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Intervista a Salvatore Torrisi #2

Amici di WrestlingRevolution, a distanza di ormai un anno e mezzo abbiamo il piacere di intervistare nuovamente Salvatore Torrisi, parte del team di commento wrestling su Sky Sport (potete leggere l'interessante intervista utilizzando il menu a tendina qui sopra). Da allora, però, diverse cose sono cambiate e la carne al fuoco è tanta. In questa intervista ci concentreremo dunque quasi interamente su argomenti attuali.

Partiamo subito con una novità, di grandissima rilevanza per il wrestling nel nostro paese. Raw è ora in diretta su Sky Sport e l'Italia si è inserita così nei pochi paesi che posseggono questo privilegio. Ci vuoi fornire le tue impressioni, e dei tuoi colleghi, in merito a questo grande passo?

E’ sicuramente un traguardo importante, un successo per chi nel wrestling crede e investe anche quando il boom è ormai un lontano ricordo. E un premio per tutti gli appassionati che continuano a seguirci, nonostante l’oscuramento da tutti i principali circuiti massmediatici. Per noi è un impegno in più, che ci costringe a lavorare con tempi molto ristretti, ma siamo ben felici di farlo per regalare agli appassionati un prodotto all’altezza delle loro aspettative.

Politica del PG, Guest Hosts, PPV a tema: tutte novità che non stanno giovando affatto alla WWE, che tra l'altro si ritrova ormai da diverso tempo in una crisi creativa. Qual è la tua opinione in merito? Se dipendesse da te, cosa cambieresti?

Per quanto riguarda la politica del PG, credo si tratti di un tentativo da parte della WWE di ringiovanire il proprio pubblico, in modo da costruire quelle basi che dovrebbero, nelle intenzioni, permetterle di continuare a prosperare negli anni a venire. D’altronde nel wrestling ci sono sempre stati dei cicli, e l’era Attitude arrivò dopo una lunga evoluzione e maturazione delle tematiche, che seguì di pari passo quella degli spettatori che magari seguivano la WWE dal boom dell’Hulkamania e quindi, crescendo, chiedevano un prodotto più adulto e al passo coi tempi. Nulla esclude che anche in questo caso a un periodo più “soft” come quello che stiamo vivendo ora non faccia seguito uno più “spinto” nei contenuti e nelle tematiche. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che la WWE si sia trovata più volte nell’occhio del ciclone, negli ultimi anni, a causa di tragedie ed eventi di cronaca nera, quindi è comprensibile come stia cercando di tenere un profilo più basso in attesa di tempi migliori. Certo, è altrettanto comprensibile come il pubblico di più vecchia data si trovi disorientato di fronte al prodotto offerto attualmente, così radicalmente diverso e per certi versi “involuto” rispetto a quello di 10, 5 o anche soltanto 2 anni fa, e credo che la WWE dovrebbe trovare un equilibrio che permetta di accontentare anche chi nel wrestling cerca una forma di intrattenimento più adulta e sofisticata. Magari proprio nei PPV, che tradizionalmente sono in larga parte seguiti da un pubblico di un’età media tra i 18 e i 35 anni, sarebbe meglio proporre qualcosa di più “forte” e meno vincolato al codice che la federazione si è autoimposta, sia per strizzare l’occhio a quella fascia demografica, sia per diversificare il prodotto rispetto a quello che si vede negli show settimanali e rendere i PPV un evento più unico e appetibile per chi lo acquista. Questo risultato non si ottiene certo con i PPV tematici, che spesso finiscono per annacquare e svuotare di significato quei gimmick match che erano stati uno dei fiori all’occhiello di un periodo storico ormai lontano, per filosofia e impostazione. Questo, come la decisione di affidare Raw a un guest host diverso ogni settimana, mi sembra piuttosto un segnale di come siano proprio la mancanza di progettualità e la difficoltà a creare interesse senza ricorrere a espedienti dal respiro piuttosto corto i veri problemi della WWE attuale. Il passato ci insegna che faide e storie interessanti possono essere create anche con poca violenza e senza sangue, l’unico ingrediente assolutamente indispensabile sono le idee.

La WWE ha chiuso l'anno con il botto facendo conquistare il titolo WWE a Sheamus. L'opinione un pò di tutto il wrestling web è che sia stata quantomeno una scelta azzardata, anche perchè c'erano lottatori che senz'altro avevano dimostrato più di lui. Qual è il tuo parere?

Penso che sia senz’altro stata una scommessa molto rischiosa, e anche piuttosto sorprendente, considerando che in pochissimi, nella storia della WWE, erano riusciti ad affermarsi così in fretta, e che il guerriero Celtico non mi sembra affatto un talento puro del calibro di un Brock Lesnar o un Kurt Angle. Peraltro questi ultimi erano arrivati al titolo tramite un percorso graduale, per quanto rapido, mentre l’affermazione di Sheamus ha avuto il sapore di un evento estemporaneo: fino a pochi giorni prima lottava contro pesi leggeri al crepuscolo della carriera ed ex lottatori ormai dediti al commento, all’improvviso si è ritrovato detentore del titolo più prestigioso della federazione, per giunta al termine di un match la cui conclusione è parsa piuttosto casuale. Il suo regno non è quindi iniziato sotto i migliori auspici, e le sue prime settimane da campione stanno confermando tutte le perplessità. Vedremo se riuscirà a dimostrare qualcosa di più nelle prossime settimane, o se il suo regno verrà ricordato come un fuoco di paglia.

Rimanendo in questo campo, quali "new talents" attuali vedi come futuri trascinatori della compagnia?

Fermo restando che Randy Orton, Edge e John Cena sono ancora giovani e resteranno gli alfieri della WWE per diversi anni, credo che il giovane più pronto ad affiancarli in questo ruolo sia sicuramente CM Punk, il cui personaggio è cresciuto esponenzialmente nel 2009 ed è senz’altro il più completo e caratterizzato tra i wrestlers esplosi negli ultimi anni. Seguo con interesse anche la crescita di John Morrison, che sta maturando sia sul ring che come intrattenitore. Non è più soltanto un bel ragazzo che sa eseguire qualche mossa spettacolare, ma si sta gradualmente affermando come una superstar a tutti gli effetti. Bene anche The Miz, che negli ultimi mesi sta mettendo in mostra un carisma e un’abilità al microfono che gli permetteranno di fare molta strada, ed è al contempo cresciuto anche in concretezza ed efficacia sul ring. Infine, tra i nuovi arrivati quello che mi ha colpito di più è senz’altro Drew McIntyre, che mi sembra dotato del look e della personalità adatti per sfondare. La federazione sembra puntare molto su di lui, speriamo solo che non lo abbandoni al suo destino alla prima difficoltà, come sembra aver fatto con Jack Swagger, ottimo sul ring ma ancora acerbo come personaggio e non certo messo nelle condizioni di sopperire ai suoi difetti.


Perchè la WWE tieni in così bassa considerazione la categoria femminile? Le buone lottatrici non le mancano, ma... non solo esse non vengono sfruttate al meglio, come se non bastasse si vedono anche scavalcare da modelle con scarsissime abilità in-ring.

Hai detto tutto tu… le lottatrici di qualità alla WWE non mancherebbero di certo, a partire da Beth Phoenix e Natalya che vengono utilizzate forse al 10-20% del loro potenziale, ma al momento vengono privilegiate delle modelle di fitness dal discutibile talento. Probabilmente a Stamford ritengono che il target a cui si rivolgono preferisca vedere delle belle ragazze abbastanza atletiche che svolgono un ruolo di contorno e di diversivo nell’ambito dello show, piuttosto che delle vere e proprie wrestler impegnate in faide e incontri degni di nota. Da questo punto di vista si sta vedendo qualcosa di più a Smackdown, con il triangolo Mickie James – Michelle McCool – Beth Phoenix che sta ottenendo un discreto spazio nello show e sul quale si sta impostando una rivalità potenzialmente interessante, ma i tempi d’oro di Lita, Trish e Victoria mi sembrano ancora abbastanza lontani.

Si avvicina il giorno della Royal Rumble, e in seguito si entrerà nella Road To WrestleMania. Quali saranno secondo te i main event dello Showcase Of The Immortals?

Quest’anno è veramente come tirare la monetina, in quanto la WWE ha mischiato le carte così tante volte negli ultimi mesi che è difficile capire quali siano i progetti in corso per WrestleMania. Probabilmente vedremo John Cena e Batista impegnati in un match con in palio il titolo ed è possibile che in questo discorso possa rientrare anche Edge, se riuscirà a recuperare in tempo dall’infortunio. Per il resto brancolo nel buio; fino a qualche settimana fa avevo alcune idee, ma i fatti più recenti sembrerebbero escluderne la possibilità di realizzazione… vedremo!

Il rientro di Edge dovrebbe essere sempre più vicino, e si parla di un suo ritorno come face. Credi sia una buona scelta?

Credo sia un’ottima scelta e l’unica possibile, in quanto ritengo che Edge, dopo 5 intensissimi anni da heel, abbia detto tutto quello che poteva in quel ruolo, tanto che negli ultimi tempi il suo personaggio cominciava a risultare ripetitivo e un po’ stantio. Inoltre il ricordo del triangolo nella vita reale con Matt Hardy e Lita è ormai lontano, e il canadese si è costruito una tale reputazione, sul ring e come personaggio, che non dovrebbe essere difficile per i fan tornare a sostenerlo calorosamente, come peraltro già facevano nel 2002, quando Edge era un baby face assai efficace.


Seppur per una notte sola, il 4 gennaio, si è svolta una nuova "Monday Night War": secondo te il prodotto TNA può davvero contrastare quello della compagnia di Stamford? In un certo qual modo la WWE è corsa ai ripari ingaggiando Bret Hart come guest host per quella serata... può considerarsi come un gesto di "paura" nei confronti della federazione di Orlando?

Sicuramente le trattative con Bret erano assai precedenti al 4 gennaio e alla decisione della TNA di fare concorrenza diretta alla WWE per quella serata. Tuttavia non è stata certo casuale la scelta dell’Hitman come guest host proprio per quella puntata di Raw. Quanto alla possibilità della TNA di contrastare il prodotto WWE, è ancora presto per parlare. Senz’altro c’è il potenziale economico e umano, all’attivo della federazione di Orlando, e a quanto pare anche l’ambizione di pensare in grande. Ciò che ancora manca è la tradizione e il radicamento sul territorio, a cui l’acquisizione di grandi nomi in serie possono sopperire soltanto in parte, e la costruzione di un’identità caratteristica e realmente alternativa alla WWE. Ma penso che i prossimi mesi saranno decisivi, in questo senso.

A proposito di The Hitman... il suo accordo dura tre mesi: come pensi verrà utilizzato e, soprattutto, che ruoli copriranno Michaels, Triple H e Vince McMahon? HBK ha sfidato Undertaker ad un rematch per WrestleMania. Credi che Bret possa essere coinvolto in tutto ciò?

Il finale della puntata del 4 gennaio lascia pochi dubbi: la permanenza di Bret alla WWE non si esaurirà alla sua comparsata da presentatore ospite, e tra lui e il signor McMahon la questione non si chiuderà certo con il calcio nelle parti basse inferto dal patron della federazione all’Hitman. E possibile che nella vicenda rientrino in qualche modo anche Shawn Michaels e l’Undertaker, ma come tutto ciò avverrà è tutto da scoprire e costituirà senz’altro uno dei motivi di interesse principali dei prossimi mesi.

Pare proprio che la "nuova" ECW sia destinata a scomparire definitivamente... giustamente direi, visto che di estremo in questi anni si è visto ben poco. Perchè la WWE ha deciso di riportarla in auge se poi aveva in mente di "trattarla" così?

La WWE decise di rimettere in vita la ECW esclusivamente per sfruttare l’onda lunga dell’inaspettato successo del dvd “The Rise And Fall Of ECW” e del pay-per-view ECW One Night Stand. Ma fin dal principio è stato chiarissimo che non c’era alcuna intenzione di rinverdire i fasti della ECW originale, e di fatto si è proceduto a un progressivo smantellamento di tutti i tratti caratteristici che l’avevano contraddistinta. E tutto sommato è stato meglio così: l’ECW originale viveva in un contesto e aveva un target ben diverso dalla WWE attuale, quindi piuttosto che vedere una sua versione profondamente annacquata e adulterata, è stato preferibile riconfigurarla come una sorta di palestra per i talenti più giovani, che hanno avuto la chance di crescere accanto a lottatori più esperti e in cerca di riscatto e di farsi conoscere al grande pubblico grazie a una buona esposizione televisiva. Da questo punto di vista i risultati della nuova ECW sono indiscutibili, e le affermazioni dei vari Punk, Morrison, Kingston e Sheamus lo dimostrano senza ombra di dubbio.

Al suo posto dovrebbe subentrare un nuovo show, dedicato al lancio di giovani talenti (un pò ciò che già succede da qualche tempo a questa parte) e i programmi WWE resteranno dunque sempre tre... o meglio quattro, visto Superstars. A tuo parere ha un'utilità quest'ultimo o se ne potrebbe tranquillamente fare a meno?

Ha una sua utilità, in quanto si tratta di uno show quasi esclusivamente incentrato sull’azione sul ring, nel quale anche i lottatori meno utilizzati negli show principali hanno la possibilità di mettersi in vetrina per il pubblico televisivo. Per questo motivo, sono molto motivati e spesso danno vita a incontri molto piacevoli da seguire. E soprattutto di solito lo commento io, e questo giustifica ampiamente la sua esistenza!

Durante le ore in cabina di commento riesci a vivere il wrestling così come facevi quando lo ammiravi semplicemente sul piccolo schermo?

Ovviamente no, e sarebbe ipocrita negarlo. Quella che prima era una semplice passione, è ormai da tempo diventata un lavoro che cerco di svolgere con la massima dedizione e professionalità. La stragrande maggioranza degli show che commento, li visiono in precedenza per tradurli e questo rischia di togliere un filo di spontaneità in sede di telecronaca. Spero tuttavia di lasciare trasparire l’entusiasmo e la passione che metto in ogni fase del mio lavoro, mettendo sempre al centro il prodotto e cercando di fornire agli spettatori tutte quelle informazioni che anche io, da fan, avrei voluto sentire.

La WWE dovrebbe tornare in Italia nel prossimo novembre. Abbiamo qualche chance di rivedere i tapings delle puntate svolti da noi? E come ti spieghi il fatto che il "distacco" tra una tappa e l'altra nel nostro paese è progressivamente aumentato arrivando addirittura a due anni? Eppure anche il fatto di avere Raw in diretta dovrebbe dimostrare anche che la WWE ha una buona considerazione dell'Italia.

Più che altro il fatto che Raw vada in onda in diretta dimostra che l’Italia, e in particolare Sky, ha una buona considerazione della WWE, e non il viceversa… ciò nonostante, la WWE non ha certo smesso di credere nel nostro Paese, e la crescente distanza tra un tour e l’altra è unicamente dovuta alla necessità di far “rifiatare” un mercato ormai saturo dopo il boom di alcuni anni fa e che la crisi economica non ha certo contribuito a rilanciare. Tuttavia il wrestling mantiene un nutrito zoccolo duro di appassionati nel nostro Paese, che continuano a seguire la disciplina con un’assiduità e un trasporto che raramente si possono riscontrare nei fan di altri sport. Senza addentrarmi in considerazioni sui dati d’ascolto e il numero di acquisti in pay-per-view, che non è mia competenza divulgare, è sufficiente prendere in esame le quantità di mail che quotidianamente ci arrivano in redazione, degli iscritti alle nostre fan page di facebook o dei siti dedicati alla disciplina che proliferano sul web per rendersi conto che nel nostro Paese il movimento legato al wrestling è vivo e vegeto. Per questo rimango fiducioso sul futuro dello sport entertainment in Italia, e anche se i tapings rimangono un evento unico che difficilmente potremo rivivere a breve, sono fiducioso sul fatto che la WWE possa presto tornare a esibirsi da noi con una certa regolarità.

Siamo alla fine dell'anno, ed è tempo di "consegnare gli awards". A chi assegneresti i trofei per quanto riguarda queste categorie?

Premetto che i miei voti saranno limitati alla federazione che commento e seguo con assiduità, la WWE.
Wrestler dell'anno: per i risultati Randy Orton, per le prestazioni CM Punk
Face dell'anno: Jeff Hardy
Heel dell'anno: CM Punk
Tag Team dell'anno: Jerishow
Diva dell'anno: i risultati premierebbero la Mc Cool, ma quella che è maggiormente cresciuta e ha lasciato un segno più profondo come personaggio credo sia Maryse.
Match dell'anno: Undertaker vs Shawn Michaels (WrestleMania 25)
PPV dell'anno: No Way Out
Feud dell'anno: CM Punk vs Jeff Hardy

In conclusione, ti ringraziamo per averci concesso questa intervista, disponibile come sempre. Saluta i nostri lettori!

Grazie a voi per le interessanti domande e la pazienza nell’attendere le mie risposte. Saluto tutti gli appassionati di wrestling e i lettori del vostro curatissimo sito. Vi aspetto su Sky Sport 2, WWE Classics On Demand e sulla mia fan page di facebook, “Il Padrino” Salvatore Torrisi, per condividere con voi questa grande passione. A presto!


 

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