Secondo diverse fonti che hanno preso parte alla conference call tenuta ieri dalla TNA (rappresentata da Dixie Carter) con il personale e i talenti, non sono state fornite reali spiegazioni in merito alla situazione attuale con Destination America. Come precedentemente riportato (link), Dixie ha detto che non hanno ricevuto nessuna voce di eventuali problemi, che sono in buoni rapporti con il network e che attualmente stanno pianificando per il 2016.
Le è stato poi chiesto perché la compagnia non è riuscita a ottenere nemmeno un tweet da Destination America sul loro status, e a quanti sembra lei ha lasciato intendere che, vista la natura del contratto tra le due parti, né la TNA nè il network possono fare commenti pubblici sul loro rapporto. Quella stessa risposta è stata data sul motivo per cui la compagnia non ha voluto commentare la presunta clausola rescissoria presente nel contratto TV.
Per quanto riguarda l'aggiunta della Ring of Honor al network (link), l'impressione data è che TNA (sempre per il loro rapporto con DA) non poteva parlare dello show fino a quando non fosse stato annunciato ufficialmente. Alcune persone però non si sono bevute questa spiegazione e la convinzione generale era che in realtà la TNA non sapesse niente del debutto della ROH fino a quando non è stato annunciato.
Quando poi è stata data l'opportunità ai wrestler di esprimere le proprie opinioni la conference call si è fatta molto accesa. A un certo punto la Carter ha anche detto ai wrestler che è compito loro dimostrare a tutti perché sono i migliori del mondo e che loro "controllano il proprio destino" e dimostrano che la TNA è la migliore compagnia al mondo. Ciò ha riportato alla luce alcuni problemi dello scorso anno, tra cui il passaggio da Spike TV e le questioni salariali, e Dixie ha risposto come se le questioni salariali fossero un problema passato.
I talenti avevano opinioni diverse dopo questo meeting. Uno ha detto che si sentiva meglio ora che la situazione era stata affrontata, visto che adesso i talenti non erano più all'oscuro di tutto, e sperava che tutti sarebbero tornati a esibirsi e a non preoccuparsi; questo talento ha definito la conference call come una grande "festa di famiglia" in cui, ora che tutti hanno detto la loro, c'era una sensazione di comunicazione e adesso tutti potevano tornare al lavoro.
Un altro invece ha definito la conference call un "circo" in cui, una volta che hanno "aperto i rubinetti" per i talenti, alcuni di loro hanno iniziato a parlere di questioni personali che sarebbe state meglio trattate faccia a faccia.
Un altro ancora ha detto che sono stati 90 minuti in cui non è stato affrontato niente di veramente sostanzioso, e ha aggiunto che la compagnia è stata irremovibile sul fatto che volevano che le cose fossero mantenute private e per questo è stato chiesto ai talenti di non parlarne.
La storia della presunta e-mail di Dixie Carter (link) non è stata affrontata durante la conference call.
Fonte: PWInsider.com & WrestlingRevolution.it