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Dic27

WRESTLING BACKSTAGE # 5

Benvenuti a voi tutti da parte di Giacomo "The Stinger" Lipari, che ha il piacere di introdurvi al quinto numero di questo editoriale dedicato al mondo del wrestling ... E non solo!

Prima di iniziare la lettura, vi ricordo ancora che questo mio editoriale sarà diverso dagli altri, in quanto cercherò di farvi usare la ragione per avere un punto di vista critico ed autonomo, libero da pregiudizi e dicerie.

Diversamente da come potreste pensare, ribadisco che questo editoriale è assolutamente diretto a tutti! Anzi ... a dir la verità, è più diretto agli scettici che agli appassionati di questa disciplina!

Bene, confermato ancora una volta ciò, direi che siamo pronti per iniziare, quindi cosa aggiungere se non il mio classico: "BABY IT'S TIME! IT'S THE STINGER TIME!

Oggi vorrei parlarvi della federazione di Orlando: la TNA.

La TNA è una federazione di wrestling fondata nel 2002 da Jerry e Jeff Jarrett, che si fece notare da subito grazie alla X Division, una categoria senza limiti di peso, dove l'unica regola da osservare era che i lottatori dovevano dimostrare di avere grandi abilità sul ring, promettendo quindi spettacolo puro, fu questo che differenziò il loro prodotto da quello fornito dalla WWE del tempo.

Uscita dall'anonimato delle indy, la federazione di Orlando nel 2005 firmò un contratto con Spike TV, mettendo in scena uno spettacolo settimanale dove far esibire i propri atleti.

In precedenza, a partire già dalla prima puntata del 4 Giugno 2004 era stato tuttavia introdotto anche il ring a sei lati: tutto ciò, sommato alla bravura degli atleti ed all'euforia di questa nuova federazione sviluppatasi in così breve tempo, fecero quasi gridare al miracolo, visto che in passato molte federazioni anche importanti avevano avuto problemi nel trovare un appoggio televisivo che le garantisse visibilità, compresa la ECW.

Il fatto poi di essere sulla stessa rete dove prima vi era la WWE era una sicurezza per la TNA, dal momento che il pubblico era abituato a quel tipo di show: il problema, cominciò poi a sorgere quando, si iniziò ad assumere wrestlers già noti e con esperienza alle spalle, provenienti dalle vecchie WWF, ECW e WCW che, anche se davano prestigio alla federazione stessa, lasciavano a desiderare dal punto di vista qualitativo del match, cozzando con il concetto di X Division che tanto bene aveva fatto.

Nel 2007, credendosi matura e pronta a compiere il grande passo, la TNA decise di staccarsi dal circuito NWA (da cui faceva parte sin dalla sua fondazione) per stabilirne uno proprio, istituendo quindi la propria cintura mondiale ed introducendo anche quelle secondarie: queste prima venivano difese con regolarità e logica, poi diventarono solo un ripiego per i wrestler caduti nel dimenticatoio, creando incontri buoni ma senza hype alle spalle.

La TNA quindi, saltuariamente continua a citare il passato, facendo leva sul fatto di avere tra le loro fila molti wrestler provenienti da federazioni passate, creando storylines ad'hoc per loro, il tutto lasciando in panchina, o (sarebbe più giusto dire) usando meno, chi invece dovrebbe essere la vera bandiera della federazione (ovvero AJ Styles), il quale non ha avuto e dubito avrà mai quello slancio che serve a consacrarlo, in quanto non più di giovane età; inoltre poi AJ non godrebbe mai di una costruzione del suo personaggio così duratura ed accurata come invece fanno a Stamford, dove si costruiscono in casa i talenti per poi farli esplodere sui propri ring. La TNA poi, presenta alcuni problemi di carattere creativo, a volte infatti si decidono di creare nuove storyline, che vengono poi troncate senza motivo e facendole finire nel dimenticatoio, oppure, quando va meglio, la si continua facendola diventare la brutta copia di quello che era all'inizio.

Nel 2010 inoltre, per provare a fare il salto di qualità che non era mai riuscita a compiere, la dirigenza TNA assume Hulk Hogan ed Eric Bishoff (anche loro con trascorsi WCW e WWF) i quali per alzare gli ascolti hanno assunto altri atleti con trascorsi in ECW, WCW e WWF. Ecco quindi che alcuni atleti TNA si sentono ulteriormente disprezzati e lasciano la federazione, penalizzando il prodotto, ma ancora non basta… I due tolgono il ring a sei lati (il quale era diventato anche un po’ il simbolo della federazione), il classico colore rosso sia dalle corde e che dalla scenografia, e cambiano pure il nome ed il logo dello show della federazione, una rivoluzione a tutto tondo! Per un pò classano anche la X Division, ma poco dopo torna ad essere senza limiti di peso.

Adesso siamo quasi a Gennaio 2013 (a proposito ... buon anno in anticipo!), ed il duo formato da Hogan e Bishoff, ha ancora del tempo davanti. Cosa riusciranno a fare in questo tempo rimastogli? Lo scopriremo solo vivendo! Quello che mi sento realmente di dire è che oggi dopo tanti sforzi hanno corretto un pò il tiro ed hanno cercato davvero di fare il bene per la federazione migliorando il contesto, infatti le storyline sembrano costruite in maniera solide e con possibilità di sviluppi futuri. Lo show è meno frenetico e più apprezzabile di quanto non fosse negli anni scorsi. Gli atleti che da tempo militano in TNA stanno ricevendo ciò che gli spetta godendo di visibilità e rispetto sul ring. Nuove giovani stars stanno prendendo piede rendendo gli incontri belli e spettacolari. I vecchi leoni adesso hanno sempre meno spazio, e lo stesso Bishoff si è tirato fuori dalle scene da un bel pò di tempo ormai. Tutto ciò va a beneficio del prodotto e del fan di lungo tempo, che adesso vede tornare alla luce la vera linfa della TNA, un pò maltrattata nell' ultimo tempo. A dirla tutta il discorso potrebbe dilungarsi ad oltranza, se pensiamo che sia la figlia di Hogan che il figlio di Bishoff sono in TNA e stanno ottenendo risultati pessimi, ma sarebbe troppo scontato quanto gratuito parlarne male in questa sede.

Per oggi vorrei solo concludere il pezzo dicendo che è vero che la TNA è cambiata molto, ma il livello qualitativo dei match resta da sempre superiore a quello mostrato nei ppv WWE, ad Orlando poi, esiste davvero una divisione femminile di lottatrici, e non di modelle rifatte che sgambettano qua e là, come del resto esiste anche una divisione tag team (entrambe categorie che sembrano non interessare per nulla ai piani alti di Stamford).

Bisogna inoltre ammettere che a parte tutto è sempre bello guardare la TNA sia per la bellezza dei match e per quel senso di nostalgia misto al benessere che si prova osservando ancora certa gente a combattere sul ring ... no ? ;-)

Ed anche per questo numero siamo arrivati al termine, rinnovandovi l'appuntamento per il prossimo.

Saluti dal vostro caro Giacomo "The Stinger" Lipari. Ciaoooooooo.

 
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