruppe nel primo Hell In A Cell della storia tra Undertaker e Shawn Michaels, divelté la porta d’ingresso e mise KO con una singola mossa colui che sembrava un essere qualcosa di sovrannaturale.
Il feud si scrisse da solo, così come l’attese altissime del pubblico che si domandava: “se Undertaker teme così tanto suo fratello, lui che è così dominante, cosa dobbiamo aspettarci?”. Questo reso lo scontro tra i due qualcosa che il pubblico voleva vedere fin dal primo momento che hanno visto arrivare Kane in WWF come uno spettro di un passato che si credeva, ormai, sepolto. A Boston finalmente il pubblico poté assistere a questo scontro tra titani, con Kane accompagnato da Paul Bearer e Undertaker pronto a fronteggiare quello che lui sarebbe potuto diventare, ovvero un mostro senza coscienza e che ha solo interesse a distruggere e infliggere dolore, quel dolore che lui provò da adolescente.
Il match iniziò con i due fratelli faccia a faccia. Taker portò a segno un forte colpo sul volto di Kane che però sembrò assolutamente non preoccuparsene. Fu probabilmente qui che Undertaker – ed il pubblico – capirono che questo scontro sarebbe stato diverso da tutti gli altri fin’ora disputati dal Deadman. Nella sua carriera era sempre lui quello più forte e che andava controllato e colpito ogni volta ce ne fosse occasione, ma stavolta invece si trovava costretto a cambiare strategia, a sopravvivvere fino a quando una debolezza fosse palesata dal suo fratellastro.
Dopo il primo colpo assestato i due continuarono a scambiarsi colpi per cercare di controllare il match, di controllare il ritmo e di dominare l’avversario. I due atleti davano proprio l’impressione di essere pronti a darsi battaglia colpo su colpo dimostrando di essere al top della forma, determinati a non essere sottomessi.
Kane tuttavia riuscì a guadagnare vantaggio nei confronti del fratello e sfruttando la sua potenza fisica riuscì a controllare per diversi minuti l’azione assestando forti colpi. Sembra di assistere a una carneficina atta per vendicarsi di tutte le pene da lui subite in gioventù. Taker provò a cambiare le sorti dello scontro saltando sulle spalle del fratello, ma venne mandato al tappeto con una devastante Electric Chair Drop che, eseguito da 2 energumeni alti più di due metri, fa sempre un bell’effetto. Kane continua il dominio anche fuori ring spedendo l’avversario contro le barricate del pubblico ed i gradoni d’acciaio. Taker allora si ritrovò ad effettuare mosse mai viste prima nel suo repertorio come inseguire il suo avversario dopo essere stato lanciato all’angolo, ma tutto risultò inutile visto che Kane tornò subito in controllo effettuando una potente Chokeslam che non lo portò volutamente al conto di 3. Il suo obiettivo era distruggere ed infliggere quanto più dolore a Undertaker. Questo è il momento per cui Kane non riuscì a vincere. Undertaker si vide costretto a provare di tutto pur di fronteggiare questo mostro apparentemente indomabile: lanciò Kane fuori ring, presa la rincorsa e si lanciò con un Suicide Dive fuori dal ring andando però ad impattare contro il tavolo di commento spagnolo.
Undertaker, dopo una serie di colpi messi a segno, provò la Tombstone Piledriver su Kane che però reversò la mossa e la eseguì lui stesso per un conto di 2 vicinissimo al tre che avrebbe sancito la fine del match. Undertaker riuscì a liberarsi dalla furia del fratello e lo mise KO con una Clothesline prima di connettere con una Chokeslam. Fece il gesto del tagliagola classico e connetté la Tombstone Piledriver: 1...2...no! Il pubblico della WWF non poteva credere ai suoi occhi: come era possibile che qualcuno fosse riuscito a sopravvivere a quella che, fino a quel momento, era una mossa completamente devastante? Lo shock fu ancora maggiore dopo che Kane uscì da una seconda Tombstone Piledriver preceduta da un Leg Drop. Per il pubblico di quell’epoca non era possibile che qualcosa di simile stava realmente accadendo tra quelle tre corde. Undertaker comprese ancora di più la pericolosità di avere suo fratello nello stesso ring. Realizzò che stava affrontando anche lui qualcosa nato dalla sua stessa natura, qualcosa di sovrannaturale. Raccolse le ultime forze e andò per la terza Tombstone Piledriver: 1...2...3. Un attimo prima che Kane sollevò le spalle, un attimo prima di rompere per la terza volta quella che, fino a quella sera, era una mossa letale che non lasciava scampo a chi la subiva.
Senza ombra di dubbio il match di WrestleMania XIV fu quello che elevò lo status della Streak, anche se fino a quel momento ancora non se ne faceva mensione in questi termini. Lo scontro tra fratelli regalò intense emozioni al pubblico che seguiva e amava la World Wrestling Federation, regalando al “suo” mondo un mostro in grado di fronteggiare Undertaker ad armi pari, in grado di uscire da una mossa letale come la Tombstone Piledriver per ben due volte a distanze ravvicinate; un mostro che avrebbe cambiato le gerarchie della federazione essendo visto per anni dal pubblico come una minaccia incredibile. Un classico esempio di come una storia ben scritta possa davvero cambiare le cose in una intera federazione. Fu il primo passo per un cambiamento radicale nel modo di scrivere e raccontare successivamente Undertaker e fu probabilmente il primo “classico” che la Streak ci abbia regalato.
