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WRESTLEMANIA 30 - WWE World Heavyweight Championship - Randy Orton vs. Batista vs. Daniel Bryan

Il Mercedes-Benz Superdome di New Orleans ospita la trentesima edizione del Grandest Stage of Them All, WrestleMania, un PPV che rimarrà nella mente e nei cuori di tutti i fan della WWE essenzialmente per due motivi: la leggendaria Streak di The Undertaker interrotta dal Conqueror Brock Lesnar e il main event dello show, di cui si parla proprio in questo speciale.

Un main event voluto, desiderato e richiesto a gran voce da tutto il WWE Universe e dallo "Yes! Movement", che con costanza, forza di volontà e fiducia nei propri mezzi ha continuato a sostenere fino in fondo la causa di Daniel Bryan, straordinario atleta di modeste dimensioni ma con un bagaglio tecnico enorme e con un cuore grande, per fargli avere una possibilità di competere contro Batista, da poco ritornato in WWE tra il malcontento dei fan e vincitore dell'edizione 2014 della Royal Rumble, e Randy Orton, che al PPV TLC 2013 si era laureato primo WWE World Heavyweight Champion della storia e allora era il campione e veniva definito il volto della federazione.

Ma andiamo con ordine: tutto comincia da SummerSlam 2013 dove, dopo un cammino lungo e tortuoso, Daniel Bryan conquista finalmente il WWE Championship battendo in modo netto John Cena in un single match dove Triple H partecipa in veste di arbitro speciale; il pubblico è in visibilio per la vittoria del suo beniamino ma i festeggiamenti durano ben poco perché Triple H aveva altri piani in mente: The Game colpisce infatti un già esausto Daniel con un Pedigree e permette a Randy Orton, allora Mr. Money in the Bank, di utilizzare la valigetta per ottenere il suo match e avere una facile vittoria contro il Dazzler. Da quel momento Bryan insegue con tutte le sue forze il sogno di ritornare in possesso del tanto agognato titolo senza riuscire mai però nel suo intento a causa dell'Authority, che continua a mettergli i bastoni tra le ruote; al PPV Royal Rumble 2014 Daniel viene inserito in un match contro Bray Wyatt ma viene tenuto fuori dal Royal Rumble Match, vinto poi per l'appunto da Batista. Questo porta Daniel a un gesto estremo, ovvero sfidare direttamente Triple H a WrestleMania con in palio una chance titolata da sfruttare la sera stessa dell'evento; Hunter inizialmente fa di tutto per rifiutare la sfida ma Daniel non si dà per vinto e arriva addirittura a occupare il ring di RAW aiutato da alcuni suoi fan, gesto che costringe Triple H ad accettare. Accettazione questa di HHH che nasconde più di quanto possa sembrare, che valica i limiti della storyline e che rappresenta una reale resa della dirigenza contraria a Bryan di fronte alla tenacia, alla costanza dello “Yes! Movement”. Successivamente il COO della WWE, stanco dei continui battibecchi tra Randy Orton e Batista, decide che quando vincerà il match con Bryan sarà lui a partecipare al match per il titolo, che sarà quindi comunque un Triple Threat Match.

Il match di apertura di 'Mania è proprio quello tra Daniel Bryan e Triple H, un match piuttosto fisico e duro per entrambi gli atleti, ma che dopo 25 minuti di lotta senza esclusione di colpi vede Daniel Bryan trionfare e ottenere di diritto la sua partecipazione nel main event della serata; la gioia dei fan pervade l'arena, ma Triple H non è contento del risultato e nel post match attacca Bryan cercando di infortunarlo al braccio sinistro già malconcio.

Ed eccoci finalmente al tanto atteso main event, lo "Yes! Movement" ci è riuscito, dopo il sostegno immenso e incondizionato degli ultimi anni ha raggiunto l'apice della sua potenza riuscendo a far arrivare Daniel Bryan nel match più importante della sua carriera; è stato un supporto decisivo che ha fatto aprire gli occhi a tutti e che ha reso giustizia a uno degli atleti più talentuosi che la WWE abbia mai avuto tra le sue fila, che ora ha la concreta possibilità di ottenere il riconoscimento che gli spetta. Il primo a presentarsi e dirigersi verso il ring è Randy Orton, accompagnato dalle note dell'esibizione live dei Rev Theory e della loro "Voices", ormai celebre Theme Song dell'Apex Predator; subito dopo sopraggiunge Batista, che non delizia il pubblico coi suoi pyros e che come colonna sonora personalizzata ha le bordate di fischi e boo dei fan nell'arena di New Orleans; arena che esplode subito dopo per l'ingresso del loro beniamino, colui che ha affrontato di tutto per vivere questo momento, Daniel Bryan! Gli "YES!" chants rimbombano nell'edificio, i muri sembrano quasi crollare per la potenza delle voci dei fan, le stesse voci che hanno urlato talmente forte da dare una scossa al nucleo interno della WWE; ora che i tre atleti coinvolti sono tutti sul ring una pagina di storia è pronta per essere scritta.

Il match parte subito con un tentativo di Batista Bomb andato a vuoto su Daniel Bryan, The Animal però è scatenato e si accanisce su entrambi i suoi avversari, un'altra Batista Bomb viene cercata su Randy Orton sui gradoni d'acciaio ma anche questa non va a buon fine, Randy Orton recupera il controllo della situazione mentre Daniel Bryan non è ancora entrato nel match; poco dopo finalmente il Dazzler entra in partita con un Missile Dropkick su entrambi i suoi rivali e parte poi con dei calci, il match si fa più intenso con dei tentativi di pin interrotti e con tutti e tre gli atleti sul quadrato; dei Dropkick all'angolo di Bryan galvanizzano il pubblico, poco dopo il Dazzler prova ad applicare la Yes! Lock su Randy Orton ma dal nulla intervengono Stephanie McMahon e Triple H, che trascina violentemente l'arbitro Mike Chioda fuori dal ring facendogli perdere i sensi. Hunter chiama quindi sul ring Scott Armstrong, arbitro che già in passato era in accordo con HHH e aveva danneggiato Bryan, mentre Batista schianta al suolo Daniel con la Batista Bomb; il conteggio però arriva solo a 2, per l'incredulità di The Game, e Armstrong finisce poi K.O. per un calcio non intenzionale di Bryan, che subito dopo si lancia fuori dal ring colpendo sia Hunter che Stephanie che l'arbitro. Triple H le tenta tutte, arrivando anche a prendere il suo Sledgehammer, ma Bryan ancora una volta gioca d'anticipo, si impossessa del martello e lo colpisce in pieno volto, dopodiché va a eseguire un Roll-Up su Batista, ma Randy Orton interviene in tempo per fermare il conteggio del rinvenuto Mike Chioda. A questo punto Batista e Randy Orton si alleano per mettere definitivamente fuori dai giochi Daniel Bryan mentre l'Authority torna nel backstage con la coda tra le gambe; Randy e Batista si danno un cenno d'intesa e insieme preparano i tavoli di commento per una manovra combinata, e riescono a eseguire una devastante Batista Bomb/RKO sul tavolo, che nonostante tutto viene apprezzata e sottolineata dai cori "Holy Shit" del pubblico"! Orton è visibilmente ferito sulla schiena mentre i medici accorrono immediatamente per portare via Daniel in barella, The Animal intanto approfitta della situazione di vantaggio per infierire su Randy Orton e cercare la vittoria, ma The Viper non è disposto a darsi per vinto e colpisce Dave con la Silver Spoon DDT fuori dal ring; intanto con estremo coraggio Bryan scende dalla barella ma viene subito punito da dei duri colpi di Orton, che si prepara subito dopo per la RKO. Daniel riesce però a ribaltare la manovra nella sua Yes! Lock, ma Batista interviene a bloccarlo e quindi Bryan prova la sottomissione su di lui, ma ritorna ancora Orton a salvare la situazione e si prepara per la RKO su Batista; The Animal evita la manovra e prova la Spear su Orton, costui però si sposta e a essere colpito è Bryan, con un confuso Batista che poi si rialza e viene stroncato da una repentina RKO di Orton che va per il pin! 1... 2... NO! Miracolosamente Batista trova la forza per evitare la sconfitta. Un incredulo Randy si gioca allora il tutto per tutto con il Punt Kick ma viene sorpreso dal Knee Plus di Bryan, Batista butta però fuori dal ring Daniel e prova a rubare la vittoria schienando Orton... 1... 2... NO! Sotto gli occhi increduli di The Animal Randy esce dal pin e per questo viene punito con una Batista Bomb, Dave si rialza dopo la manovra ma viene colpito in pieno volto dal Knee Plus di Bryan, che subito dopo applica sull'avversario la Yes! Lock! Batista dà fondo a tutte le sue restanti energie per opporre resistenza, il pubblico è in visibilio in attesa che The Animal ceda... e dopo qualche secondo Batista batte la mano a terra! Batista cede! The Animal si è arreso! La vittoria, la gloria e il WWE World Heavyweight Championship sono tutti per il leader dello "Yes! Movement”, Daniel Bryan! Il sogno è diventato finalmente realtà per il ragazzo di Aberdeen e per tutti i suoi sostenitori, l'Authority non è riuscita a fermarlo, Randy Orton e Batista non sono riusciti a fermarlo, i dolori fisici non lo hanno allontanato da quello che è sempre stato il suo obiettivo, Daniel Bryan è in cima al mondo se lo è meritato! Il commosso Dazzler si dà ai festeggiamenti, abbraccia la nipotina e la sorella che hanno assistito dalla prima fila alla sua straordinaria prestazione, ma non dimentica di abbracciare calorosamente anche il suo piccolo grande fan, Connor "The Crusher" Michalek, che assieme a Daniel ha vissuto il più bel Wrestlemania Moment di tutti i tempi!

È stato il più grande momento della storia dello "Yes! Movement”, il più sensazionale momento della carriera di Daniel Bryan in WWE, qualcosa di talmente straordinario da riuscire a mitigare per qualche attimo lo shock per la fine della Streak, qualcosa di così emozionante da far ricordare a ogni fan perché il wrestling è una passione così grande. Noi di WR eravamo lì, abbiamo condiviso insieme la soverchiante emozione di essere in mezzo ad altri 75000 appassionati, abbiamo urlato, abbiamo esultato e abbiamo vissuto sulla nostra pelle delle sensazioni che sarà impossibile riprovare. Non ci resta altro da dire se non...

... Daniel Bryan ha vinto! Lo "Yes! Movement” ha vinto! NOI abbiamo vinto! YES! YES! YES!


 

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