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ROYAL RUMBLE 1989 - Winner: Big John Studd

L'edizione del 1989 della Royal Rumble si svolge il 15 gennaio a Houston, in Texas. Trenta uomini si sfideranno tra di loro per decidere chi è il più forte, e si parte subito forte con l'ingresso dei primi due atleti, Ax e Smash, che al tempo formavano un tag team chiamato “Demolition” e che erano addirittura campioni di coppia in carica. I due iniziano a combattere, senza farsi eccessivi sconti, fino a che non entra, accompagnato dal boato del pubblico, uno dei protagonisti assoluti della serata, ovvero Andrè The Giant, con il numero 3. Si intuisce subito che Andrè sarà un osso duro da combattere: il gigante francese, infatti, elimina Smash, e viene subito preso di mira da Ax, da Mr Perfect (entrato col numero 4) e da Ronnie Garvin (numero 5), che lo attaccano pesantemente e cercano, senza successo, di eliminarlo. La rissa continua, mentre Andrè The Giant sfrutta la propria superiorità fisica per prevalere sugli avversari, che riprendono a combattere tra loro, rispettando in pieno lo spirito della Royal Rumble, dove ognuno combatte per se stesso e le alleanze contano fino ad un certo punto. Oltre a Smash e a Ronnie Garvin, Andrè The Giant elimina anche Jake “The Snake” Roberts, entrato con il numero 7. Tuttavia, dopo aver annotato l'ingresso con il numero 9 di un appena 23enne Shawn Michaels, alla sua prima apparizione assoluta in una Royal Rumble, Roberts decide di vendicarsi ed entra, con il suo solito serpente, sul ring, minacciando tutti i wrestler presenti: alla vista dell'animale, Andrè The Giant si auto-elimina, e la rissa reale perde uno dei papabili vincitori. La prima parte del Royal Rumble Match, in pratica, finisce proprio con l'eliminazione del grande campione, autore comunque di un'ottima prova, e perfettamente a suo agio sul ring, dove lo stile di lotta dei vari wrestler aveva lasciato poco spazio alle manovre spettacolari e tutti si erano concentrati a combattere in uno stile molto brawl, cioè da vera e propria rissa da strada.

Con il numero 13 entra Marty Jannetty sul ring, che formava insieme a Shawn Michaels un validissimo tag team, i “Rockers”: i due si alleano e riescono ad eliminare, grazie ad un double dropkick, Ron Bass (che era entrato col numero 8). Col numero 15 è la volta di “Macho Man” Randy Savage, detentore allora del WWF Undisputed Title, e indicato alla vigilia come possibile vincitore della rissa reale. La rissa prosegue in maniera molto piacevole, con poche dimostrazioni di tecnica da parte degli atleti ma comunque con molta azione sul ring, favorita dal fatto che i wrestler contemporaneamente presenti sul quadrato sono sempre più di 4, e sul ring c'è comunque molto movimento. L'azione si velocizza non appena, col numero 18, entra la stella più brillante della WWF, Hulk Hogan. Hogan, come sempre attesissimo dal pubblico, sarà un altro dei protagonisti di questa Royal Rumble, arrivando ad eliminare ben nove atleti. Dopo varie eliminazioni, tra cui quelle di Jannetty, Michaels, Greg “the Hammer” Valentine e Tito Santana, Hogan riesce a rimanere da solo sul ring, dopo aver eliminato contemporaneamente Bad News Brown (entrato col numero 13) e il WWF Champion, Randy Savage. Quest'ultimo, inizialmente, entra sul ring per litigare con Hogan ma, grazie all'interferenza della sua manager, Miss Elizabeth, Savage chiede scusa ad Hogan e i due si stringono ripetutamente la mano in segno di rispetto. Ma la Royal Rumble va avanti, e sul ring entra (col numero 22) Big Boss Man…

Hogan si trovò, quindi, a fronteggiare Big Boss Man: quest'ultimo riuscì ad eliminare Hogan grazie all'aiuto di Akeem, entrato col numero 23. Dopo una breve lotta tra Hogan e Big Boss Man fuori ring, terminata con l'ingresso del numero 24 (Brutus Beefcake) quest'ultimo risale sul quadrato, ma viene eliminato da Hogan, che così riesce a farsi giustizia e a malmenare Big Boss Man fino al backstage. Sul ring rimangono così Akeem e Brutus Beefcake, e assistiamo ad una lunga fase di match senza eliminazioni, con l'ingresso (in ordine di entrata) di Red Rooster, Barbarian, Big John Studd, Hercules, Rick Martel fino ad arrivare all'ultimo ingresso, quello di “The Million Dollar Man” Ted DiBiase. Dopo le eliminazioni di Red Rooster, di Hercules e di Brutus Beefcake, viene eliminato anche Barbarian per opera di Rick Martel con uno splendido dropkick: a sua volta, Martel tenta una splash su Akeem, che riesce a bloccarlo e a spedirlo fuori ring. Alla fine rimangono sul quadrato Ted DiBiase, Big John Studd e, appunto, Akeem. Quest'ultimo colpisce Big John Studd, che è bravo poi a farsi scudo col corpo di Ted DiBiase e ad eliminare Akeem. Sul quadrato rimangono, “one-on-one”, Big John Studd e Ted DiBiase: malgrado il “Million Dollar Man” cerchi di prevalere sull'avversario, nulla può contro la potenza di Big John Studd che lo colpisce a suon di suplex, pugni e body slam, fino al lancio oltre la terza corda che gli vale la vittoria della Royal Rumble del 1989. Alla fine del match Virgil, il guardaspalle di Ted DiBiase, entra sul ring per attaccare il vincitore, ma viene lanciato anch'egli oltre la terza corda.

Una rissa reale sicuramente bella, questa del 1989: certo non si troveranno momenti particolarmente esaltanti né si assiste ad uno stile di lotta particolarmente spettacolare, ma sicuramente lo spirito della rissa reale viene rispettato in pieno. Pugni, calci, prese, alleanze stipulate e presto sciolte…questa è l'essenza della Royal Rumble, e sicuramente in questo match troviamo tutto ciò: alla fine il vincitore, Big John Studd, rappresenta l'andamento di questo Royal Rumble Match, dominato perlopiù da personaggi imponenti fisicamente e da uno stile di lotta particolarmente aggressivo. Una menzione particolare la meritano Andrè The Giant, Hulk Hogan e il vincitore, Big John Studd, che sono stati i veri e propri protagonisti delle tre parti (quella iniziale, quella centrale e quella finale) più significative del match. Anche l'ordine delle entrate è sembrato molto azzeccato, anche se forse, vedendo gli atleti rimasti sul ring nella parte finale, c'erano pochi dubbi sul vincitore, ovvero Big John Studd, potente e assolutamente dominante sull'ultimo eliminato, Ted DiBiase. A proposito di Big John Studd, vale sempre la pena di ricordare questo grande wrestler, scomparso prematuramente nel 1995, all'età di 45 anni, che è stato il principale protagonista di questa grande serata e che, nel bene o nel male, resterà sempre in quell'albo d'oro dei vincitori della Royal Rumble, che comprende alcuni tra i più grandi campioni mai esistiti.

STATISTICHE ROYAL RUMBLE 1989

Wrestler rimasto più a lungo sul ring: Mr Perfect (28:00)

Wrestler rimasto meno tempo sul ring: Warlord (00:04)

Eliminazioni singole:

9 eliminati: Hulk Hogan

4 eliminati: Andrè the Giant

2 eliminati: Big John Studd, “Macho Man” Randy Savage

1 eliminato: Ted DiBiase, Rick Martel, Mr Perfect, Akeem, Bad News Brown

Eliminazioni in coppia:

2 eliminati: Ted DiBiase e Barbarian

1 eliminato: Shawn Michaels e Marty Jannetty, Tito Santana e Butch, Tully Blanchard e Arn Anderson, Big Bossman e Akeem, “Macho Man” Randy Savage e Arn Anderson


 

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