WRESTLEMANIA 10 - WWF Championship Match: Yokozuna vs. Bret Hart

Il main event di Wrestlemania X ha dietro di sé una storia molto particolare: innanzitutto, bisogna dire che, per la prima volta nella storia di Wrestlemania, Hulk Hogan non partecipò in nessun modo al main event. Un distacco dal passato quindi, e d'altronde questa era un'edizione particolare di Wrestlemania, proprio perché era la decima: così come avvenne dopo per l'edizione numero 20, c'era aria di rinnovamento in WWF, e da lì a poco infatti nacque l'attitude era. Il feud per il titolo mondiale iniziò alla Royal Rumble del 1994, quando Lex Luger ed un infortunato Bret Hart vinsero ex aequo la rissa reale, guadagnandosi entrambi la possibilità di combattere per il titolo a Wrestlemania. Che fare a questo punto? Mandare Bret Hart contro Yokozuna? Oppure Lex Luger? Oppure un triple threat match valido per il titolo? Il problema venne risolto con un sorteggio: Lex Luger avrebbe dovuto affrontare, a Wrestlemania X, Yokozuna, in un incontro valido per il titolo, e il vincitore di quest'incontro avrebbe affrontato, sempre con il titolo in palio, Bret Hart, nel corso della stessa serata. Hart, inoltre, combattè anche contro suo fratello Owen nell'incontro d'apertura di Wrestlemania, in uno splendido match vinto a sorpresa proprio dal giovane Owen. Luger, da parte sua, affrontò Yokozuna, e perse l'incontro per squalifica dopo aver colpito volontariamente l'arbitro speciale dell'incontro, Mr. Perfect. Tuttavia, è molto probabile (per non dire certo) che la WWF avesse ben altri piani per la serata di Wrestlemania: Luger, infatti, sarebbe dovuto uscire dal pay-per-view con la cintura di campione del mondo alla vita, ma la sera prima di vincere la cintura si ubriacò e spifferò i piani della federazione ad un giornalista, che a sua volta rese nota la confessione del wrestler. Alla fine arriviamo così al main event, con il titolo WWF in palio, tra il campione Yokozuna, accompagnato dal suo manager Jim Cornette e Bret “The Hitman” Hart. L'arbitro speciale della contesa, invece, era “Rowdy” Roddy Piper. L'incontro durò poco più di 10 minuti, lungo i quali Yokozuna mostrò una potenza fisica non indifferente (d'altronde, considerate un uomo con la mole di un lottatore di sumo e con un'agilità che secondo me, in rapporto al peso, era buona), e infatti Hart non cercò di colpire il proprio avversario con manovre particolarmente tecniche o colpendolo in un determinato punto del corpo, ma cercò solamente di mandarlo a terra in tutti i modi possibili, raccogliendo l'ovazione del pubblico ogni qualvolta ci riusciva. Il match, a dire la verità, non fu bellissimo, ma come al solito il pubblico del Madison Square Garden si dimostrò molto caloroso e non fece mancare il proprio sostegno. La contesa fu abbastanza equilibrata, con Yokozuna (davvero un grande heel) che sfruttava il proprio fisico per quanto riguardava la potenza, ma veniva spesso messo in difficoltà sul piano dell'agilità da Hart, che infatti riuscì ad evitare alcune mosse pericolose del suo avversario (come ad esempio un big splash e una caduta dalle corde che costò poi al gigante giapponese la vittoria). Diversi i momenti in cui il lottatore canadese riusciva a riprendere sotto controllo la situazione, ma mai senza dare fino in fondo la sensazione di riuscire a schiacciare un avversario che, malgrado fosse caduto diverse volte a terra, si rialzava sempre. Cornette cercò di intervenire a bordo ring, stoppando ad esempio un pin di Hart molto pericoloso trascinando l'arbitro Piper fuori dal ring. Inutile dire che Cornette prese un destro diretto al volto da parte dell'arbitro scozzese, che peraltro richiamò diverse volte Yokozuna quando questi usava delle scorrettezze per colpire il proprio avversario. E a proposito di Piper, che personaggio grandioso…reggeva la scena come pochi, da questo punto di vista lui è stato veramente uno dei più grandi, anche se poi la sua carriera in WWF gli ha riservato solamente un titolo intercontinentale. E proprio Piper fu uno dei protagonisti della fase finale del match: Yokozuna sembrava avere il controllo della contesa, tanto da trascinare all'angolo un esanime Hart per colpirlo con una splash. Il lottatore giapponese salì così sulla seconda corda, ma poco prima di eseguire la mossa perse l'equilibrio e cadde a terra, mentre Hart riuscì con le ultime forze a scansarsi e ad evitare così la mossa dell'avversario. Una volta che Yokozuna arrivò a terra, Hart si trascinò verso di lui e riuscì ad ottenere il pin vincente, conquistando così la vittoria e il titolo mondiale dei pesi massimi WWF per la seconda volta nella sua carriera. A fine match, Hart venne festeggiato da Lex Luger e da altri face di allora, ma non dal fratello Owen, col quale Bret iniziò di lì a poco un feud.